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Autore: mercscilla    02/04/2012    1 recensioni
[ Stargate Universe ]
I. Corre lungo il corridoio, svolta un angolo e si scontra violentemente con Rush.
II. “Sto cercando di aiutarla.”
III. “Chloe si è liberata e ha ferito uno dei miei uomini nella fuga, quindi stia alla larga da lei se la vede.”
IV. No, Chloe certamente non ha mai sognato di sentirselo dire da Rush.
V. “Tre anni.” “Già.”
[ season #2, random!moments ]
Genere: Generale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chloe Armstrong, Nicholas Rush
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Five times Rush and Chloe meet

 

 

 

 

I.

 

Corre lungo il corridoio, svolta un angolo e si scontra violentemente con Rush.

L’impatto li fa cadere a terra e Chloe finisce distesa su di lui. Il fiato le si spezza, la vista le si annebbia e preme il viso sul suo petto.

Si sente debole, quasi malata, e non riesce a respirare, boccheggia disperatamente in cerca d’aria, già vicina all’iperventilazione.

Il peso improvviso della sua mano calda sul collo è una distrazione gradita, e mentre il suo pollice comincia a massaggiare avanti e indietro in un ritmo costante, lei si concentra su quello finché il respiro torna normale.

“Meglio?”

Chloe annuisce ma non si ritrae e neppure Rush fa alcuna mossa per alzarsi, continuando semplicemente a strofinarle piano la pelle.

Per diversi minuti giacciono lì, in un momento fuori dal tempo, finché la radio di Rush crepita e la voce di Young li richiama alla realtà.

Si districano in silenzio e prendono direzioni diverse, ma il calore della pelle di lui resta con lei per tutto il giorno.

 

 

II.

 

“So che c’entri tu,” le sibila, il suo caldo respiro che le investe la pelle sensibile dietro l’orecchio, e lei rabbrividisce.

Quando Chloe si è offerta di dare una mano a cercare Rush, non era questo che si aspettava.

“Non sta succedendo niente. Sono quei pulsan–

Non mentirmi.” Si fa ancora più vicino, finché tutto il corpo è premuto contro il suo, togliendole anche l’ultima possibilità di liberarsi. “Ti ho vista.”

Le sue mani le stringono le braccia, lasciando già dei lividi sulla pelle, ma lei non cede. Tira la testa più indietro che può e i suoi occhi sono pugnali.

“Sto cercando di aiutarla.”

Il suo sguardo avvampa di furia e la mano corre verso il collo di lei, ma prima di poterla toccare, gli occhi gli si rovesciano e crolla.

Dritto tra le sue braccia.

 

 

III.

 

Le luci tremano mentre la Destiny viene colpita di nuovo. Gli scudi non reggeranno a lungo ma Rush sa che c’è qualcosa che potrà salvarli. Deve esserci.

La sua mente è fitta di calcoli che scorre e riscorre, ancora e ancora, ma non arriva a niente.

Svoltando l’angolo per la prossima stazione di controllo, si ferma di botto.

Chloe?”

Nessuna reazione. Lei continua a digitare, ignorando la sua presenza.

Rush, risponda.

Non staccando mai gli occhi da lei mentre le si avvicina lentamente, obbedisce a Young. “Cosa c’è, colonnello?”

Abbiamo bisogno di lei sul ponte. Dove si trova in questo momento?

“A pochi corridoi di distanza dal terzo ponte. Sarò subito lì.”

Bene, ma faccia attenzione. Chloe si è liberata e ha ferito uno dei miei uomini nella fuga, quindi stia alla larga da lei se la vede.

“Sì, colonnello. Chiudo.” Lo fa prima che Young possa replicare, e si concentra invece sulla giovane donna. Quando le è accanto, è subito allarmato dalle scritte che vede sullo schermo.

Chloe!”

Spegnendo la radio, le afferra la mano, chiudendole le dita con le sue, fermando il suo furioso digitare, e la volta.

“Che cosa diavolo stai facendo?” La scuote e ignora il senso di terrore che avverte al sostenere il suo sguardo vuoto. “Dannazione, Chloe!” Qualcosa nella sua voce deve averla raggiunta: batte le palpebre una, due volte, e i suoi occhi finalmente si rischiarano.

Co-cosa?”

Chloe, che cosa hai fatto?”

 

 

IV.

 

“Oh, ehi... Ah, Young ha indetto una riunione?”

“Sarà qui con gli altri molto presto, quindi perché non...”

“... ti siedi e ci aiuti di nuovo a risolvere queste equazioni?”

È ben più che strano. Un solo Rush è già più che abbastanza, ma due?

“Avete davvero bisogno di me? Voglio dire, Eli o Brody sarebbero più adatti a...”

La voce le si spegne mentre entrambi sorridono, due sorrisi identici fino all’ultima piccola piega delle labbra. L’ha già detto che è strano?

“Per quanto le abilità del signor Wallace e del signor Brody siano... utili in linea di massima...”

“... ora sei tu a sapere più cose sulla nave di chiunque altro.”

“Vogliamo te.”

No, Chloe certamente non ha mai sognato di sentirselo dire da Rush. Specialmente in formato doppio.

 

 

V.

 

Chloe lo sente prima di vederlo.

L’ultimo gruppo è entrato nelle capsule di stasi da un po’, ed è quasi ora che gli ultimi otto si uniscano a loro.

Con la punta delle dita sta percorrendo il metallo liscio della ringhiera, affidando ogni dettaglio alla memoria, quando le arriva accanto.

“Tre anni.”

“Già.”

Si morde le labbra, l’angoscia chiaramente scritta in faccia, mentre si volta verso Rush, ma prima che possa parlare di nuovo, lui le preme un dito sulla bocca.

La sua pelle è ruvida ma calda, profuma di segatura e metallo, e lei sente tutta la preoccupazione dissolversi.

“Ce la faremo.” Il dito scivola sul viso, giù per la sua spalla, il braccio, finché le raggiunge la mano e la prende gentilmente nella sua. “So che ce la faremo.”

L’attira tra le braccia e lei lo segue volentieri.

Non è la fine.

È il principio.

   
 
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