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Autore: greenbird    02/04/2012    0 recensioni
FF ambientata durante il manga. Hisashi e Akiko sono amici d'infanzia. Ora che lui ha fatto pace con il basket, le cose tra loro potrebbero cambiare... La storia è raccontata dal punto di vista di Akiko e Hisashi.
E' la mia prima FF, i commenti (anche negativi) sono ben accetti!
Slam Dunk e i relativi personaggi sono copyright di Inoue Takehiko.
Io ho creato solo i personaggi originali.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hisashi Mitsui, Nuovo personaggio, Shinichi Maki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3!
Ringrazio Scorpy e Snowflake per le loro recensioni! Spero continuerete a leggere la mia FF!
La storia è già completa, ma siccome l'ho scritta tempo fa la sto rivedendo leggermente. Spero vi piaccia!

3.

Mi sono svegliato presto, stamattina. Vado all'armadio e prendo la trousse (regalo di Akiko, io non avrei mai comprato una trousse) in cui tengo i miei oggetti personali di ricambio: spazzolino, rasoio, gel per capelli. Praticamente, rifletto, è quasi come se convivessimo. Quando sono uscito dalla stanza di Akiko ho incontrato subito i genitori. Ci siamo salutati e sono andato in bagno. Nonostante il mio passato, si fidano di me: nessun altro genitore accetterebbe che un ragazzo di quasi 18 anni dorma con la loro figlia di quasi 16 nella stessa stanza, anche se i due si conoscono da quando sono nati… Ho finito di fare la doccia, mi sono asciugato e rivestito. Dopo un po' bussa Akiko. – Posso?
– Sì, – rispondo. Lei apre la porta, si avvicina e io mi sposto per permetterle di lavarsi la faccia.
–  Ti fai la barba? – chiede asciugandosi. Annuisco e finisco di passarmi la schiuma. Akiko mi osserva dallo specchio, in silenzio.
–  Posso fartela io?
La guardo anch'io dallo specchio. – Lo sai fare? Non voglio andare a scuola pieno di tagli!
–  I capelli te li ho tagliati bene anche se era la prima volta che lo facevo, no?
–  Va bene… proviamoci!
Mi metto seduto sul solito sgabello, e Akiko si posiziona di fronte a me. – Vacci leggera col rasoio, eh? Non c'è bisogno che porti via anche la pelle sotto!
Annuisce, tutta concentrata. Avvicina il rasoio alla guancia - speriamo bene…!- e comincia a radermi.
–  Vado bene? – chiede, senza staccare gli occhi dal rasoio.
–  Sì…– dico muovendo appena la bocca. – Ogni tanto sciacqua il rasoio…
Lo fa e io getto un'occhiata allo specchio: la pelle è ancora tutta lì… meno male! Di Akiko mi fido ciecamente, solo che un rasoio sulla faccia non è un paio di forbici sui capelli… Ricomincia e man mano che procede è sempre più sicura. Anche perché non va di fretta e se sente che la posizione della mano non è sicura sposta la mia testa e ricomincia.
–  Potresti diventare la mia parrucchiera e il mio barbiere! – dico mentre sciacqua il rasoio.
–  Non credo! – sorride. – Oggi e basta. Era solo uno sfizio che volevo togliermi! Alza il viso… devo fare il collo.
–  Piano, eh?! Fai con calma! – dico alzando la faccia.
–  Sì, sì, tranquillo!
E' arrivata a metà operazione quando si apre la porta.
–  Che state facendo?!
Akiko toglie il rasoio dal mio collo e risponde alla sorella. – Gli faccio la barba! – e poi riprende. Atsuko si avvicina.
–  E da quando?
–  Da oggi che sono diventata la sua parrucchiera e il suo barbiere! Vero, Hisashi?
Annuisco con gli occhi. Vedo Atsuko che ha la sua espressione di disapprovazione più assoluta. Akiko finisce e mi passa l'asciugamano. Mi alzo e vado a vedere il risultato. – Sei bravissima! – dico, sorvolando su qualche taglietto qui e lì. Vedo che sorride, soddisfatta, e vedo anche Atsuko che le lancia un'occhiataccia.
–  Beh… allora io torno a casa a mettere la divisa. Ti aspetto sotto, – mi defilo. – Ci vediamo domattina per il bis? – aggiungo facendole l'occhiolino.
Akiko annuisce, ma la sua allegria è sparita dopo l'occhiataccia di Atsuko. Guai in vista…?

