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Autore: Nami_san    02/04/2012    4 recensioni
One shot ambientata nel futuro di Trunks con un guerriero Z ancora vivo che subirà un destino peggiore della morte...
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, 18, Crilin, Gohan | Coppie: 18/Crilin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GIOCATTOLO.





Un giocattolo. Quello era diventato.
Si guardò intorno per l'ennessima volta, ma l'unica cosa che vide intorno a sè era un materasso buttato sul pavimento e dei muri pieni di crepe. Quel poco che rimaneva del laboratorio del Dottor Gero.
Una lacrima scese lentamente, ne aveva versate tante, troppe...in quel luogo umido, freddo, poco accogliente, ricordava i suoi amici.
Yamcha, Tenshinhan , Piccolo, Jirobei, Vegeta...erano tutti morti tentando di salvare la terra dagli androidi, mentre lui? Gli era spettato un destino peggiore della morte. Questo crudele destino non era il dover essere il giocattolo di qualcuno, ma l'essersi innamorato di un essere folle e assetato di sangue.
Una donna? No. Una macchina? Si, ma non solo. Una Dea? Nell'aspetto forse. Un demone che godeva nell'uccidere? Si, quella era la definizione perfetta per LEI.
E quell'uomo ancora non riusciva a spiegarsi com'era stato possibile che lui si innamorasse di una persona (si fa per dire) del genere. Proprio lui!
Lui che aveva pregato più volte a LEI e suo fratello di smetterla di fare del male alle persone, dicendo che ogni uomo ha diritto di vivere la sua vita senza essere giudicato da loro un "inutile, odioso umano".

-Basta, vi prego! Non bisogna giocare con le vite della gente! E' terribile!-


Fece un sorriso amaro, tutto ciò era buffo perchè ora loro, o meglio, LEI stava facendo la stessa cosa proprio con lui. Però, anzichè ucciderlo, aveva trovato un modo più perverso con cui divertirsi con quell'umano.
Crilin si portò le mani sulla testa, dove da tempo gli erano cresciuti i capelli, si passò una mano sul viso e successivamente si massaggiò le tempie.
Indeciso sul da farsi, tentare di scappare era inutile, LEI lo avrebbe trovato e punito, una punizione peggiore della morte che aveva subito più volte in quegli anni: l'umiliazione.
Aveva ancora due speranze: Gohan & Trunks e il suicidio. Uccidersi era la cosa migliore, ma scosse la testa arrivando alla conclusione che non ne aveva il coraggio.
Trunks...di sicuro si stava allenando, aiutato dal suo maestro, erano gli unici guerrieri sopravvissuti in grado di sconfiggere le due creature del dottor Gero. Ucciderli, già...Crilin si sentiva strano, era davvero quello che voleva?
Ogni volta che pensava a LEI sentiva il cuore battere così velocemente che sembrava stesse per scoppiare, al solo pensiero di non vederla più si sentiva soffocare.

"Quanto sono idiota" pensò Crilin "Come posso provare dei sentimenti per una donna che non fa altro che uccidere chiunque si trovi davanti...donne, bambini, vecchi..."

E poi LEI aveva ucciso tutti i suoi amici, era un mostro! Eppure era più forte di lui, Crilin non riusciva a vederla così.


-Piccoletto...-

Spalancò gli occhi, sentendo quella voce alle sue spalle, si girò e la vide...bella come al solito, una dea che aveva tutto: potere, bellezza eterna, dominio sul mondo. E, come al solito, uno sguardo così malvagio da mettere i brividi.

-Numero 18...- mormorò lui ipnotizzato dai suoi occhi azzurri e freddi.

L'androide si avvicinò soddisfatta, riusciva ad avere il perfetto controllo di quell'umano, una vera soddisfazione.. Dietro di lei, l'altro cyborg parlò...

-Perchè non lo uccidiamo sorellina? Hai ancora voglia di divertirti con uno come lui? Non è nemmeno un granchè- disse un "uomo" dai capelli neri.

