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Autore: fantasie    30/10/2006    3 recensioni
Un principe che si deve sposare... ma la donna amata è in un'altra dimensione. Riuscirà Fuu a riprendersi quanto le appartiene? In tanti la aiuteranno, compreso Lantis, perchè anche lui ha un conto aperto con il passato.. che ha la forma di una dolce fanciulla terrestre!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ferio, Fuu Hooji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo primo

CAPITOLO II

IL SALTO SPAZIO – TEMPORALE

 

PIANETA DI SEPHIRO - CASTELLO

Il principe era affacciato ad una delle balconate del castello, assorto a guardare il cielo.

Due figure si avvicinarono.

Una mano si poggiò sulla sua spalla: “Allora come va… futuro sposo?” fece Lafarga.

“Scherza pure tu… vorrei vederti nella mia situazione. Per te è stato tutto naturale. Hai conosciuto Cardina, ti è saltata al collo e l’hai sposata”

“Senti sai benissimo che non è facile avere a che fare con quella donna.. E’ prepotente, impicciona e rumorosa con la voce stridula che si ritrova”. Ma gli occhi dello spadaccino tradivano chiaramente l’amore per la moglie.

“Guarda che per quello che ho sentito dire ci saranno alcune ragazze molto… molto belle!” fece Ascot cercando in qualche modo di tirarlo su di morale.

“E che vuoi che me ne importi … se siete venuti a fare il gioco di Clef, potete anche andarvene” disse con nervosismo Felio.

“Dai lo sai che siamo tuoi amici” continuò Ascot “volevo intendere che almeno non sarà tutto questo sacrificio… insomma non devi per forza amarla…”

“Però almeno avrai qualcuno che ti riscalda nel letto” aggiunse Lafarga.

“Tsk…Purtroppo voi non potete capire!” rispose stizzito.

Non potevano capire che era già abbastanza doloroso così! Amare profondamente una persona che apparteneva ad un’altra dimensione, ma che sapeva essere l’unica capace di fargli battere il cuore. E cercare… cercare con caparbietà di poter tornare a stringerla, ad accarezzarla, ad inebriarsi del profumo della sua pelle.

Non era certo infilarsi a letto con un’altra donna che poteva aiutarlo… E questo lo sapeva bene..

 

PIANETA DI ASKA

“Allora vecchio, fai le tue ultime preghiere, perché se non dovesse funzionare sai cosa ti attende!”

Il saggio deglutì: “Allora cavaliere, con la tua energia dovrai creare uno scudo intorno alla principessa, impedendo che durante il salto, le onde magnetiche che si produrranno, facciano implodere il suo corpo”.

“Ehi… ma perché c’è questa possibilità!” fece Aska impallidita improvvisamente.

“Credo che il cavaliere riuscirà a tenere..” rispose il saggio.

“Credi…credi…maledetto vecchio… Sang se non dovessi tornare fallo giustiziare” sentenziò.

Stava dirigendosi verso Lantis, ma si voltò un attimo in direzione del suo fido assistente, visibilmente preoccupato e gli sussurrò dolcemente: “Sta tranquillo andrà tutto bene”

Il saggio aveva predisposto in cerchio le pietre magnetiche che avrebbero contribuito ad aprire il passaggio:

“Ecco dovete sistemarvi al centro di esse” e passando loro un sacchetto disse “dopodichè prendete un pugno di questa polvere e gettatela ai vostri piedi… ce n’è abbastanza anche per il viaggio di ritorno… ammesso che partiate… e ammesso che restiate viv..” il saggio tossì e si affrettò a continuare prima che Aska ordinasse una volta per tutte di giustiziarlo.  “Dovrete concentrarvi molto… è il vostro pensiero che dovrà indirizzarvi dalla persona giusta”.

Lantis era rimasto in silenzio. La sua natura schiva era conosciuta anche dalla principessa di Fahren, che aveva però imparato ad apprezzare quel cavaliere taciturno.

Felio si era rivolto a lui con la speranza che potesse aiutarlo a trovare un modo per aprire il varco con la Terra.

Ciò perché Lantis, a suo tempo, dopo aver lasciato il suo posto di capo delle guardie della principessa Emeraude, aveva vagato a lungo nel sistema e aveva così acquisito molte conoscenze sulle leggende degli altri pianeti. Purtroppo nessuna però su collegamenti spazio temporali.

