Fumetti/Cartoni americani > Happy Tree Friends
Segui la storia  |       
Autore: Eliot Nightray    05/04/2012    1 recensioni
Verde è il colore della speranza, rosso quello dell'amore, del sangue, della passione. L'amore è un sentimento dai colori cangianti che alterna , oscillando così come un bimbo sull'altalena.
FlippyxFlaky
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Flaky si stucco dal piano , ma non si voltò. Non aveva una voce fantastica, era troppo stridula e infantile per i suoi gusti. Voltandosi avrebbe visto la faccia divertita di Flippy e questo l’avrebbe fatta soffrire ancora di più. “ se lo vedo ridere di me..” strinse i pugni singhiozzando a bassa voce. Non voleva farsi sentire, non voleva farsi vedere, era stata fin troppo avventata. Quando sentì i battiti delle mani di Flippy, flaky si voltò incuriosita. L’altro era in piedi e sorrideva, ma non era un riso di scherno, era solo un sorriso amichevole lo stesso di Lammy e di Handy. Abbassò lo sguardo e si allontanò rapidamente dallo strumento. Si sedette nella poltrona posizionata nel lato opposto della stanza dove sedeva Flippy. Non voleva essere troppo intima con lui, non lo avrebbe sopportato, probabilmente si sarebbe stufato vedendola sempre così vicina quindi era meglio allontanarsi.
 
 Flippy la osservò mentre fuggiva via e ebbe solo il tempo di alzare la mano prima che Flaky si fosse seduta. Non voleva che stesse lontana da lui, si sentiva strano anche nello stare separati per un’effimera distanza. La sua faccia si fece improvvisamente color lampone, diavolo adesso sarebbero dovuti andare a dormire. Di certo Flaky avrebbe dormito nella sua stanza, però insomma erano pur sempre nello stesso edificio.  Si arruffò i capelli quasi stesse cercando in essi la soluzione al suo problema. Respirò cercando di controllare i battiti del cuore così da non far spuntare fuori improvvisamente Fliqpy.
-          Flippy.. perdona la domanda alquanto strana..
-          Uh si dimmi
-          Non è che avresti un pigiama da prestarmi?
-          A….
 
Flaky si torturò le dita freneticamente. Era disperata, non sapeva come fare. L’imbarazzo di dormire nella stessa casa con un ragazzo la opprimeva. Si alzò di scatto perdendo subito l’equilibrio. Provò un’ennesima volta e questa volta riuscì a sostenere il proprio peso. Sistemò i cuscini sulla poltrona, accomodandola come meglio poté.
 
-          Ho qualcosa. – rispose Flippy rosso in viso.
-          Oh bene… mi accontento di tutto anche una camicia o una maglia sono più che sufficienti.
-          CHE COSA?
 
La faccia di Flippy si fece ancora più rossa quando l’immagine di Flaky vestita di una sua sola camicia si fece largo nella testa come un tarlo affamato. Fissò l’altra cercando di assumere un’espressione normale, ma la cosa non riuscì perché la faccia di Flaky era tutt’altro che tranquilla.
-          Ho detto qualcosa di male?
-          No… stai tranquilla Flaky vai pure a riposarti..
-          Beh pensavo di dormire qui
-          No no tu dormi in camera mia!
 
Questa volta fu la faccia di Flaky a farsi rossa, lanciò una paio di cuscini contro Flippy per difesa personale e fece l’atto di scappare. Flippy si alzò afferrandola per il braccio, nel modo più delicato possibile. Flaky non desistette continuò a picchiarlo con il cuscino che le era rimasto.
-          Lo so mi sono espresso male ahio Flaky non intendevo con me ahio.. intendevo di sopra nella mia stanza ecco tutto però piantala è pieno di piume..
-          Ops… mi spiace non volevo te lo giuro.
 
Flippy abbassò lo sguardo mentre lasciava andare Flaky. Tutta la stanza si riempì delle piume del cuscino, sembrava una paesaggio di montagna. Osservò Flaky una paio di volte, rapidamente senza farsi notare mentre armeggiava con le tasche dei pantaloni.  Non sapeva più che dire e preferì quindi allontanarsi dalla stanza per trovarle qualcosa da mettere. Flaky lo seguì passo dopo passo, come fa un anatroccolo con la madre. Flippy si sentiva strano, strinse il petto e ancora una volta gli parve che il cuore stesse per scoppiare. Flaky era fin troppo innocente, così carina e dolce da non sembrare neanche reale.
-          Flaky…
-          Dimmi..
-          Non ti imbarazzare per la domanda rispondi e basta e non prendermi per pazzo.
-          Flippy.. mi stai preoccupando…
-          Aspetta un secondo
 
Flippy prese fiato mentre l’altra si era fermata per ascoltare lui era andato avanti.
-          Sei reale?
-          Come?
-          Dico.. tu sei strana perché.. perché sei carina, dolce e mi parli e si sei una paranoica come mai ne ho viste in vita mia, però non ti faccio paura perché altrimenti non saresti qui. Però non mi sembri reale.
 
