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Autore: ShiningStarNa    04/04/2012    5 recensioni
Partendo da un GDR a cui ho partecipato SailorMoonFX,ma non portato a termine, ho deciso di descrivere la mia idea per le future relazioni delle altre Inner Senshi. Alcuni personaggi/nomi/situazioni sono liberamente ispirate a suddetto GDR.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Endymion, Inner Senshi, Serenity, Shitennou/Generali | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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 Erano passati due anni dall’ultima battaglia contro Caos, il mondo era in pace e le guerriere Sailor avevano ripreso a vivere una vita normale, ognuna di loro stava cercando di seguire la propria strada…
Ma qualcosa stava cambiando…
La serata era di quelle chiare, illuminate dalla luna, rinfrescate da una brezza leggera;
Mamoru decise di continuare la lettura del suo libro sul balcone per godere appieno di quell’atmosfera che gli portava serenità, talmente tanta che dopo poche pagine si era appisolato…
Quando ancora combattevano era molto raro che lui riuscisse ad avere un sonno pacifico, ma ormai in quegli ultimi due anni non aveva più avuto problemi; quella sera fece un sogno strano, come gli capitava in passato:sognò il Silver Millennium, lui ed Serenity, sognò i suoi generali, i suoi amici…
Il verso di una civetta lo destò, gli sembrò si essersi assopito per pochi minuti, ma i brividi sulla pelle gli suggerivano che era passato ben più tempo e la temperatura era cambiata; rientrò per preparasi qualcosa di caldo *Su Mamoru, devi calmarti, domani è un grande giorno* pensò, eppure il ricordo del sogno continuava a ronzargli in testa: anche in questo secolo aveva degli amici, colleghi universitari, Motoki-kun, eppure il rapporto era diverso da quello che aveva con i suoi generali, per ovvie ragioni molti aspetti della sua vita era nascosti agli attuali compagni, mentre con i suoi generali non c’era mai stato nulla da nascondere, persino quando incontrava Serenity loro sapevano… aveva provato a tenerlo loro nascosto, ma Kunzite riusciva a leggere nei suoi occhi e capì dopo poco quando spariva non andava realmente nella biblioteca reale…
In questo tempo invece quando era senza Usagi si sentiva pervaso dalla malinconia e dalla solitudine e a volte le invidiava come potesse ancora godere della vicinanza delle sue amiche di sempre;
Bevve un sorso e il thè caldo gli infuse un calore che lo fece sentire subito meglio… *la solitudine* pensò *Non voglio più sentirmi solo, è proprio questo il motivo per cui ho preso questa decisione* sorrise tra se e se, posò la tazza sul tavolo e andò a dormire.
 
La mattina seguente il sole brillava alto e la luce filtrava tra le tende della stanza di Usagi, illuminandole il viso; la bionda ragazza si rigirò tra le coperte per un paio di volte, poi finalmente prese coraggio e riuscì ad aprire gli occhi e si stiracchiò “uhmmmm” mugugnò, si ricordò che giorno era e un sorriso le apparì sul volto “Ah bene! Oggi sarà una gran bella giornata!” aveva in programma di pranzare con le ragazze e Mamoru l’aveva invitata per cenare a casa sua e questa cosa la eccitava e spaventava allo stesso tempo! Lei e Mamoru non passavano molto tempo insieme ultimamente, lui era preso dall’università e dai laboratori,mentre Usagi stava ancora cercando di capire quale strada seguire…
Scese di corsa per le scale ed entrò in cucina,dove la aspettava una fetta di torta e del caffè *Meno male che la mamma pensa sempre a lasciarmi qualcosa* pensò teneramente mentre faceva colazione, poi tornò la piano di sopra per lavarsi e prepararsi.
Aveva appuntamento con le ragazze come al solito al tempio di Rei, poi da li avrebbero fatto una bella passeggiata all’insegna dello shopping, non vedeva l’ora!! Una volta pronta,prese la borsa ed uscì di casa di corsa con il sorriso sulle labbra.
