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Autore: Vulpix    04/04/2012    7 recensioni
Questa Fic è partita nella mia mente, dopo aver ascoltato (per l'ennesima volta) la canzone che chiude la puntata 2x10 One man's treasure o Ambientalisti si muore...
Da li è iniziato a frullarmi "questa" nella testa e quindi... ecco a voi!
PS: Non è una song.fic ma solo una FF ispirata dalle parole della song!
Buona lettura!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dedico questa  FF alla mia cugy Mari24 !!
Ho fatto il video pensando a te… e  quindi anche questa è 4u :p

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Mi sono innamorato di lei…
Sono qui, davanti al mio riflesso nello specchio e quelle parole mi ritornano in mente a ripetizione.
Non riesco a ricordare dove le ho sentite ma piano piano la canzone si compone nella mia testa, come se una radio la stesse suonando.
Mi ritrovo appoggiato al lavabo, con le braccia tese a guardare di fronte a me, ma alla mia immagine si sovrappongono come degli scatti in sequenza, le immagini di lei…
Cerco di riscuotermi agitando nervosamente la testa ma ripenso a ciò che si era da poco materializzato nella mia mente…
Non è la Lei della finzione… no… è quella reale!
La donna che ‘vivo’ ogni giorno, ormai da quasi quattro anni.
Lei che accompagna i miei giorni e ora anche le mie notti.
Non riesco a crederci! Io?
Ed ecco che di nuovo la consapevolezza mi sfiora e mi turba.
“Io mi sono innamorato di lei!” dico alla mia immagine riflessa, come se ammettendolo rendesse più vera e meno ‘spaventosa’ questa rivelazione.
 
 
Sono passate due ore dal mio risveglio.
Dopo una doccia veloce, ho indossato il mio completo scuro e la camicia blu/viola e sono arrivato a lavoro… appena varco la soglia della stanza, mi fermo.
In un angolo, al solito tavolo c’è lei…
È intenta a leggere delle carte ma guardando meglio noto che ha due auricolari collegati al suo telefono…
Dopo un paio di minuti che sono fermo ad ammirarla, anzi lei direbbe a fissarla, mi decido di schiodarmi da qua.
Quando arrivo alla sua postazione, appoggio sul tavolo uno dei due caffè che ho preso nel tragitto.
Lei presa alla sprovvista alza gli occhi verso di me e sorride.
Mi sento sciogliere… ma che mi prende? Mi domando, ma la sua voce mi riporta alla realtà.
“Buon giorno!” esclama sorridendo, mentre toglie le cuffiette e le poggia sul tavolo, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.
“Buon giorno a te!” le rispondo sfoggiando il mio sorriso a 32 denti.
“Posso?” le chiedo mentre appoggio anche il mio caffè sul tavolo e mi avvicino allo sgabello.
“Certo! Accomodati pure Nathan!” mi dice sempre sorridendo.
“Ti ho disturbata?” e al suo no accennato con la testa, le chiedo “Che stavi ascoltando?”
“Ah nulla di che... la solita playlist… ormai mi accompagna ogni mattina…” mi dici rattristandoti un po’.
“Posso?” ti chiedo allungando la mano verso la cuffietta.
Ho notato che non hai spento e sono curioso di ascoltare cosa aveva rapito la tua attenzione.
“Si certo!” rispondi, porgendomi l’auricolare.
Lo indosso e la musica mi investe…
Il mio cervello riconosce immediatamente quelle parole…
Sono le ultime frasi della canzone che da stamattina mi ronza nella testa…
I fell in love with her longing
let's just say that she never found out
Who it was she never found in me…

E mentre questa consapevolezza mi travolge, sento chiaramente il senso di quelle parole.
Ti guardo, perso… eanche nel mio cuore si riflette ciò che sto ascoltando.
Mi sono innamorato di te.
Quello che adesso so di sentire per te, non l’avevo mai provato, e prima d’ora non sono mai riuscito ad ammetterlo nemmeno con me stesso…
 
Tu continui a scrutare la mia espressione e arrossisci quando poggio il mio sguardo su di te.
Forse penserai che la mia faccia sia legata alla canzone che sto ascoltando… sicuro non puoi immaginare che ‘ci lega’ eccome!
All’improvviso, alle mie spalle sento la voce di Tamala che ci sta chiamando per avvisarci che stanno iniziando le riprese.
“Andiamo!” mi dici, prendendo il telefono dal tavolino e spegnendo il lettore.
Ti porgo le cuffiette sorridendo e ti lascio passare, per poi seguirti.
 
