01/04/2012
0 recensioniLa storia di Crilin.
La partenza.
Monastero Nolight - Terra.
Crilin si era allenato fin da quando aveva sei anni, per poter raggiungere un livello sufficientemente alto da poter diventare allievo del migliore combattente di arti marziali al mondo: il maesto Muten. Aveva salutato i suoi genitori in lacrime, ma con il cuore pieno di speranza. Indossando la sua maglietta arancione dalle maniche gialle, si mise in marcia. Il peso del fagotto pieno di riviste osè (che si diceva piacessero molto al maestro) gravava sulla sua robusta schiena. Da un lato era dispiaciuto di lasciare la città dove era cresciuto, mentre dall’altro non vedeva l’ora di lasciarsi alle spalle molti cattivi amici. Fin da piccolo, infatti, era stato preso di mira dagli scherzi dei suoi compagni di allenamento che, spesso e volentieri, non rinunciavano a fare brutte battute riguardo il suo buffo aspetto: non era da tutti i giorni vedere un bambino senza naso e con i capelli rasati. Ora aveva un solo scopo nella sua vita: allenarsi superare il suo maestro.Così iniziò la sua avventura. Imboccò la strada che portava fuori dal suo piccolo villaggio, quando il sole non si era ancora alzato nel cielo. Anche gli alberi che costeggiavano il piccolo viale sembravano tristi mentre il vento faceva dondolare le loro fronde.
-Crilin! Aspetta!-
Il ragazzo si fermò di colpo. Avrebbe riconosciuto la voce di quella ragazza anche nel bel mezzo di una tempesta. Marion raggiunse Crilin affannata dalla fatica della corsa.
-Ma come? Parti senza neanche salutarmi?- Disse mentre si aggiustava il cerchietto che le teneva fermi i capelli.
-Beh ecco... io non volevo che la voce arrivasse alle persone sbagliate... mi dispiace.- Distolse lo sguardo dalla ragazza.
Lei se ne accorse e disse:
-Dai non fare così! Tieni ti regalo la mia cintura della tuta d’allenamento. Così staremo insieme anche a distanza- E gli porse la cintura nera.
Crilin esitò per qualche secondo prima di prendere la cintura e legarsela alla vita.
-Ti ringrazio... mi mancherai-
-Anche tu-
E lo baciò sulla guancia.
Crilin rimase immobile mentre Marion si allontanava correndo. Non riusciva a credere a quello che era appena successo.
Pensò “in fondo questa avventura è iniziata nel verso giusto!” e si tuffò nel suo futuro.