Era un’ora prima dell’appuntamento con le ragazze, ma Ami era già nelle vicinanze del Tempio, si era anticipata sapendo che avrebbe di sicuro perso del tempo in quella piccola libreria proprio all’angolo prima di svoltare per il Tempio; era un posto che le piaceva molto perché non era molto frequentato e i proprietari erano molto cordiali, quindi poteva sfogliare e leggiucchiare prima di comprare senza nessun fastidio. Arrivata l’ora dell’appuntamento uscì dal negozio e si ritrovò investita da uno sciame di ragazze che passeggiavano commentando di qualche nuovo modello e non si curarono per niente della sua presenza *che avranno mai da discutere così animatamente? Certe passioni proprio non le capisco* pensò,mentre il gruppo la superava  e lei girava l’angolo. Iniziò a salire le scalinate e sorrise: di sicuro era la prima ad arrivare come al solito…
Minako era sveglia da un po’, ma non ce la faceva ad alzarsi dal letto e continuava a guardare il muro con espressione vuota: aveva passato tutta la notte a guardare spettacoli di Idol imitandole allo specchio e adesso era stanca e senza voce, poi con un ultimo sbadiglio si alza e si dirige in bagno barcollando.
“AAAAAHHHHH, shimatta! È tardissimo!!!” Al volo si gettò sotto la doccia, si vestì con le prime cose che le capitarono sotto tiro e schizzò fuori casa più in fretta che potè.
*Diamine! Mako-chan mi ucciderà! Le avevo detto che avremmo fatto metà strada insieme! Chissà da quanto tempo mi starà aspettando -_-‘’ !* Si mise a correre a perdifiato lungo la strada,ma non potè fare a meno di fermarsi di botto nel vedere un gruppo di persone ferme davanti l’ingresso del teatro intente a guardare con interesse l’affissione di un grande manifesto; deviò e si avvicinò alla gente per vedere con i suoi occhi di che si trattava, dimenticandosi completamente il motivo per cui stava correndo fino ad un attimo prima e al leggere di cosa si trattava le si illuminarono gli occhi “Oh un provinoooo! Con Sakebi Ryuuno??e chi sarebbe?” si ritrovò a dire ad alta voce “Ma come non sa chi è Sakeby Ryuuno?? È solo il modello più in voga del momento, signora!!!” rispose una ragazzina, e alla parole   Minako la guardò male “Signorina, ma non vedi che bellezza hai davanti ai tuoi occhi? Come potrei essere una signora???” la ragazzina alzò un sopracciglio e senza dire una parola se ne andò, lasciando Minako interdetta, si guardò intorno per un paio di secondi e come un’illuminazione si ricordò di essere sempre più in ritardo! Riprese a correre a razzo verso il luogo d’incontro con Makoto.
Nella cucina aleggiava un buon profumo di vaniglia e Makoto sorrise felice: quella mattina si era svegliata di buon ora per preparare quei biscotti che tanto piacevano ad Usagi e alle ragazze e che si sposavano una meraviglia con il thè verde che era solita servire Rei al Santuario, e mentre questi cuocevano si era data da fare per ripulire la cucina e il resto dell’appartamento, poi aveva spento il forno e li aveva lasciati riposare mentre si andava a fare una doccia veloce e si preparava ad uscire.
Quando uscì dal bagno ormai pronta venne investita dal buon profumo dei biscotti e fu fiera del suo lavoro; guardò l’orologio: era ancora presto, accese la televisione per avere un qualche sottofondo a tenerle compagnia,  e si mise a leggere una rivista di ricette, segnando quelle che potevano interessarle e pensando quale delle sue amiche avrebbe apprezzato l’uno o l’altro piatto.
