Serie TV > Il Tredicesimo Apostolo
Segui la storia  |       
Autore: Novizia_Ood    04/04/2012    3 recensioni
Propongo una continuazione della fiction "Il Tredicesimo Apostolo"! Nessuno riesce ad aspettare la seconda stagione! Così eccomi qui a fantasticare un po'! :)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                    Vi avevo promesso un 19° capitolo bello corposo? Eccolo qui tutto per voi!
Un Nuovo Futuro

Era quello il momento che da qualche giorno a quella parte, Gabriel stava aspettando: parlare al Direttorio chiaramente della sua scelta. Ed ora eccolo lì, in piedi a capotavola con tutti gli occhi dei presenti puntati su di lui, ma uno di loro guardava basso, era Padre Isaia, che aveva già appreso la notizia qualche ora prima della riunione dal suo amico Antinori. Nonostante tra i due nell’ultimo anno non era scorso buon sangue, a Padre Morganti il dispiacere gli si leggeva in volto. Gabriel inspirò pesantemente e si preparò per il suo discorso schiarendosi la voce.

“Fratelli..” iniziò con voce tremante. Nonostante sapesse che Claudia era tutto quello che aveva sempre voluto dalla vita, trovava difficoltà e ansia ad annunciare ai suoi Confratelli una notizia simile. Aveva il cuore che batteva a mille e non aiutava a stare calmo, lo stesso le gambe, le sentiva molli sotto il suo peso. Ma in quella debolezza fisica si contrappose la forza mentale, quella dell’amore che provava per quella donna. Ricordò il loro primo incontro e l’ultimo, la prima volta che avevano fatto l’amore e la prima volta che si erano baciati. Il suo corpo reagì, diversamente, con più potenza, riprendendosi dall’ansia e da tutto il resto. Tutto quello lo stava facendo per avere un futuro e in quel futuro voleva assolutamente Claudia. Prese un profondo respiro.
“..sono qui per annunciarvi la mia uscita definitiva dal Direttorio e dalla Congregazione.” Appena finì la frase si sentì un peso tolto dal cuore, nonostante si levò nella stanza un vocio quasi assordante. “Fratelli, vi prego!” esclamò cercando di riportare il silenzio. Tutti tornarono a guardarlo dopo un attimo di esitazione.
“So che questa decisione può sembrarvi azzardata, ma credete sulla mia parola, ci ho riflettuto a lungo prima di giungere a quest’amara conclusione.” Fece una pausa. Il discorso che aveva pensato di dire era molto diverso, ma le parole uscivano da sole e cercare di dargli un freno non avrebbe fatto altro che bloccarlo del tutto, così continuò ad improvvisare.
 “Sono entrato in questa Congregazione quando ero ancora ragazzo e giuro di aver imparato molto, alcuni di voi sono persone a me molto care..” Lanciò uno sguardo a Isaia che lo fissava e poi ad Alonso, che stava in piedi con le mani dietro la schiena, sorridente.
“.. e ammetto che da un lato non può che darmi dispiacere andarmene così. Ma la vita mi ha messo davanti degli ostacoli che non avrei mai saputo superare se non avessi trovato me stesso, ma ora posso dire di essermi trovato e non da solo. Mi sono trovato unico e duplice, una duplicità che la Chiesa non mi avrebbe mai potuto dare e che, da fanciullo, credevo di poter trovare solo in Dio.” Fece un’altra pausa, non aveva idea di che inferno avrebbe causato appena avrebbe pronunciato il nome di Claudia.
“Sono qui davanti a voi che vi parlo da uomo ormai innamorato di una donna che mi ha aiutato a fare di me quello che sono. La persona che vedete davanti a voi non è più Padre Antinori, ma solo Gabriel.” Sottolineò l’ultima parte con una luce negli occhi che faceva capire quanto fosse innamorato e speranzoso riguardo il suo futuro. Tutte le persone nella stanza iniziarono a guardarsi con aria interrogativa e a confabulare tra di loro.
“Mi riconosco ormai nella semplicità di Gabriel” proseguì sperando di attirare nuovamente l’attenzione. “So che molti di voi potrebbero fare pensieri maligni su di me e su questa scelta, ma non inciampate in banali errori, ricordate che siamo uomini e in quanto tali Dio ci ha dato il dono più grande, che non è la vita, ma la possibilità di amare, amare qualcuno oltre noi stessi. Posso assicurarvi che questo mi è accaduto.” Tutti ripresero a fissarlo in silenzio. Ovviamene Gabriel sapeva che non avrebbero mai compreso, ma solo condiviso la sua umiltà nel confessare tutto quello.
