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Autore: Julian Caulfield    05/04/2012    4 recensioni
Un LP dalla cover quasi assurda, piena di tutte le tonalità di azzurro possibili; una banconota che fluttua in un mare di acqua cerulea, saldamente ancorata ad una lenza; e poi c’è un neonato nudo, con il solo capo ad essere illuminato dal riflesso del sole che fende l’acqua, teso per raggiungere con la manina quel misero dollaro, come se fosse la cosa più importante del mondo.
...Sulla strada per il Nirvana.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come As You Are



Rumore di piatti infranti. Pianto di donna. Rimprovero di uomo. Brusio di trasmissione televisiva non riconoscibile. Grida gioiose di bambini per strada. Tonfo di una palla che rimbalza contro un muro. Voce gracchiante di speaker radiofonico. Urlo di donna, sempre la stessa - vaffanculo anche a lei, si sta trasformando in una maledetta oca, a forza di strillare - , la stessa che lascia cadere un borsone per terra e ordina all’uomo di andarsene per un po’ da lì – sai che novità, ormai se ne va una settimana sì e un giorno no - .
Porta di camera da letto che si chiude cigolando. Ragazzino di tredici anni che si fa scivolare dolcemente contro la parete. Luce che penetra dalle persiane in maniera soffusa. Raggio di sole che colpisce una lacrima, due, tre. Un unico singhiozzo. Un’imprecazione. Poi il nulla.


*


”La forza dell’abitudine, la chiamano. Al diavolo, è solo un vecchio 33 giri che ripete le inutili stronzate di sempre, si incanta su un solco dall’audio particolarmente aspro e insoddisfacente e poi riparte come se niente fosse. Che poi, a dirla tutta, anche le canzoni sono merdose, un po’ come il tema dell’album, l’artista, il layout di copertina… diciamo pure che ogni singola cosa, in quel disco, stona rispetto alle nostre aspettative, porca puttana.” pensa.
Matthew scorre con lo sguardo sulle decine di LP che gli si presentano davanti, scrutandone i titoli con l’aria di chi non sa proprio dove la sua scelta, benché così piccola e insignificante, lo porterà: li rigira uno per uno tra le mani, li apre e annusa l’odore dolciastro di plastica che il vinile emana, immagina quanto lavoro ci sia dietro, quanta passione, quante corde spezzate.
Si sente partecipe di ogni sentimento legato al poeta che c’è in ognuno dei musicisti, ma non si sente ancora soddisfatto: vuole innamorarsi di uno solo, il prescelto, quello che lo salverà dal disordine del malandato disco dell’abitudine e lo porterà sulla strada della pace mentale.
Ed è in quel momento che lo vede, su un espositore di merce in saldo oscurato da una gigantografia in cartone di chissà quale popstar svampita.
Un LP dalla cover quasi assurda, piena di tutte le tonalità di azzurro possibili; una banconota che fluttua in un mare di acqua cerulea, saldamente ancorata ad una lenza; e poi c’è un neonato nudo, con il solo capo ad essere illuminato dal riflesso del sole che fende l’acqua, teso per raggiungere con la manina quel misero dollaro, come se fosse la cosa più importante del mondo.
Matt si avvicina timoroso allo scaffale, irresistibilmente attratto dal fascino che quell’azzurro luminescente gli trasmette, e afferra senza indugio l’ultima copia rimasta. Si reca alla cassa e paga, convinto di aver appena acquistato un incantesimo, ed esce dal negozio con una sensazione di appagamento che gli invade lo stomaco prepotentemente
Il blu dei suoi occhi riflette quello del crepuscolo settembrino, in una danza di piccoli cieli ghiacciati che si intrecciano e splendono al pari di una stella morente. Ma nulla sembra più brillante, in quel ragazzo, che il sorriso stampato sul suo volto.


*



Replay.
Replay.
Replay.
Replay.
Ancora, ancora. Dio, è meraviglioso, lo senti? Urla tutto quello che sente, strazia le anime, lenisce le ferire, lecca quelle ancora sanguinanti, benda le cicatrici del tuo cuore, lacera l’oscurità. Ti sembra quasi di vedere tuo padre urlare “Togli quel maledetto disco, non fa altro che fracassarmi i timpani!”, quando in realtà al suo posto non c’è altro che lo spettro di un uomo mai veramente vissuto al tuo fianco.
Kurt sembra quasi guaire sulle ultime note di Smells Like Teen Spirit. Graffia la tua anima, le lascia il suo segno indelebile per l’ennesima volta e poi si dilegua per cominciare a seviziare la sua chitarra sul ritmo di In Bloom.
Ti senti così dannatamente bene in compagnia della voce di un futuro morto - perché, e lo sai meglio di tutti, Cobain non durerà a lungo: lo percepisci da come sforza il diaframma che sta cercando sé stesso e non riesce più a trovarlo, da come ogni nota finale sia vicina al canto del cigno, sia esso in questo stesso momento o tra un paio di anni – che quasi ti scordi di tutto questa paccottiglia di ipocrisia spacciata per decenza.
Ma tutto questo non importa: l’urlo di tua madre che ti dilania il cervello e la risposta dispotica di tuo padre sono fuori dalla canzone, e questo è tutto ciò che ti interessa.
Canta per me, Kurt. Ti prego, fallo anche solo per un secondo.” Implori nella tua testa.
E, come sempre del resto, lui ti accontenta, benché sia un dio ha sempre tempo per le tue suppliche.


... sembra rivolgersi proprio a te, quel Come As You Are, non trovi, ragazzino? Proprio as a friend.





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Angolo (malato) dell'Autrice:

Da quanto sognavo pubblicare questa shot? Ah, era da un secolo che aspettava sola soletta, e ora finalmente ha visto la luce di EFP! *le brillano gli occhi*
Non ho molto da aggiungere: quasi tutti sanno come il divorzio burrascoso dei genitori di Bells lo abbia davvero traviato. Ma forse non tutti sanno (e con questo vi rimando al primo capitolo di "Fuori dal mondo" di Mark Beaumont, se volete leggerlo di persona) che, senza il mitico album Nevermind dei Nirvana, Bellamy si sarebbe dato alla delinquenza totale e i palchi di tutto il mondo si sarebbero persi un sorcio canterino così bravo. Parola di Matthew, non sto scherzando - lo ha affermato lui stesso al caro Beaumont.
Quindi, in un giorno triste come il 5 aprile, data della morte di Kurt Cobain (si nota che sono in lutto totale, vero? D:), vi lascio a questo insulso omaggio a due dei miei cocchi musicisti.

Grazie in anticipo a chi leggerà! Un commento (anche solo pieno di insulti) è graditissimo! xD

__exogenesis


  
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