E’ ora di pranzo e sono seduto al bancone del bar.
Non avevo molta voglia di mangiare e sono venuto qua a farmi un panino.
Per il caffè è già passato l’intero staff ma di lei non c’è traccia.
Dopo un po’ che mi guardo in giro, Jon mi da una pacca sulla spalla e mi dice:
“E’ inutile che ti fai venire il torcicollo, non entrerà da quella porta!”
Mi giro verso di lui incredulo e gli chiedo:
“Come scusa?”
“Stana… non è venuta a pranzo con noi…” sorride, fa una pausa e poi continua:
“Era con un ragazzo… sono usciti dal set!”
“Un tipo davvero belloccio!” esclama Tamala sedendosi sullo sgabello di fianco a me e ordinando un caffè.
Sento qualcosa salirmi da dentro, una specie di fuoco… non sono geloso, non sono geloso! Continuo a ripetermi tra me e me, finché la voce di Seamus mi riporta alla realtà:
“Oh lupus in fabula!”
Mi volto di scatto e ti vedo entrare a braccetto di un tipo alto, biondo e con i capelli corti.
“Nono… è proprio bello altro che belloccio!” ripete con enfasi Tamala e mi volto a guardarla.
Devo averla fulminata con lo sguardo perché mi dice di sbollire prima che arrivino qua.
 
Ti avvicini a noi mentre il tuo accompagnatore si allontana per qualche minuto con il telefono in mano.
“Salve!” ci saluti felice.
Io mi alzo e ti cedo il mio posto chiedendoti:
“Caffè?”
“Uh si grazie!”
“Come, il tuo accompagnatore non ti ha fatto bere il tuo amato caffè dopo pranzo?”
Mi guardi spiazzata ma Tamala non ti da il tempo di rispondere che con una scusa chiama i ragazzi e ci lasciano soli.
Intanto il barista ti porta il tuo caffè e mi toglie dall’imbarazzo per la frase un po’ acida che mi è uscita.
Ti guardo e tu hai come una sorta di sorriso nascosto, che non riesco a decifrare.
“Tutto bene, Nathan?” mi domandi.
Annuisco come a dirti ‘certo che va bene… perché non dovrebbe!’ già perché non dovrebbe??? Sono solo geloso marcio e non mi piace per nulla!
Ma tutto questo, ancora una volta non te lo dico e mi limito a risponderti un “Si”.
Mi sorridi e mentre ricambio, mi accorgo che quel tipo si è avvicinato.
Adesso è al tuo fianco, ti abbraccia e io mi sento invadere dalle fiamme.
“Hei Honey io devo andare, Jenny mi aspetta… ti chiamo stasera!”
“Certo Sean! Salutami mamma e papà! Ci sentiamo quando arrivi! Chiama mi raccomando!”
“Si sorellina non ti preoccupare!”
Ho assistito alla scena in silenzio e senza capire effettivamente cosa si stavano dicendo, tranne che l'aveva appena chiamata confidenzialmente, anche troppo… Honey”.
Devo averci messo un po’ per collegare chi fosse questo biondino, perché vedo Stana ridere.
Non è riuscita a trattenersi per la scena così buffa, forse complice anche la mia faccia.
Ad un tratto sento dire al ‘tipo’:
“Stana ma non mi presenti al tuo ‘collega’?” afferma con una strana enfasi sulla parola finale.
“Ah ma voi non vi conoscete?” rispondi con una fintissima aria innocente.
“NO!” dico, mentre stendo la mano verso il ragazzo.
“Piacere Nathan!”
“Piacere mio! Sono Sean, il fratello minore di Stana!”mi risponde sorridendo sempre più.
Ricambio e gli do una poderosa stretta.
“Mi dispiace ma devo andare…” dice lui, lasciando la mia presa e, dopo aver dato un bacio sulla guancia a Stana, sparisce, lasciandoci soli e io sono anche abbastanza imbarazzato.
“Tuo fratello?” chiedo con una faccia da ebete.
“Già…” mi rispondi semplicemente, ma hai ripreso a ridere.
“Oh Nathan… se non ti conoscessi, penserei che sei geloso!”
“Mah davvero?!” ti chiedo, sfoggiando un’aria scettica, mentre penso che sono geloso... e che come dice anche la canzone, quello che provo per te devo averlo nascosto davvero bene!
La mia migliore interpretazione!
 