Crilin si irrigidì sentendo quella frase, consapevole che non appena 18 si fosse stufata di lui, non ci avrebbe pensato due volte ad ammazzarlo con un colpo energetico dritto al cuore. Quello stesso cuore che batteva all'impazzata in sua presenza.

-Chiudi il becco 17- rispose infastidita -Ti ho già detto che non devi mettere bocca quando si tratta della mia roba!-

Numero 17 fissò con i suoi occhi azzurri prima la sorella e poi Crilin, dicendo a quest'ultimo -Sei fortunato umano ad essere ancora vivo, la mia sorellina è un po' così...un giorno ha hobby per i vestiti, un altro giorno si diverte a sterminare voi inutili umani e ora vuole soddisfarsi con uno sgorbio come te-

Rise di gusto, mentre Crilin lo fissava disgustato e terrorizzato allo stesso tempo dalla faccia demoniaca di quell'androide.

-Sparisci da qui 17- si limitò a dire 18 continuando a fissare Crilin.


-Ok, ok...- il cyborg 17 fece spallucce e uscì da quella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.



L'umano non fece neanche in tempo a vedere la porta chiudersi, perchè non appena il fratello aveva messo un piede fuori dalla stanza, l'altro androide l'aveva afferrato per il collo e portato di forza sul materasso buttato a terra.


Non riuscì neanche a deglutire, era inchiodato al materasso con quella "donna" sopra di lui.


-Sei pronto a soddisfarmi, piccoletto?-


La voce di quell'essere era diventata velenosamente dolce, non teneva affatto a lui, voleva solo soddisfare se stessa. Crilin ne era consapevole, sapeva di essere semplicemente il suo giocattolo.
Eppure, in quei momenti di puro piacere, l'umano non riusciva a pensare, semplicemente si faceva trascinare in degli amplessi violenti e selvaggi. Un'altra prova del fatto che per l'androide, lui era un bambolotto con cui passare il tempo.
Lo sapeva, sapeva che Numero 18 aveva le mani sporche di sangue di centinaia di innocenti, nonostante ciò il suo istinto si lasciava andare mentre lei si muoveva sopra di lui in modo frenetico, furioso...lo graffiava, lo mordeva sul petto, sulle spalle...anche in quei momenti voleva fare del male. Era sadica e aggressiva.
Ma Crilin non riusciva a fare alcun tipo di ragionamento coerente, non riusciva a ribellarsi a quella situazione...o forse era meglio dire che non voleva?
In fondo, cosa gli rimaneva a parte il sentimento che provava per lei? Tutti i suoi cari erano morti, le arti marziali non gli sarebbero servite a nulla, la sua dignità l'aveva persa. Ora apparteneva tutto a 18.

La cyborg ansimava sempre di più, chiaro segno che stava per raggiungere il massimo piacere e nel frattempo l'umano cominciò a sentire un forte dolore alla schiena, lei gliel'aveva graffiata fino a farla sanguinare.
Tuttavia, Crilin sapeva di meritare quel dolore. Si faceva usare da quell'androide che lo manovrava a suo piacimento.
Cosa avrebbero detto i suoi amici se l'avesso visto? Di sicuro sarebbero rimasti disgustati.

"Però loro non sanno che lei ha il potere di stregare la mia mente" pensò Crilin con un ultimo sospiro di piacere.


18 si alzò lentamente, la sua faccia tornò al essere fredda e inespressiva, cosa che inquietava non poco Crilin che poco prima l'aveva vista abbandonata alla gioia carnale.
Si rivestì e lo fissò freddamente mentre anche lui si rimetteva i vestiti. In quel momento il ragazzo evitò di guardarla, ogni volta aveva paura che lei in quello stesso istante si stufasse di lui e lo spedisse nell'aldilà.
Già, l'aldilà...una volta arrivato nel mondo dei morti, cosa avrebbe raccontato ai suoi amici? Come avrebbe potuto continuare a guardarli in faccia?

