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Autore: Sitter    30/03/2012    1 recensioni
Roy è un bambino che guarda il mondo in modo diverso da come siamo abituati a vederlo. La sua innocenza ci darà modo di capire il vero significato della pasqua.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Roy era felice. Guardava la campagna, gli alberi e le foglie e sorrideva. Amava la vita, amava qualsiasi cosa avesse a che fare con la natura.
Era cresciuto orfano, sebbene i suoi zii avessero deciso di adottarlo, non aveva mai smesso di sperare.
Sperava in una vita migliore, in un mondo migliore.
Roy era un bambino tranquillo, anche se spesso si cacciava in grossi guai.
Sua zia Margaret lo fissava mentre cercava di rimproverarlo. Questa volta l’aveva fatta grossa.
<<  Perché l’hai fatto?  >> chiese mentre gli stropicciava i capelli imperlati di sudore.
Lui piangeva, le sue lacrime solcavano il suo tenero viso.
<<  Mi dispiace…  >> rispose mentre chiudeva gli occhi.
Non amava essere rimproverato, soprattutto per cause a cui teneva.
<<  Lo sai che questa volta zio Tom non lo accetterà vero?  >>
Roy continuava a frignare, non voleva, non lo avrebbe permesso.
<<  E’ il suo destino, tesoro…  >>
Il bambino scuoteva la testa, perché dovevano farlo? Non era giusto! Era un cucciolo, aveva ancora bisogno della sua mamma come lui aveva bisogno della sua.
<<  Deve stare con la sua mamma, non nel nostro piatto…  >> disse con tutta l’innocenza che caratterizzava la sua età.
<<  La sua mamma non c’è più…  >> rispose la zia con occhi lucidi.
Quel bambino era sensazionale.
<<  Allora lo adotteremo noi, come voi avete fatto con me. >>
Margaret non sapeva come dirgli che non poteva, come avrebbero fatto?
<<  Roy è solo un agnello… non ti basta il cane che hai?  >>
Lui fece segno di no con il capo, si voltò di spalle e parlò.
<<  Anch’io sono solo un bambino, ma merito lo stesso una casa e delle persone che mi amino…  >>
La donna era sbalordita, suo nipote dimostrava già in tenera età una sensibilità enorme.
<<  Ma tesoro…  >>
<<  Zia ti prego, me ne prenderò cura. Lo accudirò e lo amerò per sempre. Donali una vita diversa da quella che è destinata ad avere.  >>
Gli occhi pieni di lacrime del bambino non riuscirono a trattenere la zia, che tra lacrime e gioie, abbracciò il bambino che la strinse forte a se. I due non videro gli occhi di una creatura, che felice, gli guardava in un angolino.
Non vedeva l’ora di poter vivere la sua nuova vita, con la sua nuova famiglia.

                                                                                          

  
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