Il ragazzino mi guardava. Aveva gli occhi carichi di rancore e di odio. I suoi pugni serrati stridevano con la debolezza di quella figura. Era sicuramente incazzato. Il perché, purtroppo, lo sapeva solo lui. Tuttavia mi sentivo in dovere di aiutarlo. Mi avvicinai. Lui mi guardò e mi disse:"Un altro passo e ti sparo nel petto!". Non pensavo avesse armi. Feci un altro passo. Fu fedele alle sue parole, tirò da dietro la schiena una rivoltella e fece fuoco. Ora sono morto.