Sono passate altre due ore e mi trovo sul set.
Dopo la mia ‘scenata’, mi hanno chiamato e ti ho chiesto se saresti venuta anche tu o ne approfittavi per una pausa. Mi hai sorriso e hai detto che saresti passata dopo.
Ora sono seduto sul divano e devo girare una scena a casa Castle con Susan.
Ma la mia mente è altrove.
Rivedo ancora il mio sogno e le immagini che si alternavano quando ero sveglio… la canzone… e sorrido all’idea che in qualche modo è ‘nostra’.
La voce di Andrew mi riporta alla realtà:
“Azione!”
 
Susan inizia a camminare per la stanza, poi si avvicina a me e sedendosi mi prende la mano:
“Richard...”
Io alzo lo sguardo e incrocio gli occhi dolci di ‘mia madre’, sorrido e lei continua:
“Darling… ascolta bene le mie parole, perché altre perle di saggezza difficilmente le sentirai uscire ancora dalla mia bocca…”
Sorridiamo e continua:
“Quando si sta insieme ad una persona… o anche solo quando si AMA una persona… le due singole vite restano, ma allo stesso tempo portano la loro essenza a diventare una cosa sola.”
Con l’altra mano accarezza la mia guancia e sorridendomi va avanti:
“Non importa di cosa ne dica il mondo… di cosa succeda al di fuori di quello che siete voi due….
L’unica cosa che conta è Amarsi…
Ma è proprio il fatto di amarsi in modo diverso da come fanno gli altri, guardarsi in modo diverso da come fanno gli altri, parlarsi dicendo cose diverse da quelle che dicono gli altri e che possono apparire scontate, già sentite, banali e incolori,che rende il rapporto originale ed esclusivo, diventando la linfa che lo nutre e che lo fa crescere.”
Dovrei guardare Susan negli occhi e rispondere come da copione ma non riesco a far altro che guardarmi intorno.
Il mio sguardo va al di la del cameramen, dove un paio di occhi verdi-nocciola, sono puntati su di me.
Incrocio il tuo sguardo e resto incatenato a te.
“Stop!”
Grida Andrew avvicinandosi a noi…
Quando me lo ritrovo davanti, distolgo lo sguardo e mi accorgo che avrei dovuto dire la mia parte.
“Ok per oggi finiamo così!”  dice a me e Susan.
“Domani riprendiamo dalla tua risposta, Nathan, ok?”
Annuisco e appena si sposta di poco, per rivolgersi ai tecnici, mi alzo e mi dirigo verso te che sei rimasta ferma.
Mentre mi avvicino, i nostri sguardi si incontrano di nuovo e ci sorridiamo.
“Per oggi pare che sia finita!”
“Bene!” mi sorridi, sembri felice e forse in attesa che dica qualcosa.
“Allora a domani?” mi chiedi vedendo che non proferisco parola.
“Si…no… senti…” tento di risponderti.
Mi guardi incitandomi a continuare e allora prendo coraggio e ti chiedo:
“Se non hai di meglio da fare…”
mi sorridi guardandomi speranzosa.
“…ti andrebbe di andare a prendere qualcosa insieme?” ti chiedo titubante.
“Mi stai invitando a cena fuori?”
“Beh… cena, pizza, birra… scegli tu... per me va bene tutto, purché ci sia tu!” ti dico sorridendo.
“Ok.”
“Ok?... si?” ti chiedo, come se non avessi perfettamente capito che hai accettato.
“Si… va bene! Dammi solo qualche minuto che recupero la mia roba in camerino.” mi rispondi.
“Tutto il tempo che vuoi! Io ho ancora gli abiti di scena!”
Sorridiamo insieme e ti dico:
“Allora facciamo fra mezzora all’ingresso?”
“Ok, a dopo allora!” confermi l’appuntamento e dopo avermi dato un bacio sulla guancia te ne vai verso il tuo camerino, lasciandomi imbambolato, proprio come nella prima serie restò la tua Kate dopo il bacio del mio Rick.
Mi giro e seguo il tuo profilo rimpicciolirsi sempre più mentre ti allontani da me, finché non sparisce dietro l’angolo.
Resto immobile con un sorriso ebete in faccia mentre penso che fra mezz’ora ho un appuntamento con te!
 