In fondo, però, anche il fratello di Zagart aveva interesse in quella ricerca: come Felio anche lui aveva un conto in sospeso con il passato .. un passato che aveva la forma di una dolce fanciulla terrestre.

E in quel tempo, nei suoi viaggi per il sistema Upsilon, era andato alla ricerca di qualche indizio, fino a che non si era imbattuto, sul pianeta Kureta, in questa magica pianta, da cui era possibile estrarre, secondo la leggenda che la riguardava, una polvere per aprire varchi dimensionali.

D’accordo con Aska, non ne aveva fatto parola a Felio, in attesa che il saggio Chang ne studiasse le proprietà.

Poi le cose erano precipitate; la gara con in primo premio il principe di Sephiro, avevano richiesto un intervento repentino.

Nessuna prova, nessuno studio più approfondito. Dovevano sperare che funzionasse e basta.

E in cuor suo Lantis era convinto che ce l’avrebbero fatta.

Abbracciò la principessina, circondandola con il mantello. Aspettò un cenno dei suoi occhi per capire quando fosse pronta, si concentrò, pescò un pugno di polvere e la gettò ai suoi piedi.

BOOOOOM!

 

PIANETA TERRA – CASA DI FUU

Finalmente Kuu aveva smesso di cercare di piazzare la sorella a tutti i costi e il discorso era caduto sulle insufficienze scolastiche di Umi.

“Uffa non è mica colpa mia se la matematica è così difficile”

“Beh se la studiassi non ti sembrerebbe così ostica, tu invece ti rifiuti di aprire il libro” le disse Fuu.

“Parli bene tu che hai il quoziente intellettivo di Einstein” aggiunse Kuu.

BOOOOOM!

Un boato provenì dal salone, accompagnato da un alzarsi di polvere che arrivò fino in cucina.

Kuu dalla paura cadde dalla sedia.

Fuu e Hikaru dopo un attimo di sbigottimento corsero a vedere. Dovettero però aspettare che le polveri si diradassero.

Il cuore di Hikaru cominciò a battere all’impazzata, al punto tale che le fu istintivo portare le mani al petto, quasi a non farlo uscire fuori. Quel mantello… quella capigliatura nera… quei due occhi taglienti che fendevano il buio.

Le gambe cominciarono a tremare, non sapeva se di emozione nel rivederlo o di paura per la possibilità che fosse solo un sogno.

Il cavaliere spalancò le braccia per rivelare alle due ragazze quanto c’era sotto il suo mantello.

Aska, ancora intontita, aprì gli occhi, che per tutto il tempo del salto aveva tenuto chiusi, e vide Fuu di fronte a lei con un’aria del tutto incredula. Le corse incontrò e le si gettò al collo mentre gridava: “Lantis ce l’abbiamo fatta… ci siamo riusciti” .

Fuu ricambiò l’abbraccio pur essendo ancora sotto shock.

Gli occhi di Lantis e di Hikaru, invece, non avevano smesso di puntarsi da quando lei era entrata dalla porta del salone.

A lenti passi avanzò verso lui, come se non ci fosse più niente e nessuno attorno a loro, nessun rumore, nessuna voce.. non il tempo a scorrere… solo loro.

Avvicinò la mano tremante al volto del suo cavaliere, come se non fosse reale, come se le sue dita potessero attraversare la sua immagine e confermarle che era tutto un’illusione.

Ma quando incontrò il volto amato, e potè avvertire al tatto la sua pelle morbida, non riuscì ad impedire che le lacrime iniziassero a scendere.

“Oh Lantis… allora è vero” cominciando a singhiozzare sul suo petto. Sentì solo un lieve tocco poggiarsi sul suo capo e carezzarlo dolcemente.

In quel momento Umi e Kuu fecero il loro ingresso nella stanza e si trovarono di fronte quella singolare scena…il tutto fra le polveri che ancora svolazzavano nell’aria.

“Ma che succede qui” fece Kuu con aria sbigottita, spezzando la magia di quel momento.

 

PIANETA KURETA

…che si unirà in matrimonio col principe di Sephiro,

con la speranza che i legami di sangue che ne verranno,

consolideranno la concordia fra i popoli.”