Ad un certo punto, 18 gli afferrò un polso dicendo -Vieni-

-E dove?- provò a chiedere titubante. Pessima mossa. L'androide lo afferrò per i capelli, buttandolo a terra ai suoi piedi.

-Non hai il diritto di chiedermi nulla. Appartieni a me e devi fare tutto quello che ti dico! Hai capito lurido umano?- sibilò con cattiveria.

Lui si alzò, asciugandosi il sangue che colava dal naso con la maglietta. Nel frattempo sentì anche un dolore pulsante alla schiena per i tagli e i graffi che 18 gli aveva inferto. Ormai le cicatrici sulla schiena non si contavano più.

Sorrise soddisfatta l'androide, dovuto al fatto che lui non aveva ribattuto, come invece era successo in altre occasioni. Cosa che aveva pagato a caro prezzo, perchè 18 l'aveva letteralmente riempito di botte.
Però non l'avrebbe ucciso. Mai. Ormai si era abituata alle sensazioni che provava con quell'umano, era il suo giocattolo, era di sua proprietà. E le sue cose non dovevano essere distrutte.


*****


Volavano da diverso tempo, lei lo teneva sempre d'occhio, mentre Crilin si guardava intorno. Quanto tempo era passato da quando aveva visto qualcosa all'esterno del laboratorio di Gero? Tanto, troppo tempo...
Sembrava quasi che Numero 18 volesse far pagare a lui quello che probabilmente aveva vissuto lei per anni, intrappolata insieme a suo fratello nell'attesa di diventare un cyborg.
18 e Crilin sentirono un'esplosione poco lontano da loro.


-Quell'idiota è andato a divertirsi da solo, non poteva aspettarmi?- si lamentò la bionda.

Crilin capì. Probabilmente Gohan e Trunks stavano combattendo contro il cyborg 17.


"Come potrò guardarli in faccia senza sentirmi un verme?" pensò disperato l'umano "Perdonate la mia debolezza, amici miei...vi prego...".


Quando arrivarono sul luogo del campo di battaglia, Crilin rabbrividì: la città era distrutta e c'erano morti ovunque.

In quel momento vide una bambina correre verso di loro, non aveva più di otto anni. Gli occhi gonfi di quella bambina simboleggiavano tutto il dolore che provava.


-Aiutate la mia mamma- disse con la voce rotta dal pianto -E' intrappolata lì!- indicò un cumulo di macerie.


-Stai tranquilla piccola, ti aiuterò io- la tranquillizzò Crilin.


La bambina sorrise, finalmente aveva trovato una persona che avrebbe potuto aiutare la sua mamma. Però qualcuno non la pensava allo stesso modo, perchè 18 si mise tra la bambina e Crilin, impedendo a lui di avvicinarsi.


-18...no...-



Quello che vide lo paralizzò, la cyborg si stava preparando a lanciare un ki-blast viola contro la piccola, che vide la faccia diabolica dell'androide...una faccia che cancellò il suo sorriso e la sua vita...


Crilin cadde in ginocchio, ancora una volta la "donna" che amava gli aveva dato la conferma di quello che era: un mostro assassino.


-La tua mamma ti raggiungerà presto!- esclamò con freddezza 18 lanciando un altro ki-blast verso le macerie che poco prima la bambina aveva indicato.


Quello era troppo! Sentendo le sue parole Crilin si preparò a lanciare un colpo energetico, ma contro se stesso!
Peccato che Numero 18 non fosse d'accordo con i suoi piani. Con uno scatto afferrò l'umano per i polsi e lo bloccò a terra.


-Non te lo permetterò lurido umano! Tu non devi lasciarmi! Sei mio! Mi appartieni! Solo io posso decidere quando deve arrivare la tua ora! Non devi osare!-


Crilin la guardò con disprezzo. Come poteva amare un essere così crudele, che uccideva a sangue freddo anche una bambina innocente?!