Mezz’ora dopo lavato, sbarbato e sistemato ‘perfettino’ sono per la prima volta in vita mia, puntuale all’appuntamento.
Sfortunatamente arrivano Jon e Seamus che vedendomi impalato all’ingresso, si avvicinano a me e iniziano a chiacchierare.
Io le provo tutte per non fargli attaccare bottone ma loro nulla!
Mentre parlo con loro, cercando di inventare scuse per il motivo per cui sono fermo li fuori, ti vedo arrivare.
Hai semplicemente un jeans e una maglietta, sul braccio il tuo giubbotto di pelle marrone ma per me sei bellissima.
Mentre ti avvicini, non riesco a staccarti gli occhi di dosso e solo quando sei a qualche centimetro da noi, mi accorgo che di fianco a te c’è Tamala.
Mi guardi e poi dai un’occhiata di sfuggita ai due al mio fianco.
Poi ritorni a guardare me e con un leggero movimento delle labbra mi fai capire che anche tu sei stata incastrata.
Ti sorrido e sollevando il sopracciglio ti rispondo tacitamente di non preoccuparti, che ti capisco. Del resto anche io non ho potuto svincolarmi.
Quando siete di fronte a noi, Jon e Seamus che erano di spalle, si girano al saluto di Tamala
“Buonasera!”
“Salve.” rispondono i due mentre io un po’ scocciato dico:
“Buonasera!”
Tu mi sorridi e dici un “Ciao” rivolto agli altri, prima di incatenare i tuoi occhi nei miei.
L’arrivo di Andrew e Terri, ci riporta alla realtà.
O meglio la pacca che lui mi da, appoggiandosi a me e Seamus, mentre dice:
“Allora ragazzi, pronti per una birretta?”
Un coro di “Si” si alza e noi due annuiamo anche se nelle nostre menti, almeno nella mia, vorrei strozzare tutti ad uno ad uno. Ma a quanto pare per stasera non ho altra scelta.
“Bene! Allora muoviamoci! Non dovete fare tardi… soprattutto voi due!” dice rivolgendosi a noi.
“Domani dobbiamo girare una scena importante e vi voglio al 100%!”
Mentre tutta la combriccola si avvia verso il bar, io mi avvicino a te:
“Ciao” ti dico quasi sussurrato all’orecchio.
“Ciao” rispondi sorridendo prima di prendermi per il braccio e incamminarci dietro agli altri.
“Mi dispiace per...”
“Fa niente!” mi interrompi, poi guardandomi negli occhi e talmente a bassa voce che temo di averlo sognato:
“La prossima volta…andremo solo io e te…” mi dici, prima di fare uno splendido sorrisetto malizioso e tornare a guardare la strada davanti a noi, anche se con la coda dell’occhio torni a guardare la mia reazione.
Io ti guardo incredulo per un po’, poi sollevo il sopracciglio e sorridendo, mentre mi concentro sulla strada, ripeto tra me e me la prossima volta…
 