Quando l’ora dell’appuntamento fu prossima, si alzò,voleva spegnere la TV ma non ricordava più dove avesse appoggiato il telecomando quindi iniziò ad ispezionare la stanza con lo sguardo quando la sua attenzione venne catturata da una pubblicità con un biondo modello dai lunghi capelli biondi… Per un momento ebbe un giramento di testa, quasi un dejavù, ma durò talmente poco che nemmeno lei si rese bene conto di cosa fosse accaduto; quando guardò nuovamente lo schermo, la pubblicità era cambiata, per non ci pensò più e riprese a cercare il controller,non vedendolo in giro si spazientì e spense la televisione direttamente dallo schermo, poi prese la borsa e il pacchetto con i biscotti ed uscì.
Arrivata al luogo d’incontro, sorrise, era logico che Minako non fosse ancora arrivata, c’era d’aspettarselo…
Iniziò a guardarsi intorno per ingannare l’attesa e vide due giornalisti all’esterno di una palestra *non avevo mai fatto caso alla presenza di una palestra qui…forse è nuova… * le si illuminarono gli occhi *beh, non è molto lontana da casa… e dato che da un po non faccio esercizio come Senshi,non sarebbe male riprendere ad allenarsi…* con questi pensieri che le si formarono nella mente decise di andare a chiedere delle informazioni, se fosse arrivata Minako avrebbe aspettato lei una volta tanto!
I due giornalisti stavano intervistando il proprietario della palestra riguardo un campionato di qualche arte marziale il cui campione era maestro proprio presso questa sede; Makoto rimase ad ascoltare interessata, poi si fece coraggio ed entrò a chiedere informazioni presso il banco … “E questa è la nostra palestra! Prego entrate, il nostro campione Etaino vi sta aspettando!” era la voce del proprietario che stava rientrando insieme ai giornalisti; a quelle parole dalla porta che dava sulla sala di allenamento uscì un ragazzo dai lunghi capelli mossi e castani… Makoto ebbe un brivido e quando il ragazzo si girò lei non potè fare a meno di riconoscere quegli occhi verdi… D’istinto uscì di fretta dalla palestra senza più chiedere nulla e nel momento in cui mise piede fuori venne travolta da una ragazza in corsa “Hey! Ma sono modi questi???” si sentì apostrofare, alzò lo sguardo “Mina!” “oh Mako-chan! Sei tu! Dai sbrigati, che facciamo tardi” così venne trascinata via…
Rei era davanti all’armadio con aria perplessa, continuava a fissare i suoi abiti senza riuscire a scegliere cosa indossare “Oh, ma che mi impegno a fare così tanto! Alla fine è una semplice passeggiata con le ragazze…” sospirò e prese una maglietta ed un jeans senza troppe pretese; era troppo stance per applicarsi sull’abbigliamento in quel momento…c’era qualcosa che la turbava, anche se non aveva fatto sogni premonitori come in passato e ne il fuoco sacro aveva mostrato cose strane… Era una sensazione strana, più personale, come se le mancasse qualcosa e che la stesse chiamando e lei non sapeva cosa o chi fosse!
Si vestì e si pettinò i capelli, aveva anche pensato di preparare il thè per le ragazze, ma poi si sarebbero rovinate l’appetito e sicuro avrebbero avuto modo di fermasi da qualche parte lungo la strada, così accantonò l’idea e si diresse verso il parco del tempio, prima di uscire voleva salutare Phobos E Deimos; li trovò a gracchiare su il ramo di un albero e non appena la videro scesero volendo verso di lei disegnando ampi cerchi in aria… La presenza di quelle creature era così confortante, come essere circondata dalla famiglia… Sparse del grano sul terreno, e ne lasciò un po’ nel suo palmo, per far avvicinare i corvi e poterli accarezzare;  quei momenti la rilassavano, ma spesso le mettevano uno strano senso di nostalgia addosso… sospirò lasciando cadere tutto il grano e decise di avviarsi alla scalinata * E’ inutile che faccia salire le ragazze fin qui se dopo dobbiamo riscendere… e sicuramente Usagi sarà più che contenta di evitarsi la “scalata”* sorrise tra se a quel pensiero.
