Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: _Ella_    05/04/2012    5 recensioni
«Sono davvero bellissime» gli disse un giorno, non riuscendo a rimanere in silenzio; l’acqua che girava tutt’intorno era sparita in una pioggerella leggera, assieme al vibrare delle corde.
«Ti ringrazio» sorrise Demyx, e Roxas si trovò a sentire caldo alle guance.
Non era come quelli che aveva visto altre volte, quel sorriso; in qualche modo era più bello, più sincero, delicato e spiazzante proprio come la bellezza della sua musica.
Probabilmente quello era il primo vero sorriso che vedeva, e gli piaceva moltissimo.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Demyx, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Melodie a quattro mani.



Le note scivolavano dolci e calme, quanto lo era l’acqua di un fiume che scorre tranquillo a valle.
Roxas teneva gli occhi chiusi e la mente ben aperta, lasciandosi abbracciare da quel delicato torpore che non era di certo dato dal cappotto che lo copriva: era la melodia a fargli scaldare la pelle e liquefare lo stomaco, era la melodia che lo stava facendo sorridere senza che ci fosse stato il bisogno di immaginare qualcosa di bello.
Era passato molto tempo da quando era entrato nell’Organizzazione, ed aveva avuto il tempo e le occasioni per temere ed ammirare ogni abilità dei membri che ne facevano parte: quella del numero IX, tuttavia, era quella che più lo aveva affascinato.
Perché bastava un tocco un po’ più forte su una corda per scatenare una tempesta, anche se accarezzarla un attimo prima non aveva fatto altro che far gorgogliare un po’ d’acqua; perché qualsiasi cosa suonasse, la danza sinuosa di quelli che sembravano teli di seta celeste non faceva altro che richiamare la melodia che il Nessuno stava ricreando, gli occhi socchiusi e l’aria assorta.

«Sono davvero bellissime» gli disse un giorno, non riuscendo a rimanere in silenzio; l’acqua che girava tutt’intorno era sparita in una pioggerella leggera, assieme al vibrare delle corde.
«Ti ringrazio» sorrise Demyx, e Roxas si trovò a sentire caldo alle guance.
Non era come quelli che aveva visto altre volte, quel sorriso; in qualche modo era più bello, più sincero, delicato e spiazzante proprio come la bellezza della sua musica.
Probabilmente quello era il primo vero sorriso che vedeva, e gli piaceva moltissimo.
«Tu… suonavi anche prima?» si trovò a chiedere, torturandosi un po’ le mani.
Faceva sempre domande di questo genere, perché per lui era quasi impensabile che ci fosse stato altro, oltre la vita lì, nell’Organizzazione. Però il Nessuno non gli rispose, semplicemente si strinse nelle spalle.
«Che importanza ha? L’importante è che io sappia farlo ora, non trovi?».
Roxas non seppe cosa rispondergli e, un po’ in imbarazzo, “continua” disse semplicemente, e Demyx continuò.

Aveva tra le mani vari spartiti – o almeno così li aveva chiamati il numero IX – e Roxas davvero non riusciva a capire come potesse essere che qualcosa di impronunciabile a parole potesse essere tanto meraviglioso se suonato.
«Dici che… che potrei provare?» chiese d’un tratto, accarezzando il manico dello strumento dopo essersi tolto i guanti.
«Immagino che sparisca, tra le tue mani» disse il biondo, sorridendo mestamente. «Proprio come fa il tuo Keyblade se lo dai a qualcun altro».
«Oh» fece semplicemente, un po’ deluso – come se potesse esserlo davvero.
Poi però il ragazzo lo attirò a sé, lasciando che si sedesse tra le sue gambe, la schiena contro il suo petto. Roxas sentì al viso lo stesso calore di quando lo aveva visto sorridere per la prima volta e, quando Demyx gli prese le mani tra le sue e lasciò comparire nuovamente lo strumento tra le mani di entrambi, si morse forte le labbra, cercando di ignorare quel bruciore forte al volto.
Sentì le sue labbra tra i capelli, mentre lo guidava nei movimenti delle mani sullo strumento. La bocca scivolò fino al collo, risalì per arrivare alla tempia, e le note erano ormai così flebili che non riuscivano neppure a sentirsi senza doversi sforzare.
Roxas non seppe cosa fare e, col volto paonazzo e gli occhi socchiusi, “continua” disse semplicemente, e Demyx continuò.







...No ma, sul serio: quanto sono belli, eh?!
Io li trovo semplicemente dolcissimi ;-;
Diciamo che il riferimento è leggerissimo, ma chissenefotte. Sono bellipunto. Non c'è bisogno che scopino selvaggiamente :')
Non ho molto da dire su questa storiella, a parte che ci tengo, come ovviamente è giusto che sia ;w;
Fatemi sapere genteH, che Ella è felice <3
Alla prossima! *-*


See ya!

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: _Ella_