Mi sto vestendo quando Atsuko piomba in camera mia.
–  Che ti è saltato in testa di fare così con Hisashi?!
–  Ma che vuoi?! E' stato solo uno scherzo! – ribatto, già arrabbiata per la scenata in bagno davanti a lui.
–  Uno scherzo, eh?! Fargli la barba è uno scherzo, per te?!
–  Mi è venuto in mente e gli ho chiesto se potevo farlo. Lui ha detto di sì.
–  Devi smetterla di comportarti così con lui! Non sei la sua ragazza!
–  Nemmeno tu, se è per questo! – alzo la voce. – Piantala di fare la fidanzata gelosa! Non è il tuo ragazzo!
–  Ci stai facendo apposta! – grida pure lei. – Lo fai per farmi ingelosire!
–  Ma che cavolo dici?! – mi infurio. – Lo sai che non è così! E' solo un amico!
–  Ah sì?! E tu fai la barba a tutti i tuoi amici?!
–  E' l'unico amico maschio che ho! Atsuko, il fatto che ti piaccia Hisashi ti sta rendendo paranoica, lo sai?! E io coi paranoici non riesco a ragionare, per cui ciao! Devo andare!
Afferro la cartella e corro giù. C'è Hisashi che mi aspetta già nell'ingresso; senza una parola, corro in cucina, prendo il pranzo, poi vado a infilarmi le scarpe ed esco. Al diavolo tutti!

Akiko è sfrecciata come una saetta fuori dalla porta. Io le sono corso dietro, l'ho afferrata ma mi ha strattonato, liberandosi, ha inforcato la bicicletta ed è corsa via. Chiaramente io, a piedi, non ce l'ho fatta a raggiungerla. E una volta qui, ho dovuto aspettare la pausa pranzo per andare a parlarle. Entro nella sua classe ma ci sono solo cinque ragazze.
–  Sapete dov'è Akiko?
–  Hasegawa è uscita, credo stia pranzando in giardino, – mi risponde una di loro. Ringrazio con un cenno della testa ed esco.
Mi guardo intorno e vedo parecchi studenti in una zona del giardino, ma Akiko non c'è. Faccio qualche passo e finalmente la vedo, seduta sotto un albero. Mi da le spalle, quindi mi avvicino piano, cercando di non fare rumore.
–  Posso farti compagnia? – chiedo. Akiko salta e si gira.
–  Mi hai fatto prendere un colpo! – esclama. – Siediti. Hai già mangiato?
–  Sì, ma se mi offri un po' del tuo pranzo non rifiuto mica! – sorrido, allungando la mano e prendendo un onigiri. Mangiamo entrambi in silenzio. Poi mi decido a parlare.
–  Che è successo stamattina?
Akiko inghiotte, poi mette in bocca un altro boccone di yakitori. Inghiotte anche questo, poi alza le spalle.
–  Niente. Mia sorella è una deficiente paranoica – dice, continuando a fissare il bento.
–  Cioè?
–  Cioè… – risponde, e subito si ferma. – Nah, lascia stare.

Che ti devo dire, Hisashi? Accidenti a me, ci sono rimasta così male nel sentire Atsuko dire che non sono la ragazza di Hisashi. Ho così paura di perderlo come amico da essere gelosa di lui?! Io non li voglio perdere i privilegi che ho con lui! Voglio che tutto continui ad essere esattamente come ora, voglio potermi comportare con lui come ho fatto finora! Ma forse sto chiedendo troppo… Le cose probabilmente cambieranno nel momento in cui Hisashi si innamorerà… Ma il solo pensiero che si allontanerà da me mi fa star male…
Alzo la testa e mi giro a guardare Hisashi. Lui mi sorride e io faccio altrettanto.
–  Non è niente, ti assicuro.
–  Farai pace con lei, quando torni a casa?
–  Sì, tranquillo.
Prendo un pezzo di yakitori con le bacchette e glielo porgo. Hisashi apre la bocca e lo mangia. – E' buonissimo! – sorride.
Se Atsuko fosse qui, morirebbe d'infarto. Ma non c'è, ed è l'unica cosa che penso. Sono egoista, lo so. Ma finché non è Hisashi a dire di smettere di comportarmi così, io non ci penso nemmeno a farlo.

  
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