Si avviò e notò una figura che stava salendo, era Ami, anche se non fosse riuscita a riconoscerne l’aspetto, sapeva benissimo che solo lei poteva essere in perfetto orario, che corrispondeva a grande anticipo dal punto di vista delle altre!
“Amiiii-chan! Aspetta, scendo io!” le gridò e prese a scendere velocemente i gradini “cos’è tutta questa roba?” disse rivolta all’amica,indicando le buste che portava “non abbiamo ancora iniziato a fare shopping e tu già sei carica???” chiese ridendo
Ami arrossì leggermente, ma ormai era abituata alle piccole prese in giro che si scambiava con le amiche “Beh… sai sulla via del tempio mi sono fermata in libreria e non sono riuscita ad evitare di comprare qualche libro nuovo…” disse “dovresti provare anche tu a non leggere solo manga!” le disse sorridendo, provando a rispondere alla presa in giro…
Rei stava cercando le parole per rispondere quando la sua attenzione fu attirata da delle figure in movimento, fece un cenno ad Ami che sorrise felice, tre ragazze erano in avvicinamento, tutte e tre che correvano verso le scale…
“forse è meglio se andiamo loro incontro, prima che inciampino sui gradini” e prendendo Ami sottobraccio iniziò a scendere “Ragazze come al solito siete in ritardo! Usagi, ma vuoi crescere!” disse con tono finto arrabbiato in direzione della sua Princess che cercava di riprendere fiato appoggiata ad un palo della luce
“Rei…. Coff…fiuuu…Rei-chan… aff…aff… sei antipatica come al solito….coff coff…” disse la ragazza dai lunghi codini
“Dai, è risaputo che saresti capace di fare tardi anche se ci vedessimo fuori casa tua, sei un caso perso Usa!” rispose la mora ragazza, porgendo all’amica la bottiglia d’acqua che sempre portava in borsa,mentre le altre ragazze ridevano…
“Beh…allora dove andiamo? “ disse Rei, ma non ebbe nemmeno il tempo di finire di pronunciare la fraser che Minako rispose “Ragazze, Ragazze! Ho bisogno di fare shopping! Stamattina ho visto l’annuncio per un provino e ho tutta l’intenzione di vincerlo, quindi ho bisogno dell’abbigliamento adatto!!”  disse mettendosi in posa, come se già si trovasse sotto i riflettori “oh oh” disse Usagi iniziando a saltellare “perché non andiamo in quel nuovo negozio in centro? L ho visto passandoci vicino l’altro giorno, mi sembra bellissimo!” “Per me va bene, per voi?” disse Rei rivolgendosi ad Ami, che annuì, e a Makoto che sembrava essere lontana anni luce “Mako-chan?? Tutto ok?” chiese la guerriera di Marte sventolando una mano davanti al volto dell’amica “Ehm…cosa??” “Il negozio nuovo Mako-chan…” “Ah, si,si, benissimo andiamo lì ^__^” disse infine sorridendo,mentre Minako euforica prendeva lei ed Usagi sottobraccio e gridando “JUUBAN SHOPPING CENTRE ASPETTACI!” facendo spaventare i passanti ed arrossire sia Rei che Ami.
Ci misero un secolo per arrivare al negozio, dato che si erano fermate a guardare ogni vetrina che capitava sotto i loro occhi, ma non ci fecero caso, il tempo passava piacevolmente, mentre Minako rivolgeva sguardi languidi ad i bei ragazzi, Rei ed Usagi prese dai loro soliti battibecchi con Ami che non perdeva occasione di correggere gli errori delle ragazze e Makoto continuava ad essere presa da chissà quali pensieri.
