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Autore: anjy89    31/03/2012    3 recensioni
Noa e Zach si odiano.
Da quando si conoscono non fanno altro che evitarsi e quando s'incontrano non fanno altro che insultarsi.
Quell'anno scolastico, il penultimo prima della loro ambita separazione, non sarebbe stato diverso.
Poveri sciocchi.
Quel loro penultimo anno sarebbe stato l'inizio di tutto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciaoooooooooooooooooo...
Purtroppo per voi (o per fortuna) questo è il penultimo capitolo.
Ci ho pensato su e alla fine ho pensato che allungare troppo il brodo sarebbe stato inutile,
e poi non volevo allontanarmi troppo dalla trama che avevo in mente dall'inizio.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Alla prossima!!!


Quello che volevo io era un diversivo.
Quando ho mandato il messaggio a July pensavo ad un normalissimo ed innoquo diversivo.
Gliel'ho anche scritto "Ho bisogno di stare da solo con Zach. Devi distrarre il professore che ci tiene in detenzione."
Pensavo che sarebbe entrata in aula facendo finta di essere la madre o la sorella di qualche studente e di dover parlare urgentemente con lui.
Pensavo che avrebbe chiamato la scuola inscenando un malanno di qualche parente di Clayton.
Ma no, lei deve fare le cose in grande!
Ha tranquillamante deciso di andare a schiantarsi contro l'auto del Professore.
 Dio solo sà dove l'ha trovata quell'auto...
Dio solo sà come ha fatto a sapere quale fosse l'auto di Clayton!
-Rimanete qui!- ci ha intimato lui precipitandosi fuori.
Beh, almeno ora siamo soli...
***
Quella July è pazza.
Non ci sono altre parole per descrivere quella donna.
E' pazza!
-Bene, ora possiamo parlare.- se ne esce all'improvviso Noa.
-E' tutta opera tua?- gli chiedo sbalordito
-Più o meno.-
Sono circondato da pazzi.
-Comunque,- continua lui incurante delle mai faccia sconvolta - scusa.-
Che?
Scusa?
-Che ti sei fumato?-
Noa rimane un attimo in silenzio, si gratta la testa guardando verso l'alto...
-Voglio chiederti scusa per quello che è successo al cinema.- esclama alla fine.
-Non voglio sentirti.-
Senza nemmeno dargli il tempo di rispondere prendo la mia borsa ed esco.
Percorro velocemente il corridoio.
Devo uscire di qui!
Sento il bisogno di mettere otto chilometri tra me e lui.
Scusa un corno!
Eppure, proprio quando sono arrivato all'uscita, una voce inizia a farsi largo nella mia mente.
"Se è arrivato a tanto per chiederti scusa..."
"L'hai mai sentito chiedere scusa?"
Instintivamente faccio dietro front.
Ma non sono diretto in aula detenzione, sono diretto in aula di musica.
***
Il suono del piano invade tutta la scuola...
Sovrasta le voci del Professore e di July e mi entra dritto in testa.
Dritto al cuore.
Senza stare a pensarci troppo mi dirigo in aula musica.
Ed eccolo lì!
Gli occhi chiusi, le mani che scivolano elegantemente sul pianoforte, la bocca leggermente aperta come se stesse cantanto chissà quale canzone immaginaria.
E' nel suo elemento, nel suo mondo...
***
Noa è vicino a me, in silenzio.
Anche se tengo gli occhi chiusi sento la sua presenza.
In fondo, ho sempre sentito la sua presenza...
***
-Zach, io devo spiegarti...-
Lui fa un piccolo cenno con la testa, ma non smette suonare.
-Io non ero pronto. Ho avuto paura.-
-Hai avuto paura?-
-Pensavo di essere in grado di avere una storia seria ma poi... col tempo...ho capito di no.-
Lui continua a suonare.
Sembra tutto quello che gli sto dicendo gli scivoli addosso.
-Non riesco a capire.- dice -Spiegati meglio. Raccontami tutto dall'inizio.-
Sono ad un bivio.
Devo scegliere se chiedergli solo scusa o dire la completa verità.
Ma lui non si merità altre cavolate da parte mia.
Le mie cavolate ci hanno portato a questo punto...
***
Ogni sua singola parola è come una pugnalata al petto.
Quando finisce il suo racconto mi decido finalmente di staccare la mani dal piano.
Paura...
Qualunque cosa potesse nascere tra di noi e finita per la sua paura.
Faccio un profondo respiro.
"Senza trucchi e senza inganni" mi viene da pensare.
Mi giro verso di lui, mi costringo a guardarlo negli occhi... lo constringo a non lasciare i miei occhi...
Senza trucchi e senza inganni.
-Credo di essermi innamorato di te.-
Noa spalanca gli occhi dallo stupore.
E finalmente riesco a vedere la sua paura, quella paura che a quanto pare lo invade da tempo...
-Ma io non sono una ragazza e nemmeno un masochista.- continuo - Per me o è tutto bianco o è tutto nero.-
-Che vuoi dire?-
-O stai con me o no.-
Silenzio.
-Se hai deciso di non stare con me allora fai finta che io non esista... Lascia che io ti dimentichi.-
***
Credo di essermi innamorati di te.
Continuo a sentire quelle parole...
Si sono piantate nel mio cervello e non mi fanno sentire le chiacchiere di July-
-..era l'auto del mio amante...-
Lui mi ama.
-..due piccioni con una fava...-
Lascia che io ti dimentichi.
-...non gli conviene denunciarmi altrimenti vado dritta dalla moglie...-
Paura.
Ho di nuovo paura.
Ma questa è diversa.