“Grazie potete andare”.

Due occhi azzurri e taglienti puntarono il re: “Padre voglio partecipare …il pianeta di Sephiro è il più bello del sistema e un’alleanza è quel che ci serve!”

“E così vuoi sposare il principe Felio, non è vero Maya” rispose il re con fare indagatorio.

“Ma che stai dicendo padre…. sì conosco il principe, ma lo faccio soprattutto per il nostro regno” mentì.

 Lei lo voleva. Si era innamorata a prima vista di Felio quand’era stata su Sephiro e non se lo sarebbe lasciato scappare per nulla al mondo.

“Prepariamoci a partire…allora” decretò il re.

 

PIANETA TERRA – CASA DI FUU

Kuu era distesa sul divano con un fazzoletto bagnato sulla fronte.

Non sapevano bene se l’avesse scioccata di più l’esplosione, i due stranieri vestiti come personaggi delle favole o la storia di Sephiro e della loro avventura in un’altra dimensione, che a quel punto Fuu era stata costretta a raccontarle. Non aveva scelta: così l’avrebbe coperta con i genitori, che di lì a qualche giorno sarebbero rientrati.

Era confusa. Cosa ci facevano lì Aska e Lantis… e Felio?

Era così contenta per Hikaru, le faceva tenerezza, così incredula e felice allo stesso tempo. Ma d’altro canto aveva una strana sensazione, perché Aska dopo l’iniziale gioia che le aveva mostrato, si era molto incupita.

La principessa effettivamente non aveva la minima idea di come raccontare all’amica la situazione… di come fare a dirle che Felio stava per sposarsi.

Decise di prendere il toro per le corna.

“Fuu se sono venuta fin qui è perché dovevo trovarti e dirti una cosa molto importante. Sei la prima che mi ha dato un’amicizia sincera e io voglio ricambiare” disse tutto di un fiato.

Fuu avvertì che non le avrebbe dato buone notizie. “Felio sta bene vero?” fece preoccupata.

Kuu drizzò le orecchie: un nome maschile sulle labbra della sorella “Mmh.. molto interessante” pensò.

“Si sta tranquilla… la sua vita sta a cuore molti ormai…. è stato eletto principe di Sephiro. Era necessario che ci fosse qualcuno a tenere unito il popolo e a rappresentarlo con gli altri pianeti” rispose Aska.

Le sue gote erano arrossite, mentre tirava un sospiro di sollievo, e sorrise al pensiero del suo principe… del suo Felio.

La principessa di Fahren invece avvertì un nodo alla gola. La situazione si stava solo complicando ed era meglio vuotare il sacco il prima possibile.

“E’ inutile perdere tempo in lunghe premesse” e così dicendo estrasse dalla mantellina una pergamena sgualcita e la porse ad Fuu.

“Cos’è?” fece quest’ultima.

“Ti prego leggi” disse solennemente Aska.

Fuu srotolò il foglio e cominciò a scorrerla con gli occhi.

“Il Regno di Sephiro, dopo tempi bui e perigliosi, ha riconquistato,

 grazie all’aiuto dei Leggendari Cavalieri, la pace e la prosperità…

Man mano che andava avanti, il ritmo del suo cuore accelerava.

…Ed è per garantire che questo stato di cose non venga a mutare,

per Sephiro e per gli altri pianeti del sistema Upsilon, che il principe Felio,

sovrano del Regno, ha deciso di suggellare l’alleanza fra i popoli,

sposando una principessa del sistema…

Due calde lacrime scesero dai suoi occhi, ma non poteva smettere… doveva continuare a leggere, come se fosse convinta di trovare qualcosa che le facesse comprendere di aver travisato il senso di quelle parole.

…Ed è a tale scopo che si terrà una real  giostra,

che vuole essere divertente modo per scegliere colei

che si unirà in matrimonio col principe di Sephiro,

con la speranza che i legami di sangue che ne verranno,

consolideranno la concordia fra i popoli.”

Ma la fine del testo sigillò per sempre le sue speranze.

Alzò lo sguardo, tutti gli occhi erano puntati su di lei e le lacrime cominciarono a uscire più abbondanti. Guardò Aska, come a cercare una spiegazione dalla ragazzina.

“Fuu non saltare a conclusioni affrettate” mormorò la principessa di Fahren.

