Poesia
in versi liberi, dedicata alla mia adorata e amata gatta Lilli.
Per
SEMPRE il colore
della
sua ANIMA
Quindici anni fa ho trovato un'amica molto preziosa.
Un'amica che mi ha saputo donare incondizionatamente affetto,
e che con il suo tenero musetto,
ha saputo farmi sorridere leziosa.
Forse, l'avere una gatta come migliore amica
non è come un normale amichetto.
Eppure, i
sentimenti che mi ha trasmesso,
sono stati sempre unici.
La sua gestualità inimitabile,
mi accarezza dolcemente il cuore.
Viziata e schizzinosa, sulla scelta accurata dei mangimi,
Dolce, amorevole e ottima compagna di stanza con ardore.
Il suo manto
striato dal bianco, al nero a calde tonalità caramello.
I soffici polpastrelli neri da accarezzare con gentile godimento,
gli occhi profondi di verde brillante,
nei quali è possibile smarrirsi come un granello.
E quello sguardo tenero ed indifeso che
ti osserva cautamente in ogni movimento.
Abile
cacciatrice e pestifera combina guai, da giovincella,
Mansueta ronfatrice alla ricerca di attenzioni, da anziana.
I segni del tempo l'hanno resa ancor più umana e bricconcella.
Il suo miagolio poco accennato,
simile ad una richiesta d'attenzione mondana.
La sua immensa capacità di
comprenderti,
in ogni istante d'osservanza,
Il suo minuscolo nasino che ti annusa
i capelli e che ti asciuga le lacrime.
La sua tenacia nel sostenerti e starti accanto,
in qualunque circostanza.
Il suo caldo ventre dove poggiare leggermente il capo,
ascoltando i gorgoglii che reprime.
E anno dopo
anno,
quello che all'inizio era solo un cucciolo da accudire,
ora è un vero membro della famiglia da rispettare e d'amare.
A volte, però, la sfortuna colpisce anche loro,
facendoli indebolire.
Debilitandoli e rendendoli schiavi,
di perfide malattie difficili da fermare.
Il malessere,
l'inappetenza, l'ittero e la vecchiaia,
portano scenari agghiaccianti.
E così quello che dapprima era un bravo medico
con il camicie battagliere,
diventa poi, l'odiato veterinario,
pronto a sentenziare condanne di morte laceranti.
La degenza, gli esami, le flebo,
ti trascinano in un vortice difficile da eludere.
E ora, mia
adorata Lilli,
sei lì sdraiata come sempre sul mio letto a fianco del guanciale,
Ora sono a conoscenza di quel dolore che
ti ha colpito all'improvviso, senza
domandare.
e che ti dilania dall'interno giorno per giorno,
divorandoti con ferocia micidiale.
Soffri in un silenzio serrato,
non vuoi farmi preoccupare e
continui con forza a ronfare.
Ogni malattia a
questo mondo è terribile e nefasta,
ogni malattia può essere fatale per il nostro fragile corpo.
Ogni
malattia ti uccide l'animo e la tua volontà calpesta.
E tu, mia piccola
micia,
non meriti questo malore cupo.
E' ingiusto,
per me sei come una sorella.
Non posso accettarlo,
non posso sopportarlo.
Non voglio vederti scomparire per sempre,
cara trovatella.
Non sono pronta per affrontarlo.
I tuoi occhi
sono velati di rammarico e di tristezza e,
il tuo corpo sta dimagrendo troppo in fretta.
Gli antibiotici sono duri da somministrare con risolutezza.
E se tu sei con me, in due possiamo farcela, mia vecchietta.
Passo dopo
passo, con grave lentezza,
i miglioramenti giungono verso di te,
E puoi tirare un sospiro di sollievo nell'incertezza.
Vederti soffrire fa soffrire pure me.
Le malattie
incurabili però non trovano alcun rimedio.
E dopo un breve progresso, i sintomi tornano all'attacco.
E' straziante vederti lottare costantemente con fastidio,
non posso fare nulla per aiutarti a star meglio e fingo distacco.
Solo eutanasia
mi è concessa,
se voglio donarti il tuo ultimo presente.
Le tue sofferenze finalmente si placheranno,
ma per sempre questa volta.
Non tornerai più da me,
non mi ammirerai più con entusiasmo apparente.
Non potrò più toccarti e starti accanto ogniqualvolta .
E allora il
dolore sovraumano e
lacerante ritorna più vivo di prima,
con tutta me stessa spero di vederti migliorare,
di vederti nutrirti in autonomia.
Ti sogno ad occhi aperti ricordando il passato,
il volto è rigato da una lacrima.
E la notte gli incubi più spaventosi si stagliano
nella mia mente in continua dicotomia.
Imploro ad un
Cielo sconfinato una sofferta preghiera.
Stammi accanto per sempre,
non abbandonarmi mai.
Egoisticamente, penso solo al mio cuore,
devastato come una prigioniera,
altra sofferenza non sarebbe gradita;
giammai.
Se fosse
possibile ti donerei metà della mia stessa vita,
ma sono consapevole che questo desiderio non diverrà mai reale.
Stammi accanto per tutta la vita.
Il tuo ricordo non diverrà solo una fotografia memoriale.
Il colore della
tua anima e l'amore che mi hai elargito,
resteranno nel mio cuore per tutta l'eternità.
Sarai per sempre la mia insostituibile “Lillona”,
mio splendido mito.
Dolce come il miele,
forte come un albero secolare e
con tanta birbante ilarità.
Ti amo
mia
piccola micia.