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Autore: MiHyeon    03/04/2012    0 recensioni
Da qualche settimana, però, nel suo appartamento stavano accadendo cose davvero strane.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Quasi tutti, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jonghyun venne svegliato dal leggero ticchettare sul legno scuro della porta della sua camera.
Socchiuse gli occhi, mugugnando infastidito e rigirandosi tra le lenzuola; la sveglia sopra la sua scrivania segnava quasi le nove di mattina.
La prima persona che gli venne in mente fu la sua vicina di appartamento: quasi quotidianamente, quella giovane studentessa si recava alla sua porta chiedendo qualcosa che aveva accidentalmente dimenticato di acquistare al supermercato il giorno prima.
Jonghyun era un ragazzo sveglio, però, e non gli ci sarebbe voluta di certo una laurea in psicologia per capire che la ragazza aveva una cotta per lui ed ogni scusa era buona per fermarsi a parlare, dopo aver recuperato l'ennesimo prodotto dalla casa del ragazzo.
Il bussare continuava imperterrito e il moro alzò la voce, avvisando che stava andando ad aprire.
Però c'era ancora qualcosa che non gli era chiara. La nebbia provocata dal profondo sonno dal quale era stato svegliato ancora gli impediva di ricordare quell'importante dettaglio che era entrato a far parte della sua vita da un po di tempo.
Si alzò controvoglia dall'accogliente letto, ignorando di essere vestito solamente di un leggero paio di pantaloni troppo larghi per lui, ed andò ad aprire la porta della sua camera.
Ma quando la sua calda pelle toccò la fredda maniglia della porta e il suo sguardo si puntò nel vuoto fuori di essa, il sonno sparì, lasciando spazio a quella sensazione d'angoscia che si imposessava di lui ogni volta.
Prese un profondo respiro, chiudendo gli occhi per qualche secondo, prima di riaprirli sperando di ritrovarsi nuovamente nel suo letto, desiderando che tutto quello fosse solamente un sogno.
"Di nuovo.." mormorò rabbrividendo. "Ti diverti così tanto, non è vero?" chiese al vuoto della sua casa, che poi tanto vuoto non era..
Si diede dello stupido per aver pensato a quella  ragazza che più che corteggiarlo passava per la classica persona priva di quel briciolo di memoria di cui tutti sono dotati. Nemmeno aveva le chiavi di casa sua, tra l'altro.
 
Jonghyun era sempre stato un ottimo studente, aveva sempre buoni voti a fine semestre, ma a lui non piaceva studiare. Odiava davvero farlo, pensava che tutta quella roba non gli sarebbe mai servita nella vita, in quanto è quest'ultima che ti insegna come comportarti e non delle parole che devi memorizzare, scritte su un'inutile libro. Studiava perchè non vedeva l'ora di finire gli anni d'obbligo e poi trovarsi un appartamento in città per i fatti suoi, trovarsi un lavoro e divenire così indipendente, trovarsi una ragazza e mettere su famiglia. Aspirava solamente a questo, non voleva nulla di entusiasmante o particolare per sè.
Si era trasferito in quella città lontana dal suo luogo di nascita da sei mesi ormai, e non poteva che amare la sensazione di libertà che si era andata a creare attorno a lui.
Da qualche settimana, però, nel suo appartamento stavano accadendo cose davvero strane.
Poteva benissimo ricordare quella volta in cui, entrando in cucina dopo la doccia mattutina che quotidianamente faceva, aveva trovato l'acqua del rubinetto del lavandino aperta. Era rimasto cinque minuti buoni a fissarla, confuso. Com'era possibile, se lui quella mattina non c'era ancora andato?
Poi c'era stata anche una notte in cui aveva faticato davvero tanto ad addormentarsi- gli erano stati offerti troppi caffè quel giorno-, e proprio mentre sentiva di star per cadere tra le braccia di Morfeo, la porta del bagno si aprì, provocando quello scricchiolio che lui aveva sempre trovato inquietante e odioso.
Gli passarono velocemente in testa più immagini, ad esempio sua madre che aveva bisogno di utilizzare il bagno, il gatto che aveva sete, i ladri entrati per rubare tutta la sua ricchezza.
Si era poi alzato velocemente accendendo man mano le luci di ogni stanza in cui passava, e più passi faceva, più si rendeva conto di quanto i suoi pensieri fossero stati insensati.
Mise i piedi a terra, fuori dal letto; non abitava più con i suoi genitori ormai, che diavolo andava a pensare?
Si alzò in piedi, accendendo la luce del comodino e sistemandosi i calzini che aveva cercato di sfilarsi prima di entrare in quello stato di semincoscienza; non aveva un gatto, e non ne aveva mai avuto uno, anche se li trovava davvero affascinanti.
Rabbrividì e prese l'appendiabiti attaccato alla maniglia dell'armadio, aprendo la porta della sua camera e uscendo nel corridoio, accendendo la luce; a meno che non fossero stati armati, quei ladri non avrebbero avuto scampo!
Ma l'unica cosa che trovò fu la porta del bagno scostata, nessun gatto, ladro o madre venuta per le vacanze invernali. Controllò tutte le stanze, trovando tutte le finestre serrate per non far spifferare all'interno dell'appartamento il vento gelido di quel periodo.
Era tornato a letto più confuso che mai, faticando nuovamente per prendere sonno.
Aveva anche perso il conto, ormai, di tutte le volte che aveva visto la tenda che divideva la cucina dal salone, muoversi da sola sempre con lo stesso ritmo, senza mai fermarsi.
Per non parlare del fatto che da qualche mattina veniva svegliato dall'incessante bussare sulla porta della sua camera, che, una volta alzato, puntualmente cessava.
 
Non aveva mai creduto a certe cose prima, ma ormai era più che convinto che in quella casa ci fosse qualcosa. Uno spirito, magari?
Aveva visto diversi film sul genere, in passato, e ora li trovava totalmente diversi da ciò che stava vivendo lui: che fosse uno spirito buono, quindi?
Scosse la testa, mentre si preparava il caffè, non prima di aver acceso la TV e di averla sintonizzata sul suo canale di musica preferito, ancora con i capelli bagnati a causa della doccia.
 
Che fosse solamente tutto frutto della sua immaginazione?
Con questo timore, aveva deciso di non farne parola con nessuno, per evitare di essere preso per pazzo.






N.d.a
I'm here with a new fanfiction!
Sì, sono consapevole del fatto che ne sto inziando troppe, ahahah, ma riuscirò pian piano a continuarle tutte.
Beh, riguardo Fearless che posso dire.. Sarà una mini long- esiste questo termine?. Sì, non sarà composta da tanti capitoli, una decina all'incirca, e tutto perchè ho voglia di scrivere qualcosa su questo argomento, senza scendere molto nei particolari. Sembrerà strano come ragionamento, lo so. Ma è una storia troppo lunga da spiegare... Quindi, vorrei descrivere questa cosa vissuta, in parte, in prima persona, senza farne poi chissà cosa, ecco perchè non sarà lunghissima. Spero di essermi spiegata, se così non è, più in là capirete meglio, ne sono certa.
Beh, spero sia di vostro gradimento. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le ragazze che stanno seguendo le mie altre ff, le hanno aggiunte tra le seguite e le hanno recensite.
   
 
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