“C’è poco da interpretare qui… Felio ha intenzione di sposarsi… più chiaro di così”. Un singhiozzo fese sobbalzare il suo petto.

Umi e Hikaru erano sbigottite per quello che avevano sentito…. Felio che si sposava.

Kuu stava vedendo sua sorella piangere per un ragazzo, la cosa era seria… anzi grave.

“Ti assicuro c’è una spiegazione…” stava dicendo Aska.

“Certo che c’è” la interruppe Fuu “sono una stupida, ecco qual è, una stupida che crede alle favole” disse disperata e corse via. Salì le scale e si udì solo la porta della sua camera chiudersi.

“Ma chi è questo Felio?” fece Kuu inopportuna come al solito.

“Ragazze andiamo da lei, ha bisogno di noi in questo momento” disse Umi.

Si alzò e si diresse su per le scale, con Kuu ed Aska.

Anche Hikaru si stava aggregando, ma Umi le sussurrò dolcemente: “Resta qui Hikaru… avrete tante cose da dirvi tu e Lantis… non ti preoccupare ad Fuu pensiamo noi”.

“Grazie Umi” rispose Hikaru.

 

Hikaru era lì, sola con Lantis, incapace di ordinare i suoi pensieri: da un lato finalmente dopo quattro anni si realizzava il sogno di rivedere il suo cavaliere, dall’altro era in pena per Fuu.

Confusione… emozione… agitazione… non sapeva più distinguere fra tutte quelle sensazioni.

E Lantis aveva compreso lo stato d’animo della ragazza, perché con il palmo della mano le carezzò il viso e le disse: “Non temere, davvero le cose stanno diversamente da come appaiono. Felio non ha dimenticato Fuu!”

Da quelle parole, Hikaru comprese che in quegli anni di pace il suo Lantis, sempre introverso e schivo, doveva essersi aperto di più alle persone.

Poggiò la sua mano su quella del cavaliere e la strinse forte: “Non so trovare le parole… per dirti quanto mi sei mancato… per farti capire cosa ha significato per me esserti lontana…”

Il volto di Lantis si illuminò: “Ora sono qui” si avvicinò e le baciò delicatamente la fronte, stringendola a sé.

Hikaru, nel petto del suo amato, si lasciò andare ad un pianto liberatorio: quelle calde lacrime stavano cacciando via dalla sua anima tutto il dolore e la solitudine di quegli anni.

 

Al piano di sopra c’era ben altra atmosfera.

Fuu era sul letto, col cuscino stretto fra le braccia, lo sguardo perso nel vuoto: sembrava non sentire neanche ciò che Kuu e Umi le stavano dicendo.

Aska dopo un po’ che osservava la scena, si avvicinò, strappo via dalle mani dell’amica il guanciale e le vibrò uno schiaffo sonoro.

La ragazza si portò una mano sulla guancia, che subito cominciò ad arrossire.

“Non sono venuta qui per vederti piagnucolare. Dov’è finita la ragazza forte e determinata che ho conosciuto e che ha rappresentato un modello per me fino ad oggi” disse con le lacrime che le bagnavano gli occhi.

Fuu, al sentire quelle parole piene di affetto, si lasciò andare ad un nuovo pianto, ma con gli occhi le fece capire che l’avrebbe ascoltata.

“Felio non ti ha dimenticata… è stato Clef a costringerlo” fece la principessina.

“Il vecchio saggio mi sentirà se dovessimo tornare su Sephiro” disse Umi con i pugni sui fianchi.

“E da quando in qua un principe accetta ordini… anzi Felio si fa comandare da Clef… E poi una gara, che stupidaggine è questa? Cosa vuole fare… vedere delle ragazze che si strappano i capelli per lui? Anche questo gli è stato imposto?”

Si era tolta gli occhiali per asciugarsi il viso; cosa un po’ difficile visto che le lacrime erano tornate a scendere.

“Vedi lui ha messo in ballo la storia della competizione, perché vuole fare in modo che tutte perdano e non sia costretto a sposarne nessuna!”

Aska si rendeva conto che non avrebbe potuto spiegare peggio come stavano le cose! Tirare direttamente fuori la pergamena era stata una pessima idea!

“Se non aveva intenzione di sposarsi, poteva imporsi… è il principe no?” aggiunse Kuu, subito fulminata dagli sguardi della principessina e di Umi.

