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Autore: _occhicielo    31/03/2012    3 recensioni
Dalia ha 19 anni da dopo la separazione dei suoi,si è chiusa in se stessa poi un colpo di scena che le fa cambiare vita..non si aspetta però che John non sia più quello di qualche estati prima,adesso è all'apice di tutto,adesso non è più solo suo. Riuscirà a vedere oltre e a trovare la sua felicità?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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21 luglio 1964,Milano. 
 
 
Dalia. 19 anni.
Ha appena finito il suo esame di maturità,non gli  importa se non prenderà 60 e se i suoi genitori non saranno fieri di lei,le basta scappare da questa città che la sta distruggendo piano piano. Vi chiederete dove va una ragazzina di diciannove anni con in mano un misero diploma di liceo classico senza essersi quasi mai mossa dalla sua città? Da John. Vi chiederete “chi è John?” John è l’amore della sua vita,è stato prima il suo migliore amico e poi in un giorno d’estate con un timido bacio,il primo della vita si è trasformato nel suo più grande amore,ma come poteva durare? La lontananza,la testa calda di John,il suo essere la ragazzina tutta casa e chiesa,l’avevano deciso fin da subito ed era stata la cosa migliore ma lei non aveva mai smesso di pensare,ai suoi occhi profondi che gli mostravano il paradiso  e quando l’aveva visto sulla copertina di tutti i giornali non aveva fatto a meno di chiamarlo e poi successivamente scrivergli,scrivergli e scrivergli  e lui aveva sempre risposto,aveva sempre trovato parole giuste per lei anche quando Daniele l’aveva tradita con la sua migliore amica,anche quando i suoi gli avevano spezzato il cuore dicendogli che si sarebberò divorziati,anche quando si era fatta saltare le vene perché non voleva più vedere la merda intorno a sé e un giorno gli aveva detto,forse scherzando,di raggiungerlo,di andare a stare da lui,che se la sarebbe sempre portata dietro perché non poteva più sentirla così.  
 
 
E Dalia aveva pensato e ripensato a quelle due righe di John,le aveva imparate a memoria,le aveva scritte e riscritte perché non significavano solo scappare da quella vita molto più simile ad una prigione ma soprattutto perché avrebbe rivisto e iniziato a vivere con l’unica persona che avesse mai amato davvero,l’unico che le aveva sempre chiesto come stava e non si era mai aspettato quel “bene” falso che il resto del mondo pretendeva. 
Quando l’aveva detto ai suoi,entrambi,per una volta,d’accordo gli avevano urlato che in testa non aveva niente,che John non avrebbe mai avuto tempo per  lei e che sarebbe rimasta sola,senza amici,senza saper bene la lingua,in una città sconosciuta,che si sarebbe sicuramente fatta mettere incinta da qualcuno che l’avrebbe poi abbandonata e invece lì,a Milano avrebbe potuto trovare un giovanotto che l’avrebbe resa una donna felice ed appagata come era bene per un donna,quando si era rifiutata di stare alle loro regole sua madre si era messa a gridare chiedendo a Dio cosa avesse fatto di male per meritarsi una figlia così,erano passati mesi e Dalia non aveva ceduto e alla fine i suoi avevano abbozzato un sì aggiungendo anche che doveva mantenersi da sola e di non fargli mai arrivare alle orecchie le sue storielle da ragazza ribelle per salvaguardare il nome della famiglia.
 
 
E quel giorno,mancavano pochi giorni alla partenza,destinazione Londra,già si immaginava la vita perfetta,lei e John:lei a districarsi tra lui e l’università e lui che si divedeva tra lei e il gruppo,non aveva quasi idea della vita di John,delle mille ragazze da una “botta e via”,della moglie e del figlio che pesavano su di lui. Non sapeva che lei lo aveva aspettato ma che lui non aveva fatto lo stesso.
Arrivo quel trenta luglio afoso,John aveva telefonato la sera prima per verificare che fosse tutto confermato e pronto,erano stati una mezz’ora al telefono e  quando gli aveva sussurrato “dolcenotte,piccola” per poco non le era venuto un infarto,ed ora era lì ,all’aereoporto a poche ore dal rivedere il suo grande amore,. Cammina trascinando o almeno tenta due valige enormi,ha optato per un abbigliamento assolutamente innovativo,non voleva fare la figura della bambina davanti a John,ai “suoi” ragazzi: cavolo stava per conoscere i Beatles,milioni di ragazzine sarebberò volute stare al suo posto. 
Stava per iniziare una nuova vita..ma non sapeva che se Milano le aveva reso la vita complicata Londra non sarebbe stata da meno.


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Premetto che sono mesi che sto dietro a questa fan fiction ma sono così timida che non ho mai avuto il coraggio di postarla,adesso l'ho fatto,spero che la leggiate e vi sarei tanto grata se mi scriveste cosa ne pensate,tutti dicono che scrivo bene ma non ne sono così certa,mi sembra sempre di essere troppo banale e finisco per cancellare tutto ciò che scrivo,'sta volta ho sfidato me stessa e mi sono costretta a postarla,spero la riteniate almeno decente :)  
Buona lettura,bella gente (?)
 
 
  
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