-Io non sarò più tuo! Mai più! Sei un mostro, ti odio dannato androide!- esclamò furioso, fregandosene della sua stessa vita.


18 non rimase impassibile come ci si poteva aspettare da un cyborg privo di sentimenti, anzi, iniziò a colpirlo al viso con dei pugni violentissimi!


-Schifoso! Come osi parlare così al cyborg numero 18! Un giocattolo come te non ha il diritto di dire certe cose! Non puoi lasciarmi!- ringhiò sentendo una rabbia dentro di sè mai provata prima.


A Crilin sfuggì il tono di supplica della bionda, lei non voleva essere lasciata, non voleva che lui morisse...ma in quel momento provava solo disprezzo per 18.



-Lascia stare immediatamente il mio amico!- esclamò un giovane ragazzo che allontanò la cyborg con un calcio.


Crilin era una maschera di sangue, tuttavia riuscì a vedere in faccia il suo salvatore...


-Gohan...- mormorò.


-Adesso ti porto via da qui amico mio. Non credevo che fossi sopravvissuto- disse il giovane saiyan aiutando Crilin ad alzarsi. Quest'ultimo si sentì un verme, se solo Gohan avesse saputo! A quest'ora lo starebbe guardando schifato, altro che aiutarlo!


-Maledetto saiyan! Tieni giù le zampe dalla mia roba o ti ammazzo!- esclamò 18 fuori di sè, si sentiva male perchè le parole di Crilin continuavano a rimbombargli in testa...preferiva suicidarsi che rimanere con lei! Questo il cyborg 18 non l'avrebbe accettato! Mai!


Gohan non capì le sue parole, troppo impegnato a schivare i colpi energetici dell'androide 17, arrivato in quel momento.



-Non puoi nulla contro di me, Son Gohan- sorrise 17, per nulla affaticato dopo più di un'ora di combattimento. Gohan, al contrario, era sfinito.


Crilin lo osservò bene mentre il suo amico lo teneva in piedi con un braccio, l'altro arto gli mancava e perdeva vistosamente sangue.



-Occupiamoci di lui con la nostra danza sadica- propose 17. Era un' ottima idea secondo 18, così avrebbe potuto riprendersi Crilin dopo aver spiazzato il saiyan con quella mossa a sorpresa.


Infatti i due androidi ebbero la meglio, Crilin era ridotto male, non poteva intervenire mentre in due contro uno i due gemelli colpivano con calci e pugni il figlio di Goku.
Si alzarono in volo, per dargli il colpo di grazia con una serie di ki-blast, ma Crilin riuscì ad avvicinarsi al suo amico a terra svenuto.


-Vi prego, non fatelo! Risparmiatelo!- li supplicò.


-Allora sorellina, ci liberiamo anche del tuo giocattolino insieme al saiyan?-


-No. Da questa notte mi divertirò ancora di più con lui, voglio umiliarlo per le parole che mi ha detto! Strisciare ai miei piedi questa volta non ti servirà piccoletto. Ti farò sputare sangue. E poi te lo farò leccare dal pavimento. Ti pentirai di avermi chiamato mostro-

18 fece una faccia indemoniata, di quell'essere ormai non c'era più nulla di umano a parte l'aspetto. E' così che Crilin avrebbe dovuto passare la sua vita? Lei l'avrebbe dominato per sempre, sarebbe stata la sua padrona, quando aveva voglia di essere soddisfatta avrebbe fatto sesso con lui, quando aveva voglia di umiliarlo, l'avrebbe pestato a sangue e deriso...



Crilin tentò ancora, voleva smuovere la parte umana che c'era in loro...

-Per favore! Siete gli esseri più potenti, nessuno può competere con voi, nemmeno un saiyan! Cosa vi costa risparmiare una vita umana? Non vi rendete conto del male che fate? Voi l'avete mai avuta una famiglia?!-


Disse quelle parole con le lacrime agli occhi, non poteva pensare che loro due, essendo stati umani in passato, potessero comportarsi in quel modo con gente con cui interagivano, parlavano, scherzavano una volta, quando erano ragazzi umani.