E Aska rivolta ad Fuu: “Guarda che il vecchio saggio è petulante, Felio non ha potuto fare altrimenti, posso garantire io per lui. Ti assicuro non è interessato minimamente a nessuna… solo a te” fece implorante.

“Però bel modo di dimostrarlo” ribattè Fuu.

“Dai non c’è tempo per piangersi addosso, dobbiamo andare, la giostra inizia domani!”

“E che devo fare io, il tifo per quella che mi è più simpatica!” disse con le labbra che le tremavano dal dolore.

“No… parteciperai e vincerai!” rispose ferma la principessa di Fahren.

Fuu la guardava esterrefatta, all’inizio credeva scherzasse, ma il suo sguardo serio, deponeva per il contrario. “Non ci penso proprio… se per lui avessi avuto realmente importanza sarebbe qui con te… da me…come Lantis da Hikaru”

La ragazza pareva irremovibile, ma Aska non aveva alcuna intenzione di darsi per vinta.

Si sedette sul letto accanto a lei: “In questo periodo ho passato molto tempo con Felio. Abbiamo cercato un modo per aprire un varco spazio-temporale per raggiungere la Terra… ma i nostri tentativi sono sempre stati vani. Ho avuto però modo di conoscerlo bene. E’ un ragazzo nobile e generoso, farebbe di tutto per riaverti al suo fianco”.

“Fuu dovresti dare ascolto ad Aska. E’ venuta fin qui solo per te. Fallo per lei se non vuoi farlo per Felio”disse Umi.

“Vedi amica mia , lui non sa che  io e Lantis siamo qui, non avevo il tempo di dirglielo…e non c’è la possibilità di fermare il tenzone. Sarebbe un grave affronto per gli altri pianeti che stanno già mobilitandosi. Per questo devi partecipare”

Fuu sembrava essersi un attimo ammorbidita, almeno l’espressione dura che aveva prima era svanita, ma c’era pur sempre tristezza sul suo volto: “Aska, scusami per come mi sono comportata con te… ero sconvolta, ma non volevo ferire i tuoi sentimenti. Anche se non te l’ho dimostrato, sono felice che tu sia qui. La tua amicizia è stata così incondizionata da affrontare tutte queste difficoltà per me. Ma invece Felio dov’è? A mettersi in palio in uno stupido torneo. Non ha considerato che qualcuna possa vincere e avere il diritto di sposarlo? Ma forse è un rischio che è disposto a correre!”

La principessina abbassò lo sguardo… non aveva più frecce al suo arco.

Ma fu Kuu a parlare: “Ora basta. Insomma Fuu, questa ragazza ti sta dicendo che questo Felio ti ama, che è stato costretto a organizzare questa gara, ma che farà di tutto per far perdere tutte le concorrenti e dulcis in fundo è un principe. La stai facendo un po’ troppo lunga sorellina. Che aspetti ad andare a riprendertelo!”

 Aska e Umi si guardarono e si scambiarono un fugace sorriso; questa volta Kuu era stata proprio efficace.

Fuu sembrava aver ascoltato con attenzione il consiglio della sorella.

“Potreste lasciarmi un po’ sola” disse con un filo di voce.

“Va bene…Ti aspetteremo giù” fecero le ragazze incamminandosi verso la porta.

Aska però, prima di uscire le disse: “Qualunque sia la tua decisione, io ti sarò sempre amica”. Le strizzò l’occhio e uscì.

 

SISTEMA UPSILON

Per l’universo c’era fermento: la notizia della giostra era circolata rapidamente.

Sephiro era senza dubbio un pianeta stupendo: prati verdi sempre rigogliosi, acque cristalline che lambivano le coste, giornate sempre solari.

In molti avevano interesse a stringere relazioni forti, anche perché la leggenda dei Cavalieri Magici, aveva fatto il giro del sistema, e dunque era nata la convinzione che legarsi  a Sephiro, significasse porsi sotto la protezione dei cavalieri.

E per alcune giovani principesse voleva dire anche sposare un bel principe.

 

PIANETA TERRA – CASA DI FUU

DLIN DLON

“E ora chi sarà mai” pensò Kuu.