Due ore dopo, tre birre e qualche chiacchierata diventata anche fin troppo allegra, rientro nel mio appartamento.
Tolgo svogliatamente la giacca e mi dirigo verso il bagno, ma prima di chiudere la porta alle mie spalle, dallo specchio intravedo il mio letto stropicciato dalla notte precedente e non riesco a non ripensare al mio sogno.
Quando finalmente mi corico, la mia mente continua a tornare alla giornata che sta volgendo a termine.
Ripenso a tutto quello che è successo, a quella canzone che non riesco a togliermi dalla testa,sorrido al pensiero che la stava ascoltando anche lei.
Mi torna in mente quella sensazione che ho provato quando l’ho vista con quel tipo… suo fratello! Sorrido di nuovo, dandomi dello stupido.
E poi rivivo la scena sul set, le parole di Martha…
 
Quando si AMA una persona… le due singole vite restano, ma allo stesso tempo portano la loro essenza a diventare una cosa sola…
 
Io sono certo di essermi innamorato di lei.
Ma nonostante questa consapevolezza, non riesco a fare un passo verso un ‘noi’.
Poi come se stessi rivedendo la registrazione, risento il resto del discorso:
 
Non importa di cosa ne dica il mondo… di cosa succeda al di fuori di quello che siete voi due….
 
Forse in questo ha pienamente ragione.
La cosa che mi blocca è che siamo colleghi? Che lavoriamo allo stesso show e… sorrido di nuovo, poi sospiro e mi dico
forse mi sto immedesimando un po’ troppo nel mio personaggio e nelle paure sue e di Beckett!
Forse il rapporto che c’è tra noi è così simile al loro che non solo mi ha ‘ingannato’ per tutto questo tempo ma anche, ora, mi ferma.
Poi rivivo le ultime battute.
 
Ma è proprio il fatto di amarsi in modo diverso da come fanno gli altri, guardarsi in modo diverso da come fanno gli altri, parlarsi dicendo cose diverse da quelle che dicono gli altri e che possono apparire scontate, già sentite, banali e incolori… che rende il rapporto originale ed esclusivo, diventando la linfa chelo nutre e che lo fa crescere…
 
Così preso dalla stanchezza e dall’alcol che circola nel mio sangue, mi lascio cullare da quelle parole e prima di addormentarmi sussurro a me stesso:
“E’ arrivato il momento che questo rapporto cresca! Ha ragione Andrew domani sarà una giornata importante… si ma lo sarà per ‘noi’!”
 
 
 
  

  Il mio Angolo...by Vulpix
Salveeeeeeee
come va?
eccome qua con il secondo capitolo!
Devo dirvi che mi sono molto divertita a tendervi il tranello!
Qualcuna di voi ha avuto forti dubbi e un paio ci hanno azzeccato!

Questa ff è nata per caso… sentendo la canzone, il cricetino ha iniziato a far girare la ruota!
Era una Caskett all’inizio… poi mi si è accesa la lampadina e complice anche il turno dei CSA, ho provato ad accettare la “sfida”
Non mi ci vedevo proprio a scrivere una Stanathan  ma a quanto pare qualcosa è uscito fuori…
Adesso tocca a voi darmi un giudizio!
Sfruttando il ‘giochetto’ del sogno e del non rivelato… sono riuscita ad accendervi la curiosità…
  Ora spero di non avervi deluso!
  Spero che siate interessate al seguito e se vi va…  attendo i vostri commenti !!!!

 
Intanto...
Come al solito un grazie va a Mari24 & 1rebeccam

Grazie a tutte voi che leggete, recensite e che mettete le mie pazze storie tra le ricordate, seguite, preferite…  
 che altro dire!
a domani con il prossimo cap!
Vulpix
:>
 
   
 
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