Proprio di fianco al centro commerciale c’era un chioschetto di gelati e gli occhi di Usagi si illuminarono all’istante “Ragazze! Vi prego fermiamoci! Io sto morendo di fame,non riuscirò a sopportare le infinite sessioni di prova di Mina se prima non mangio qualcosa! “ disse stringendosi al braccio di Makoto che solitamente era la più facile da convincere che infatti rispose “Beh, Usagi non ha tutti i torti, fare merenda non ci farebbe male” “Solo se non prendiamo qualcosa di molto pesante” disse Ami “Oh Ami-chan non ti preoccupare! Il mio metabolismo non mi ha mai dato problemi, mangio senza ingrassare troppo!” disse Minako “ehm… ma io dicevo per la salute…” disse a voce più bassa Ami “Ok,ok, prendiamo qualcosa prima che Usagi svenga!” si intromise Rei, dirigendosi verso la cassa,ma Usagi fu più veloce e si precipitò a comprare la coppa di gelato più grande che offrivano!
Quando tutte, tranne la Princess, ebbero finito entrarono nel negozio ed in men che non si dica Minako era già sparita tra gli scaffali,mentre le altre ragazze vagavano senza meta precisa, fin quando sentirono “RAGAZZEEEEEEEEEEEE venite a darmi una mano” e si girarono vedendo una montagna di vestiti camminare,lasciando solo in vista le gambe della ragazza “Mina-chan!!! O___O ma non vorrai davvero provare tutti questi vestiti??? Non finiremo mai! E io farò tardi!” disse Usagi “Mina, come al solito sei esagerata” “Io credo che sia sempre meglio essere semplici” “Forse è meglio se iniziamo a fare uno scarto…” dissero Rei,Ami e Makoto, mentre si avviavano a dare una mano a Minako ed ognuna di loro iniziò a scartare quei vestiti fin troppo appariscenti, spesso ridicoli, che la guerriera di Venere inevitabilmente si ritrovava a prendere; quando finalmente rimasero a 5 vestiti Minako sparì nuovamente nel camerino, mentre Rei si fermò a guardare Usa…” Usagi… prima non ci ho fatto caso… ma hai detto che farai tardi, ma tardi per cosa???” disse guardandola con sguardo investigativo, mentre la ragazza dai lunghi codini arrossiva leggermente “Oh… Mamo-chan mi ha invitato a cena da lui…” disse con un tono di voce molto più basso rispetto a quello che usava solitamente…
“OOOOH cena romantica con il tuo uomo! E ce lo volevi tenere nascosto???” iniziò a prenderla in giro Rei e Makoto “Usagi, e quando imparerai a cucinare tu per invitarlo a cena??” mentre Ami diceva “su ragazze! Non prendetela in giro!” e sorrideva allo stesso tempo… “Cosa sentono le mie orecchie???” disse Minako, cacciando la testa dal camerino “ma quindi anche tu hai bisogno di qualche vestito nuovo!” “Beh, sicuramente!” le diede man forte Rei “altrimenti sembrerà sempre una bambina delle elementari! Povero Mamoru…” disse scuotendo la testa e dirigendosi al reparto ed uscendone con due completino in mano, uno rosa e bianco, tutto merletti, ed uno nero, semplice con solo i bordini merlettati…
“Ecco! Questo è per te!” disse, tendendo verso la Princess il completino rosa, mentre Usagi arrossiva violentemente e reclamava “MA CHE DICI REI!! a Mamo-chan piaccio così come sono, non ho bisogno di questa roba, a lui non interessa” continuò mentre si allontanava dalle ragazze per andare a guardare le pantofole a forma di animali…
“Ragazzeeeeeeee! Che ne dite di questo???” disse Minako mentre usciva dal camerino con addosso un completino interamente di lustrini “Ehm…” fu la sola cosa che riuscì a dire Ami “forse è meglio provarne un altro” disse Makoto “Sembri una busta dell’immondizia che va in discoteca” fu l’acida reazione di Rei e Minako si sentì cadere sulla testa un masso gigante “ok,va bene… ne provo un altro” si arrese…
Passarono dalla busta dell’immondizia alla pallina da tennis, passando per un cespuglio mal potato, quando finalmente riuscirono a trovare un completo che convinceva tutte!