-Ci costa semplicemente perchè voi umani siete feccia, il solo guardarvi ci rende nervosi- rispose con freddezza 17, ignorando totalmente le lacrime del terrestre. Quelle parole non l'avevano minimamente sfiorato e ciò valeva anche per 18.


-E' arrivata l'ora di tornare da me, piccoletto- 18 lo fissò con uno sguardo inquietante.


"Basta! Non mi farò mai più incantare da te! Non sei una dea, sei una strega!" pensò il ragazzo ormai pronto a raggiungere i suoi amici.

Guardò tristemente Gohan, che ormai doveva essere morto lo stesso anche senza il colpo di grazia...aveva perso troppo sangue...


-Trunks...tu sei la nostra unica speranza...quando sarai grande, dovrai distruggerli senza pietà- mormorò ripensando a quando aveva visto morire i suoi amici, quella bambina innocente e ora pure Gohan, il figlio del suo migliore amico.


Prima che l'androide potesse avvicinarsi a lui, colpì se stesso con un colpo energetico dritto al cuore.


"Goku, Tenshinhan, Yamcha, Jiaozi, Gohan, Jirobei, Piccolo...tra poco sarò con voi, perdonami se potete...sono sempre stato debole, ma voglio morire da forte. Per una volta voglio sentirmi forte".


E fu felice, raggiunse così i suoi amici. Meglio morire in quel modo che passare il resto della sua vita accanto a quei mostri, non aveva paura, sperava solo di poter rivedere presto tutte le persone che amava.


La bionda non potè farci nulla, rimase impassibile vedendolo morto ai suoi piedi accanto a Son Gohan. Tuttavia sentì qualcosa di umido scendere lungo la guancia e non capì di cosa si trattava.



-Allora sorellina...quale sarà il tuo nuovo hobby ora?- chiese divertito 17 alle sue spalle.



Per la prima volta, Numero 18 non riuscì a rispondere a quella domanda.





FINE.







Ringrazio tutti coloro che leggeranno e apprezzeranno questa fanfic.
Per me Mirai 17 e Mirai 18 sono intriganti come personaggi, del tutto diversi da quelli del presente e purtroppo poco approfonditi. Non si capisce nemmeno del perchè siano così crudeli,  solo nel film "La storia di Trunks" scopriamo un po' la loro personalità.
La mia idea iniziale era quella di fare una long su questo futuro alternativo con protagonisti 18 e Crilin, purtroppo ho abbandonato questa idea perchè non avrei abbastanza tempo libero per farlo. Inoltre, non sono l'unica ad usare il pc a casa, infatti ci ho messo troppo tempo a creare una one shot, figuriamoci una long XD.
Ed è un peccato, perchè con un po' di fantasia può uscire un ottimo lavoro, visto che sappiamo poco o nulla su questo futuro e sugli androidi di questo futuro.
Dal mio punto di vista, è difficile che Mirai 18 possa innamorarsi di un umano, tuttavia lei in Crilin ci ha visto qualcosa in questa fanfic, un qualcosa che la attirava e infatti voleva evitare che lui si togliesse la vita, nonostante fosse solo il suo giocattolo.
Poi ho pensato ad un Crilin innamorato di lei con il classico colpo di fulmine, che inizialmente si arrende alla situazione, ma il vedere Gohan morto gli fa capire che non può più continuare ad essere il giocattolo di 18. Diciamo che inizialmente la vedeva come una dea e alla fine come una strega...
Ah, la frase di Crilin "Non bisogna giocare con la vita delle persone,  blablabla..." viene da un epi di DB, dovrebbe essere quello dove 18 sconfigge Vegeta e Crilin subito dopo parla con i cyborg cercando di convincerli a non fare del male a nessuno.
Siccome è una frase "da Crilin" (non so se mi spiego XD) ho deciso di utilizzarla anche qui. E' tutto, alla prossima!
  
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