"Aspetta Gohan, dove vai??" Aveva urlato più forte che potesse in preda al panico, vedendolo spiccare il volo tra le montagne infuocate del pianeta Namek pronto ad esplodere.
"Devo aiutare mio padre!" Con tono determinato gli occhi neri del piccolo saiyan l'avevano trafitta.
"Se non dovessi tornare in tempo voi partite! Ti raccomando Bulma.. prenditi cura di lui." Lanciando una veloce occhiata al suo maestro, che giaceva inerme sul pavimento della navicella costruita dal dottor Brief, il piccolo Gohan spiccò il volo tra le urla della giovane Bulma.
"Nooo!! Non puoi lasciarmi qua! Io ho paura Gohan, torna indietro!!!"
Ma ormai aveva deciso e senza voltarsi a guardarla era sparito nel cielo rosso fuoco.
Senza speranze la ragazza si lasciò cadere sulle ginocchia, ogni circa dieci secondi la navicella tremava terribilmente, ed un grande scossone le fece capire che il terreno sotto di loro stava lentamente sprofondando. Non sarebbe rimasto molto tempo per attendere Goku e Gohan, purtroppo realizzò che da lì a non molto sarebbe dovuta decollare o non avrebbe mai più potuto vedere il suo adorato pianeta. Rassegnata si posizionò alla stazione di comando lanciando una veloce occhiata dietro di sè.
Il giovane namecciano giaceva prono a terra, quasi senza vita. La tuta strappata in mille pezzi fasciava il suo grosso corpo ferito, mentre una lunga scia di sangue violaceo fuoriusciva da suo petto scorrendo tra le mattonelle rossastre e dilungandosi sempre di più.
L'idea di dover trascorrere più di un mese sola con quel mostro la terrorizzava. Chissà se Gohan ce l'avrebbe fatta a tornare da lei. Un piccolo pensiero le balenò per la mente. "E se lo lasciassi qui, sul pianeta Namek? Dopotutto è questo il suo pianeta d'origine."
Senza prendersi troppo sul serio venne sorpresa da un’altra scossa, ancora più forte delle altre e senza riuscire a trattenersi lanciò un urlo.
Ormai era questione di pochi minuti. Accese i comandi pronta a decollare. Avrebbe resistito fino all'ultimo istante possibile, dopo di che sarebbe stata costretta ad abbandonare lì il suo migliore amico ed il suo piccolo coraggioso figlioletto.