“ohhh così sei perfetta! Non sembri una bagascia, ne tanto meno UNA BAMBINA DI 10 ANNI” disse Rei, mettendo enfasi sull’ultima parte della frase e fissando le spalle di Usagi, che fingeva di ignorare la frecciatina cercando il suo numero di un paio di pantofole a forma di coniglio, con tanto di orecchie lunghe…
Quando uscirono Makoto notò che anche Rei aveva fatto acquisti “Rei-chan… che hai comprato…?” “…Niente di che…” rispose la ragazza, facendo finta di niente, ma non era possibile passarla liscia con Minako ed Usagi nelle vicinanze; la protettrice di Venere afferrò al volo la busta ed Usagi ne sventolò il contenuto: il completino intimo nero! “AH AH! Cosa ci nascondi Rei-chan???” disse Minako mentre Usagi guardava l’amica con sguardo truce, Ami distoglieva lo sguardo e Makoto sospirava “ah… quanto vorrei poter aver io qualcuno per cui comprare queste cose…” poi si rese conto di ciò che aveva detto e arrossì… ci furono due secondi di silenzio…
Poi scoppiarono tutte e 5 a ridere!
“Rei? Allora, spara!” continuava ad insistere Usagi “Io a differenza tua, mi sento DONNA! E se l’ho comprato è perché mi piace, e non perché mi serve… anche se spero che prima o ci sia l’occasione per sfruttarlo” disse, cercando di nascondere l’imbarazzo della confessione “Su, su” disse Makoto “prima o poi troveremo la persona adatta a noi… mentre qualcun altro rischia di perderla se non si sbriga! Usa! Ma lo sai che ore sono???”  ed Ami, prontamente, comunicò l’orario preciso alla ragazza, che rimase per un secondo immobile,poi,come se fosse caduta dalle nuvole gridò “MA E’ TARDISSIMOOOOOOOO” scatenando l’ennesima risata delle sue amiche “Ragazze ç___ç non prendetemi in giro! Devo scappare!” disse “Dai, ti accompagno io! Altrimenti c’è la possibilità che per strada trovi qualcosa che ti faccia perdere altro tempo” si offrì Ami ed Usagi le sorrise, Ami era l’unica che non le avrebbe fatto domande imbarazzanti per strada e di questo ne era grata “Allora noi andiamo” dissero, mentre salutavano “Facci sapere come va la serata!!!” continuò a punzecchiarla Minako “sempre se Mamoru vedendoti non decide di portarti sulle giostrine!” la prese in giro Rei…
Ami si divise da Usagi poco prima di casa sua, ormai ogni pericolo di distrazione era passato e non c’era da preoccuparsi, la ragazza entrò in casa e filò di corsa in camera sua; dopo una doccia veloce, indossò quello che aveva deciso, ma guardandosi allo specchio rimase perplessa “forse le ragazze hanno ragione” pensò fissando il maglioncino rosa a fiorellini che aveva messo, decise quindi di fare una retata nell’armadio della madre per trovare qualcosa di diverso dal suo solito abbigliamento e optò per una camicetta semplice, bianca, ma che faceva molta figura su una gonna che aveva comprato un sacco di tempo addietro su di Rei e che non aveva mai messo…
Pensò anche di sciogliersi i capelli, ma così le sembrò di stare esagerando, alla fine era solo una cena con Mamo-chan, come tante altre, quindi riprese ad aggiustarsi i codini; una volta pronta si mise due gocce di profumo e scese, pensò che sarebbe stato piacevole fare una passeggiata