Si diresse verso la porta , sperando che non le comparisse davanti un elfo, un folletto, o qualche strano animale a due teste .

Niente di tutto ciò… anzi… un bellissimo ragazzo dai capelli neri gli si parò davanti, e sperò con tutta la forza che cercasse proprio lei.

“Ciao sono il fratello di Hikaru, è qui vero?” fece Sun.

Kuu rimase qualche secondo imbambolata a pensare come fosse fortuna Hikaru, circondata com’era da tutti bei ragazzi, poi disse, senza pensare alle conseguenze: “Prego entra… è di là”.

Sun entrò nel salone e si ritrovò di fronte la sorellina, mano nella mano con Lantis.

Ci furono degli attimi di silenzio.

Kuu guardava la faccia di Sun che dallo stupita stava divenendo contrariata; Sun fissava quel cavaliere per lui inquietante, che era pericolosamente vicino a Hikaru; Umi e Aska, in un angolo della stanza, osservavano un po’ tutti.

Nella mente del ragazzo si stavano profilando le più assurde idee, su Lantis e su quello che aveva fatto o avrebbe potuto fare alla sua piccola Hikaru, e così senza pensarci due volte, si scagliò contro di lui.

Ma non potè avanzare di molto. Prontamente il cavaliere aveva estratto la sua fedele spada per puntarla al collo di quello sconosciuto e impedire che potesse gettarsi verso Hikaru.

“No Lantis ti prego” gridò la ragazza.

“Tocca solo con un dito mia sorella e ti giuro che non avrò pace fin quando non ti avrò ucciso” disse con rabbia.

Lantis, compreso l’equivoco, subito ripose la lama al suo posto e Sun gli si sarebbe scaraventato contro se Luce non l’avesse fermato: “Sun ti prego… è tutto a posto… fammi spiegare”.

E a differenza delle altre volte in cui non voleva sentir chiarimenti e le suonava di santa ragione a chiunque si fosse avvicinato a lei, in quella occasione pensò che fosse meglio ascoltare quanto la sorella aveva da dirgli, anche perchè quel cavaliere sembrava davvero più pericoloso di tutti gli altri spasimanti che fino ad allora aveva affrontato.

“Allora ti ascolto, spiegami che succede” fece guardando Lantis in cagnesco.

“Io vado a preparare un po’ di the caldo, mentre voi raccontate di nuovo la favola dei tre cavalieri magici” disse Kuu avviandosi in cucina.

 

E così anche Sun era stato messo al corrente di tutto.

Il ragazzo durante il racconto non aveva smesso di lanciare occhiate infuocate a Lantis, soprattutto dopo aver visto gli sguardi teneri e amorevoli che la sorella fugacemente gli rivolgeva.

“Se questo è uno scherzo e vi state prendendo gioco di me, ve la farò pagare” fece Sun “In ogni caso, ora Hikaru, ce ne torniamo a casa!”

“Per ora non tornerò a casa… non finchè…” ma il fratello la interruppe: “Tu torni a casa con me e basta!” fece dirigendosi verso di lei.

Lantis, come uno scudo le si parò davanti e non ci fu bisogno di parole per far capire a Sun che non gli avrebbe permesso di imporre la sua volontà alla ragazza.

Hikaru aveva le mani poggiate su un braccio del suo cavaliere: e si sentì in quel momento piccola ed indifesa, proprio come la vedeva il fratello, ma sicura… sicura che il suo Lantis l’avrebbe sempre protetta da ogni pericolo.

Sun, ormai perso ogni controllo, alzò i pugni ben stretti e avrebbe sicuramente cercato di colpire Lantis se un urlo non l’avesse interrotto.

“La volete smettere ora!” gridò la principessina di Fahren “Tanto come stanno le cose può darsi non ci sia neanche bisogno che voi veniate su Sephiro” e intristendosi “non credo che Fuu deciderà di prendere parte alla giostra… quindi…”

“E invece ho deciso che parteciperò Aska!”

La principessa si voltò e vide la sua cara amica terrestre scendere le scale, ricomposta, con gli occhi asciutti ed una nuova determinazione. Le corse incontrò e l’abbracciò: “Oh… sono così contenta!”

Fuu fece una carezza sui capelli della tenera ragazzina: “Si, però ad una sola condizione!” disse.

 

- CONTINUA -

  
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