Flaky arrossì leggermente mentre un sorriso di gioia le compariva sul viso. Allungò il passo per poter abbracciare Flippy da dietro. Quest’ultimo si bloccò improvvisamente e nel sentire le braccia di Flaky attorno al corpo cercò di rilassarsi. L’odore di Flaky era un mix di fragole e pane appena lievitato. Un odore decisamente strano che però a lui piaceva.
-          Mi sembra di essere reale.. non sono molto diversa dalle altre no? – sussurrò Flaky premendo la testa contro la schiena di Flippy.
-          A me… non sembri come le altre…
-          Come?
-          Per me sei un angelo, perché sei qui e sei la prima persona che vuole stare con me. Sei il mio angelo protettore.
 
Flippy si pentì subito delle sue parole perché l’altra lo aveva lasciato andare. si voltò di scatto, ma la vista di Flaky in lacrime gli impedì di fare altro. La ragazza scappò via nascondendosi nella camera da letto. Seguì quasi subito un sussurro che tradusse con buona notte. Si dette una forte pacca sulla testa e tornò giù al proprio divano.
 
Flaky dentro la stanza si era catapultata sotto le coperte. Non voleva farsi vedere così rosso da Flippy così era fuggita. Si sfilò il maglione e la gonna e rimase un po’ così avvolta dall’odore di Flippy. Era odore di alberi, di foresta, di pini. Sorrise avvolgendosi nelle coperte per poi staccarsi da esse imbarazzata. Si infilò una maglia di Flippy che aveva trovato girovagando sul letto e restò così. Il tempo passava ne era consapevole, ma il sonno non sembrava apparire. Scese a terra e il pavimento freddo la svegliò del tutto.   Cercò di essere silenziosa, quindi camminò sulle punte fino alla porta ed oltre. Aprì il telefono che stringeva nelle mani per poter illuminare per terra.  Scese un paio di scalini senza sapere nemmeno dove stesse andando.
Flippy non riusciva a trovare sonno, disteso come meglio poteva sul divano si stiracchiava ogni secondo. Un fruscio lo sveglio del tutto, notò una luce per le scale e rimase immobile in agguato. Quando notò che si trattava semplicemente di Flaky tornò disteso fingendo di dormire.
 
Flaky entrò nel salotto e nell’intravedere Flippy sul divano il suo cuore perse un battito. Inciampò negli scarponi di Flippy cadendo sul divano al fianco dell’altro. quest’ultimo allungò un braccio e la strette al suo fianco. Flaky cercò di allontanarlo , ma così facendo l’avrebbe svegliato e non voleva. Restò così cercando di prendere sonno.
 
Flippy aveva colto l’occasione per tenere vicina Flaky, la sentì vicino così vicino da poter sentire l’odore del suo respiro. L’altra non si oppose, anzi restò calma cosa che non aveva previsto. Flaky si accucciò contro di lui infilandosi sotto le coperte. Flippy sentiva gli occhi diventare sempre più pesanti, le pillole dopotutto erano pesanti. Conficcò la testa nella folta capigliatura di Flaky cercando di prendere sonno. Flaky si addormentò del tutto con le mani intrecciate a quelle di Flippy.
-          Flippy…
 
Flippy spalancò gli occhi sentendosi chiamare, era stata Flaky.. eppure era addormentata. La fissò sembrava ancora più bella sotto il chiarore della Luna. Le accarezzò dolcemente la guancia con la mano libera e posizionò la testa davanti a quella dell’latra. Reagì d’impulso. Si avvicinò rapidamente e la baciò delicatamente sulle labbra per quello che credette un secondo. Flaky fra il sonno, sognò di baciare Flippy e allungò le braccia per poter tenerlo ancora più vicino. Si addormentarono così l’uno consapevole e l’latra inconsapevole di essersi appena scambiati il primo segno di un grande amore.
 
L’indomani il primo a svegliarsi fu Flippy che nel vedere Flaky così vicina impallidì. Si alzò saltandola audacemente non appena il telefonò iniziò a suonare.
-          DOV’è FLAKY???
-          Lammy.. sei tu?
-          Si qualche problema dimmi dov’è adesso?
-          È qui con me..
-          A…
-          No no non farti strane idee. Ho fatto come mi hai detto l’ho seguita, è finita nel mezzo di una rissa e l’ho portata via.
-          Sta bene?
-          Si..
-          Che cosa fa?
-          Sta dormendo ora come ora.
-          Flippy… trattala bene ti prego, la affido al tuo amore.
-          AMORE???
-          Senti un po’ stai zitto e vedi di venirmi a trovare dobbiamo organizzare il vostro appuntamento. Capito?? Perché io so tutto di Flaky e quindi ti insegnerò l’arte del Falkismo nauhah
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Happy Tree Friends / Vai alla pagina dell'autore: Eliot Nightray