One

Mi alzo di soprassalto.Sta succedendo ancora.I ragazzi dormono della grossa.

Osservo per un momento i loro visi.Tom è mezzo nascosto dal cuscino,i rasta sparsi sulla faccia sognante,probabilmente sarà nel bel mezzo di una di quelle sue fantasie porno sulle gemelle Holsen.

Bill,al contrario è tranquillo,e respira piano nell'aria gelida.Gustav sta russando come suo solito,la bocca aperta.Per un attimo sorrido.

Ma poi mi ricordo.L'obiettivo.

Apro la porta pianissimo,per non svegliarli.

Controllo dentro la tasca,la lista è esattamente dove l'ho lasciata ieri.

Frugo meglio:ci sono anche la pistola e la corda.

Mi infilo il passamontagna.

Ho ripetuto questi gesti miliardi di volte,ormai ci ho fatto l'abitudine.

Sono pronto.

Nessuno potrebbe riconoscere Georg Listing,il grande bassista di una delle band più famose del mondo.D'altra parte,non c'è anima viva,in giro.

Stanotte,comunque,non devo firmare autografi.Non devo neppure stare lì a fare degli stupidi sorrisi a qualcuno che non sa nulla di me.

Devo vendicarmi.

Righe sui numeri uno,due,tre.Donne.Donne che mi hanno rifiutato,deluso,tradito.

Anche il numero quattro è già spuntato.Hans Schiefelmann,il bullo della scuola,per quando ha pisciato sul mio zaino dei kiss,dicendomi che non ce l'avrei mai fatta,che la mia era una band di quattro travestiti cretini.è stato quasi facile,con lui.Ricordavo benissimo il suo indirizzo.Fino a qualche tempo fa,ogni volta che passavo davanti a casa sua,avevo l'istinto di correre via.

Ma poi è successo.

Sono diventato...cattivo.L'ho impiccato nella sua vasca da bagno,e ho rifinito l'opera con una scritta a base di sangue:"Non bastano dieci anni per dimenticare".

I giornali locali ne hanno parlato qualche settimana,poi il silenzio.

Comunque,non sarebbero arrivati a me.I ragazzi avrebbero giurato fino alla morte che ero con loro.

Chissà,forse anche Bill...sempre che non avesse deciso di vendermi ad un paparazzo per comprarsi una nuova pelliccia leopardata.

Oggi,meraviglia!,tocca al numero cinque.

La mia prof di psicologia del liceo.

Si ostinava a darmi sei,sei,sei,sei,sei.

Per colpa sua sono stato rimandato.

Avete idea di cosa significhi passare un anno intero sentendoti un emerito fallito?Non credo.

Era riuscita a farmi odiare la mia materia perferita.

Era riuscita a farmi odiare...me stesso.

So dove trovarla,Tom ha dovuto fare ripetizioni per qualche tempo da lei.

Percorro il tragitto con un solo pensiero:l'annullarsi di quella faccia,penso ormai rugosa,che tanto ha abitato i miei incubi.

Riconosco il condominio dove vive dalle pareti color carta da zucchero.

Esamino i cognomi sui campanelli:perfetto.Brugelmann.

È finita,vecchia babbiona.

Spacco la porta a vetri con un pugno.Non mi faccio nemmeno male.

Sono forte,ormai.

Sono cresciuto.

Corro fino alla sua porta,la numero,per ironia della sorte,483...mi sembra di sentire nell'aria le note di una canzone dei 30 seconds to mars,della quale non ricordo neppure il titolo.Solo una strofa.

Dimmi,uccideresti per provare che sei un giusto?

"Svegliati,scorengione!!",mi intima Tom,tirandomi addosso un cuscino.

"Stai zitto,magnaccia di merda",mugugno tirandomi sotto le coperte.
"Proooonto,oggi dobbiamo discutere del nuovo album!!!Abbiamo appuntamento con Hoffmann alle 10!",urla Bill,che si sta dando gli ultimi ritocchi alla cresta.

"Cinque minuti...",imploro,ma l'espressione di Gustav,pronto come al solito,probabilmente almeno da un'ora ,mi fa cambiare idea.

"Non vorrai mica fare la fine della Brughelmann!!Uccisa nel sonno!",scherza.

Non ci posso credere,la vecchia strega!!!La donna che mi ha rovinato la vita,è stata ammazzata!!Come...nel mio sogno!

"e il bello è che è stato proprio uno studente!L'ho letto sul giornale!!Le ha sparato un colpo in testa,laciando accanto al suo corpo una registrazione con voce alterata.Diceva:Questo è un omicidio da uno,non conviene anche lei,brutta megera?",mi spiega il biondo,ridendo.

ma...è assurdo...proprio come facevo io,quando...

"Pensate che strano,stanotte ho sognato proprio di farla fuori in quel modo!!!Non è che ho avuto un sogno premonitore?"

I miei amici iniziano a sfottermi."avrai sentito noi che parlavamo,testa di un Hagen!"

Anche se non sono convinto,annuisco.Non voglio passare per quello paranoico,e in ogni caso certe cose,scientificamente parlando,sono imposssibili.