“Il mio percorso da Padre Antinori temo si fermi qui, per lasciar spazio a Gabriel, il quale non dimenticherà mai, comunque, di aver fatto parte di questa vita, ma semplicemente ne farà tesoro per andare avanti seppur con altre strade.” Dopo queste ultime parole, lanciò uno sguardo ad Alonso che annuì contento. Aveva fatto la cosa giusta e lui lo avrebbe appoggiato. Tutti i Confratelli si alzarono per andare ad abbracciare e salutare Gabriel, alcuni di loro gli augurarono buona fortuna prima di uscire. Rimasero per ultimi Isaia e Alonso. Il primo gli buttò le braccia al collo come si fa con un vecchio amico e gli battè sulla schiena più volte.
“Buona Fortuna Fratello mio!” esclamò prima di lasciarlo andare. “Spero che tu e la Dottoressa Munari veniate a trovarci presto! Anche se speriamo di non aver bisogno di voi per i prossimi casi!” esclamò con un sorriso. I tempi bui erano sicuramente passati, probabilmente grazie all’aiuto di entrambi. Prima di uscire, Padre Morganti fece un cenno con la testa e poi sparì, venne il turno di Alonso e questa volta fu Gabriel a buttarsi su di lui stringendolo in un grande abbraccio.
“Se non fosse stato per te e per i tuoi discorsi rassicuranti da vecchio saggio, avrei dovuto cercare ancora per un bel po’ prima di trovare il coraggio di fare quello che ho fatto”
“Non ringraziarmi figliolo!” sorrise Alonso stringendolo nell’abbraccio, poi gli batté una mano sulla spalla. “Nonostante tutto questo affetto ho da farti u grave rimprovero caro ragazzo!” continuò con tono serio, poi gli tirò un orecchio.
“Alonso ma ch..?”
“Chi hai chiamato VECCHIO saggio?” rise e poi si avviarono insieme fuori dalla stanza.
                                                                                   **************************
Il tempo era meraviglioso, il sole spaccava le pietre e Villa Antinori pareva più bella che mai. L’unica cosa che Gabriel voleva era tornarci a vivere con Claudia, prese il telefono e digitò il suo numero, lei rispose dopo pochi squilli.
“Hey!” esclamò, anche se era solo una parola pronunciata, lui capì che lei era ansiosa di sapere com’era andata con il Direttorio.
“E’ andato tutto bene!” si affrettò a rassicurarla con un gran sorriso. Parcheggiò la moto qualche metro più avanti e faticò un po’ a metterla sul cavalletto, poi si avviò verso il grande portone.
“Dove sei?” domandò lei guardando l’orologio.
“A casa. Villa Antinori!” rispose con un enorme sorriso dopo aver aperto la porta. Se la ritrovò davanti come sempre, grande, imponente e meravigliosa da sempre. Era stata casa sua e lo era ancora. “Ti aspetto qui, vieni corri!” Disse lui prima di attaccare, Claudia chiuse la chiamata e poi andò dalla sua segretaria.
“Cancellami tutti gli appuntamenti di oggi e quelli della settimana prossima!” esclamò ad alta voce prima di chiudere forte la porta dietro di sé. Si sentiva come una ragazzina che stava correndo a casa dal suo fidanzato. Saltò gli ultimi due scalini e poi si catapultò in macchina sperando di arrivare il prima possibile.
Dopo un paio di minuti il portone di Villa Antinori venne scosso dal pesante anello di ferro che era posto al centro: qualcuno stava bussando alla porta. Gabriel che era al piano di sopra, guardò l’ora asciugandosi la fronte.
“Hai fatto prestissimo Claudia!” esclamò tra sé e sé lasciando stare il divano che stava trascinando al centro della stanza, poi scese al piano di sotto.
“Hai fatto una corsa..” lasciò la frase a metà appena vide che la persona alla quale aveva aperto la porta non era affatto Claudia.
