Sognare non è una colpa

Goku calzò le scarpe, seduto sul grande letto di una delle stanze più importanti della Capsule Corporation.

“Ehi, Goku.”

Il saiyan si voltò. “Cosa c'è?”

“Mah, in fondo niente. Mi chiedevo se volessi restare con me ancora un po', tutto qui.”

Il moro si alzò in piedi e raccolse la cintura della sua tuta da terra. Qualche tempo prima era finita lì, l'aveva gettata sul pavimento senza pensarci troppo.

“Grazie, Bulma, ma...avrei dovuto fare da baby-sitter a Goten, però l'ho lasciato solo a casa. Stava dormendo.”

La donna abbottonò l'ultimo bottone della sua camicetta, ridacchiando. “Sì, capisco.”

“Se Chichi dovesse scoprirlo, mi ucciderebbe!”, fece Goku, impallidendo. Poi guardò l'amica negli occhi.

“Cosa dirai a Vegeta?”, chiese serio. Lei si alzò in piedi, recuperando i pantaloni da una sedia.

“Niente, mica sono scema.”, rispose semplicemente.

“E se dovesse venirlo a sapere? Siamo nella vostra camera da letto...”, le fece notare lui, poco convinto.

“Beh... se scoprisse che ho fatto l'amore nel suo letto con il suo acerrimo rivale, credo che andrebbe su tutte le furie”, rispose lei, legandosi i capelli e ridendo. L'amico alzò un sopracciglio.

“Dunque?”

“Non se ne accorgerà, sta' tranquillo. Dopotutto, non è mica la prima volta che io e te facciamo una cosa simile, giusto? Siamo noi donne a maneggiare lenzuola e coperte. Non saprà nulla, metterò subito tutto a lavare.”

Il saiyan sospirò. “Come sempre, inizio a sentirmi in colpa...”

Due mesi prima Goku era andato alla Capsule per chiedere qualche consiglio a Bulma riguardo il suo rapporto con Chichi, che sembrava starsi sfaldando ogni attimo di più. Lei lo sgridava qualunque cosa facesse, non le andava mai bene niente...era diventata insopportabile. Mentre parlavano, a sua volta Bulma gli raccontò di quanto Vegeta fosse freddo e insensibile, sempre più spesso.

Quel giorno Trunks era a casa Son, giocava insieme a Goten; Vegeta era in palestra, ad allenarsi, e non sarebbe tornato prima dell'ora di cena.

Goku e Bulma erano insieme, vicini, seduti sul letto...

Da allora i loro incontri si erano fatti sempre più frequenti, ormai necessitavano di vedersi molto spesso. Stavano così bene insieme...dire che si amavano sarebbe dire troppo, ma fra di loro c'era un'attrazione inspiegabile.

“Sperare un presente migliore non è una colpa”, fece Bulma. “Piuttosto, cosa diresti tu a Chichi se dovesse scoprirlo?”

Il saiyan si portò una mano sul mento, con fare pensieroso. “Beh, io...suppongo che le racconterei tutta la verità. Le direi che la amo, ma...che con te mi trovo mille volte meglio.”

Dicendo queste parole, si specchiò nelle grandi iridi cristalline della ragazza. Questi rise, tristemente.

“Già. Forse dovrei dire lo stesso a Vegeta.”

Goku provò a immaginare come sarebbe stata la sua vita assieme a lei; di certo, più felice. Ma Gohan e Goten non sarebbero mai nati...e lui non era disposto a rinunciare a loro.

Eppure, una vocina dentro la sua testa continuava a ripetergli: accidenti, avresti dovuto sposare lei...

“Credo di dover andare, adesso”, annunciò Goku, guardando l'orologio appeso alla parete, “Vegeta sarà qui da un momento all'altro. E Chichi, a quest'ora, starà rientrando a casa dopo aver fatto la spesa..”

Bulma annuì. “Vieni, ti accompagno alla porta.”

Lei era dolce, simpatica, divertente e...permissiva. Lo conosceva come nessun altro; oh, se solo avesse sposato lei anziché Chichi! Forse, davvero la sua vita sarebbe stata migliore...

Goku si distolse da questi pensieri quando l'amica aprì la porta della Capsule.

“Ciao, Goku”, gli sorrise, abbozzando appena un sorriso. Lui ricambiò, oltrepassò la soglia ma poi si girò nuovamente verso di lei.

Bastò uno scambio di sguardi, un'intesa dovuta a decenni trascorsi insieme; Goku le si avvicinò e lei avanzò a sua volta. Le loro labbra si sfiorarono esitanti, poi si unirono in un delicato bacio.

Posero ben presto fine a quell'istante di tranquillità, il saiyan indietreggiò e anche la ragazza tornò alla sua precedente posizione.

“Ciao, Bulma”, le sorrise lievemente lui.

“Ciao, Goku. A presto.”, fece lei con un sorriso amaro sul volto.

Poi chiuse la porta, e l'amico volò via. Entrambi ritornarono alle loro famiglie, alle loro vite; perché era tardi, troppo tardi, per cambiare. Ma non troppo tardi per sognare, per ritrovarsi insieme in quel letto e per illudersi, per qualche minuto, che le cose siano andate diversamente.

Per immaginarsi, per qualche attimo, nelle vesti di marito e moglie.

Angolo autrice

Salve! Non chiedetemi il perché di questa strana storia, decisamente diversa da quelle sulle solite, sdolcinate coppie. Quando ho scritto questa era mezzanotte, ero davanti al computer e ho iniziato a scrivere la prima storia che mi è passata per la testa, di getto, senza pensarci neppure un attimo su. Questa shot è ispirata a quella di izumi_, chiacchierando sotto le stelle ; è stata una delle frasi finali di Goku, a ispirarmi. Vi consiglio di leggere quella splendida storia!

Detto questo, beh, non ho mai visto Goku e Bulma come una vera e propria coppia, ma di certo fra di loro c'è un'intesa che con Vegeta e con Chichi non ci sarà mai.

Ho voluto che immaginassero un ipotetico presente insieme; poiché sognare non è una colpa, la quale è invece tradire il proprio marito e la propria moglie.

Detto questo...non mi dilungo ancora! Grazie mille a chi ha letto e a chiunque recensirà!

Vi abbraccio ^^

Seele