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Autore: Ila_Chia_Echelon    03/04/2012    0 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la primissima fanfiction che io e la mia amica Ilaria scriviamo sui Mars. Anche se non dovesse piacere a nessuno (speriamo non sia così xD) rimarremmo comunque felici del lavoro che abbiamo svolto, perchè in questo racconto abbiamo veramente messo tutte noi stesse e ci siamo divertite tantissimo. Crediamo che sia una storia interessante, che riflette su aspetti della musica e della vita in generale per noi molto importanti. Speriamo che qualcuno trovi la fanfiction interessante quanto noi! xD Buona lettura!
Chiara e Ilaria
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 2

Tomo se ne stava tranquillamente, molto tranquillamente, seduto sul divano a fissare il vuoto. Vicky era già andata a dormire e lui non sapeva che fare.
Sentì suonare il telefono e dopo un paio di squilli si costrinse ad alzarsi per rispondere.
«Pronto?»
«Tomo, sono Antoine»
«Antoine? Che c'è? Sai che ore sono?»
«Sì sì lo so. Ma non sapevo che fare. Non trovo più Shannon. Eravamo ad un party e lui se n'è andato improvvisamente. Al cellulare non risponde, pensavo che potesse essere da te o che sapessi che fine ha fatto insomma!»
«No, non l'ho visto. Provo a sentire Jared.»
«Ok, grazie»
Tomo riagganciò e compose il numero di Jared che, naturalmente, rispose subito.
«Hey Tomo»
«Ciao Jared. C'è un problema. Tuo fratello non si trova.»
«Che cosa?!»
«Era a una festa con Antoine ed è sparito improvvisamente. Non è da lui.»
«So io dove trovarlo. Ci vediamo da Jo tra 20 minuti.»
Tomo sospirò, si vestì in fretta e uscì. "Ma certo, da Jo!"
Arrivarono al pub insieme. Jared salutò ed entrò con passo deciso.
Lo vide subito. Era mezzo sdraiato sul banco, circondato da 5 bicchieri vuoti, e stava farfugliando qualcosa al barista.
«Shannon» lo chiamò Jared.
Lui si girò e con la classica parlata strascicante da ubriaco fradicio rispose: «Hey fratellino! Ma guarda, c'è anche Tomo. Venite a bere qualcosa con me!»
Jared gli si avvicinò. «Fratello, che stai combinando?»
«A te che sembra? Mi sto sbronzando no? Tutta colpa di quella dannata ragazza e della sua dannata voce» e scoppiò in una sonora risata.
Dopo pochi secondi Tomo vide passare negli occhi di Jared un lampo di consapevolezza, la mascella irrigidirsi. Con voce roca disse: «Andiamocene da qui».
Possibile che ci fosse qualcosa sotto quella frase buttata lì da Shannon?
Cosa avrebbe potuto significare? Tomo aggrottò la fronte perplesso. Non riusciva ad immaginarsi nessuna spiegazione plausibile. "Meglio non pensarci" probabilmente aveva frainteso.
Si avvicinò anche lui a Shannon e insieme a Jared lo aiutò ad alzarsi.
Shannon era talmente ubriaco da non riuscire nemmeno a muovere qualche passo senza essere sorretto. In quel momento Jo uscì dalla piccola cucina dietro al banco e rivolgendosi a Jared con il suo solito modo un po' brusco disse: «Hey rockstar, il conto!». Jared sorrise. «Hai ragione Jo, arrivo subito». Lasciò il fratello e andò a pagare.
Poco dopo erano fuori, nell'aria frizzante della loro amata LA. Si salutarono e si diressero verso le rispettive case.
A MILLION LITTLE PIECES WE'VE BROKEN INTO



Jared guardava distrattamente fuori dalla finestra del salotto di casa sua, osservando le luci di Los Angeles con i suoi splendidi occhi azzurri. Non si trovava in California. Quella frase pronunciata da Shannon, pur essendo stata detta inconsapevolmente, aveva riportato a galla un episodio a cui Jared non pensava da molto tempo, forse perchè non lo ricordava bene, forse perchè non voleva ricordarlo. La sua testa si trovava da tutt'altra parte...precisamente in Louisiana, in una città chiamata Bossier City. Lì erano nati lui e suo fratello.
A quella città erano legati molti ricordi della sua infanzia. Sorrise ripensando ai bei momenti passati con suo fratello, e a tutte le marachelle che combinavano quei due. Si divertivano sempre insieme ed erano davvero inseparabili.
Anche quel giorno erano insieme, e stavano organizzando uno dei loro soliti scherzi alla vecchietta di turno...Jared scosse violentemente la testa. Non doveva pensarci, non voleva pensarci. Emise un forte sospiro, come a liberarsi di quei pensieri, e si diede dello stupido: perchè non riusciva a tenere a freno i suoi sentimenti? Quella storia non c'entrava niente con la frase di Shannon, ma lui si era fatto comunque travolgere da quell'ondata di ricordi.
Si accorse che era ancora in piedi davanti alla finestra. Si voltò e per prima cosa vide la sua chitarra: gli sembrò un invito a suonare, così la prese, si sedette sul divano e cominciò a strimpellare qualche accordo. Era quello che gli ci voleva, ora la sua mente era libera da ogni pensiero negativo e lui poteva rilassarsi, sussurrando le parole di una nuova canzone.
I AM NOT HERE, I'M NOT LISTENING, I'M IN MY HEAD

   
 
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