Nonostante mancasse ancora mezz’ora all appuntamento con Usagi e lui fosse a conoscenza dei suoi ritardi,Mamoru era già pronto e decisa di dare un ultimo sguardo alla casa: la cena era pronta, la tavola apparecchiata, il balcone lasciato un po aperto per far entrare un po bella brezza serale… tutto sembrava perfetto e lui era nervoso… Non era da lui ritrovarsi in quello stato, soprattutto quando già sapeva quale fosse il suo destino… era sicuro dei sentimenti di Usagi, non avrebbe dovuto sentire quel peso nel petto… forse si sentiva così perché era la prima volta che agiva per sé, forse si stava comportando da egoista, solo perché non voleva essere più solo…Stava nuovamente rimuginando sulla decisione presa,e la cosa non andava bene! Aveva trovato mille motivi per cui era giusto farlo, non era il caso di fare il vigliacco proprio ora! Prese tra le mani le pietre dei suoi amici e si sedette fuori al balcone, quel leggero vento che tirava lo aiutava a respirare con più calma e a far riprendere al cuore un battito normale…
Senza volerlo la sua mente vagò e si andò a rifugiare in posti lontani, in ricordi sfocati, ma vivi… poi uno sprizzo di color oro colse la sua attenzione, Usagi era appena sbucata da dietro l’angolo, un sorriso apparve sul volto del ragazzo e le paure erano svanite, la sola vista della ragazza lo faceva stare bene.
*DLIN DLON*
Era già vicino la porta, ma aspettò lo stesso che lei suonasse, per non darle l’impressione che avesse fatto tardi e che la stesse aspettando… “Usako” la salutò con dolcezza “entra”
La ragazza gli sorrise contenta ed entrò guardandosi intorno: l’appartamento di Mamo-chan era sempre stato in ordine, ma in quel momento c’era qualcosa di diverso… poi un profumino attirò la sua attenzione “Mamooooo! Sento un profumino delizioso!!! Mi è venuta già fame! !” disse e andando saltellando a posare il copri abiti e la borsa sul divano; il ragazzo sorrise “beh se hai già fame non dobbiamo aspettare nessuno… Mi daresti una mano con i piatti?” le chiese, anche se il suo desiderio per quella sera era di non farle fare nulla, sapeva anche che Usagi non era capace di stare ferma senza fare nulla, quindi era meglio tenerla vicina… e guardandola mentre portava i piatti a tavola notò qualcosa di diverso in lei “Usako… è la prima volta che ti vedo con questa camicia…” non finì di parlare che la ragazza arrossì violentemente “Ecco io lo sapevo che non dovevo dare retta alle ragazze! Sono ridicola, vero?” disse Usagi,ma Mamoru le si avvicinò e la abbracciò forte “io credo che ti stia benissimo, ti fa sembrare più adulta!” “ahhhh allora è vero che credi che io sia infantileeeeeee” stava per iniziare a piagnucolare la ragazza “non penso che tu sia infantile… credo che tu sia la persona giusta per me, che da colore e vivacità alla mia vita… “ la fece voltare per poterla guardare negli occhi “ non mi interessa cosa indossi, io ti amo per come sei…” poi sorrise “però è anche vero che spesso ti vesti come una bambina, amore!” Usagi aggrottò la fronte, ma Mamoru rise di gusto e le diede un bacio sulla nuca, poi la strinse forte,inspirando il profumo buono dei suoi capelli e sentì che anche Usagi si era rilassata e la sua stizza era passata… ricambiava l’abbraccio e il modo sembrava perfetto…
Aveva deciso di attendere fino alla fine della cena, ma il momento giusto era arrivato e non era giusto sprecarlo: con dolcezza le scostò una ciocca di capelli dall’orecchio e le sussurrò : “ Vuoi venire a vivere con me??” poi, con il cuore che gli correva in petto, aspettò una risposta,mentre cercava il suo sguardo…
  
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