E' più paura di...
-Non posso!- esclamo - Non posso! Non posso! Non posso!-
-Ma che hai?- mi chiede July.
-Non lo so.- rispondo -Non lo so.-
***
Di sera il mare è calmo.
L'aria è stranamente calda...
Penso a tutto quello che è successo questo pomeriggio a scuola.
Penso a me, alla mia dichiarazione e alla mia supplica di essere lasciato in pace...
Penso a Noa che senza dire una parola se n'è andato lasciandomi solo...
La peggiore prima esperienza amorosa.
Le peggiori scuse ricevute.
La peggiore dichiarazione di sempre...
Stare qui non mi aiuta.
Perché cavolo ci sono venuto?
Faccio per andarmene quando sento il rumore di una moto.
Un rumore troppo familiare...
***
Siamo seduti sulla sabbia senza dire una parola.
Guardiamo entrambi verso l'orizzonte, come l'ultima volta che siamo stati qui.
Come facevo a saper dove trovarlo?
Come faccio a sapere così tante cose di lui?
Sono diventato una spugna, la sua spugna.
Assorbo qualsiasi cosa provenga da lui.
A rompere il silenzio è Zach -Perché sei qui?-
-Non lo so.-
-Allora lasciami in pace.-
-Non posso.-
-Perché?-
-Non voglio perderti.-
***
E' assurdo!
Tutta questa situazione è assurda!
-Non vuoi stare con me eppure non vuoi perdermi. Mi dispiace ma io non ci sto.- faccio per alzarmi ma lui mi trattiene per un braccio.
-Ho paura.- esclama.
***
Si inginocchia davanti a me.
 Mi accarezza delicatamente il viso.
Mi mancavano le sue carezze...
-Io non ci sto.- continua a ripetermi.
Sono incapace di dire qualcosa.
Da quando sono diventato così?
Io non ero così!
-Non lasciare che la paura ti impedisca di vivere.-
E senza dire altro mi bacia.
L'odore della lavanda, il calore delle sue labbra, la sensazione di essere gli unici al mondo...
Posso davvero vivere senza tutto questo?
Devo prendere una decisione.
La prima vera decisione della mia vita.
***
A scuola nessuno mi guarda o mi indica.
Forse hanno tutti troppa paura che gli schianti per terra.
Sotto sotto mi viene da ridere.
Sono passo dallo sfigato a quello che mette al tappeto come fosse niente un ragazzo di almeno 90 kg.
Di Noa nemmeno l'ombra.
Forse è meglio così.
***
Sono davanti al microfono.
Mancano cinque minuti all'inizio delle lezioni.
Il conto alla rovescia è iniziato.
Non mi sono nemmeno preparato il discorso, tanto non lo seguirei.
Sa tanto di film di serie B ma ormai ho deciso...
E poi a cosa sarebbe servito corrompere il tecnico della suola?
La campanella suona.
-Si comincia.-
Premo il tasto di accensione.
Oggi niente "buona lezione" da parte del Preside.
Tutta la scuola sta per sentire quello che sto per dire.
Prendo fiato.
-Zach?-
***
Non posso credere alla mie orecchie.
E' Noa!
Noa sta parlando al microfono che trasmette per tutto l'istituto!
-Io non lo so se ti amo. L'unica cosa che so è che non voglio perderti, non voglio che nessun altro ti abbia e poi... ho paura! Ho una paura folle.-
Tutte le teste sono girate verso di me.
Le ragazze hanno l'aria di essere sul punto di svenire dall'invidia.
I ragazzi hanno le facce schifate.
Io non riesco a pensare.
-...sono stato tutta la notte a pensarci e credo che... insomma... se tu mi aiuti... se rimani con me... io posso batterla questa paura.-
Oddio!
-Voglio provare ad amarti. Se tu vuoi riprovarci allora vieni subito qui perché tra un pò mi troveranno... sai dove mi nascondo.-
Mi alzo di scatto ed esco dall'aula.
Non m'interessa nemmeno che la professoressa mi stia intimando di stare seduto.
Devo andare da lui.
***
Per fortuna ho deciso di nascondermi in aula di musica.
Sento i professori che mi cercano...
-Vieni ti prego.- continuo a ripetere a bassa voce.
Finalmente la porta dell'aula si spalanca.
Mi viene da ridere...
***
E' successo tutto molto in fretta.
Un secondo prima eravamo a scuola, in aula musica, abbracciati.
Un secondo dopo ci troviamo in un hotel di lusso a baciarti su un letto.
Tutto quello che è successo nel mezzo non lo ricordo.
Noa mi spoglia lentamente, accompagnando il tutto da carezze lente e delicate.
Mi tratta come se fossi di cristallo...
***
Sto cercando di essere il più delicato possibile ma è difficile.
Zach ansima sotto di me e io sono al limite.
-Ah... male...-
Mi fermo. -E' l'inzio.- gli dico -Appena sarò entrato non farà più così male.
Lui si alza un pò, puntando i gomiti, e mi bacia.
-Ok... Però non ti ho detto di fermarti.-
Di colpo la paura sembra essere sparita.
Sono felice...
***
E' così, per la prima volta, l'ho fatto.
Ho fatto l'amore con Noa Mcfarland.
Certo che la vita è strana.
Chi l'avrebbe mai detto?
Osservo il suo viso addormentato.
Sono sereno, sono felice...
Mi accuccio vicino a lui.
Combatterò.
Combatterà.
Combatteremo contro tutti e tutto.
Combatteremo contro la paura.
Combatteremo perché questa storia funzioni veramente.
"Ne vale la pena" mi dico poco prima di riaddormentarmi.

  
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