“Gabriel..” disse la donna dai capelli rossi come quelli di lui e Gabriel non poté far altro che notare la sua somiglianza. “Penso che ricorderai la mia voce, no?” domandò con un piccolo sorriso, alludeva ovviamente a quella notte nel confessionale, dove espresse tutto il dolore che aveva provato nell’abbandonarlo. Ma ora era diverso, Serventi era stato eliminato e lei era di nuovo libera di agire, Gabriel doveva avere ancora delle risposte. “Posso?” domandò facendosi più avanti.
“Prego..” rispose lui dopo essere uscito dallo stato di trance in cui era caduto. La Donna entrò e attraversò l’intero atrio, era tutto come si ricordava.
“Immagino tu voglia delle risposte Gabriel” iniziò lei quando si voltò a guardarlo. Preferì non utilizzare l’appellativo “Figlio Mio” per paura di una pessima reazione da parte sua, nonostante lo conoscesse bene, il suo ritorno avrebbe potuto scombussolarlo non poco. Lui si passò una mano tra i capelli e si avvicinò a lei.
“Dovrei essere sincero nel confessarle che ho smesso di farmi domande da qualche giorno” rispose lui cortese e calmo come sempre, lei sorrise e si avvicinò di più.
“Diamoci almeno del tu” lo invitò lei e lui annuì leggermente. Clara fece un respiro profondo. “Devi permettermi però di spiegarti alcune cose.” Lui sospirò e le fece strada al piano di sopra, entrarono nel grande salone illuminato e si sedettero sul divano.
“Cosa vuoi sapere? Posso dirti tutto ciò che vuoi” iniziò la donna, Gabriel fece spallucce.
“Solo quello che vuoi dirmi. Per il resto n on mi interessa, è andata bene com’è andata alla fine, perché è finita. Non ho più motivo di cercare risposte.” Rispose lui sempre con tono tranquillo e mai accusatorio, lei gli posò una mano sul viso.
“Sei cresciuto meglio di come credessi figlio mio” disse piano. Dopo tutto si sentiva comunque sua madre e quel gesto proprio non riuscì ad evitarlo. Gabriel, dal canto suo, più che a disagio, si trovava in imbarazzo. Era sempre stato abituato a pensare di non avere nessuna figura femminile accanto, né tanto meno quella di una madre affettuosa come si stava rivelando Clara. “Perdona questo gesto avventato, ma nonostante tutte le cose orribili che sono successe mi sento ancora tua madre. Ricordati che mi hai donato la vita, nonostante fossi stata prima io a donarla a te, ti devo tanto.” Cosa poteva rispondere lui? Prego? Preferì stare in silenzio e aspettare che lei continuasse il suo discorso. “Ero davvero innamorata di tuo padre, ma lui era solo un codardo, non è mai stato coraggioso come lo sei stato tu. Per amore sei andato contro tutti, contro Serventi che per te era il Male e contro la tua stessa Congregazione che per te era il Bene, lo trovo molto saggio e un gesto davvero coraggioso.” Fece una pausa prima di guardare fuori. “Purtroppo tuo padre preferì infangare tutto piuttosto che ammettere a tutti di amarmi, così finì per entrare nel giro di Serventi. Lui esisteva prima di noi, lui e la sua maledetta setta. Io non ho potuto mai liberarmene per venire da te, il destino doveva fare il suo corso e io avrei solo peggiorato le cose e probabilmente ti avrei confuso rischiando che tu ti perdessi, senza credere più a nessuno. Alla verità dovevi arrivarci tu e dovevi scegliere da che parte stare. La profezia parlava di una donna che ti avrebbe aiutato a scegliere da che parte stare e lo hai fatto. Serventi quella notte in cui ha colpito Claudia ha cambiato il corso degli eventi. Non avrebbe mai dovuto toccarla o il destino sarebbe cambiato. Nel momento in cui l'ha uccisa ha capito di aver commesso un gravissimo errore e così è stato. L'amore che Claudia prova per te e quello che tu provi per lei, vi ha salvati. Vi eravate già amati e dunque il vostro amore era forte e tu eri deciso, in cuor tuo avevi già scelto da che parte stare. Lei ti ha salvato da quella profezia e ti ha tirato fuori da quella stanza. Adesso siete liberi, entrambi." finì con un un grande sorriso.

Spero vi sia piaciuto e che sia stata data una risposta a tutte le vostre domande!
Preparatevi per gli ultimi due capitoli cari amici! 
Fatemi sapere come vi è sembrato questo capitolo!<3
Un bacione a tutti! 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Tredicesimo Apostolo / Vai alla pagina dell'autore: Novizia_Ood