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Autore: saramik    05/04/2012    0 recensioni
questa è una storia che avevo già pubblicato ma poi cancellato e adesso rieccola corretta!! Una semplice ragazza si ritrova attrice di una saga, neanche lei sa come. Lascia la sua città per vivere un sogno, ma si sa il mattino poi ci si sveglia e non sempre la realtà ci piace no?? chissà se per lei sarà cosi oppure vivrà la sua favola, il principe azzurro forse è nascosto dietro l'angolo!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi arrivata, sono scesa da poche ora dall'aereo che mi ha portato lontano dalla mia adorata città: Roma.
È lì che è iniziata questa storia, quando mi sono detta: beh, in fondo che cos'ho da perdere?
Io, Michela, sono stata scelta tra le vie di Roma per far parte del cast di Twilight. In un primo momento ho pensato fosse uno scherzo di qualche mio amico, poi quando mi hanno chiamato, fatto parlare con il regista che mi aveva notato e fatto firmare il contratto ho capito che era tutto vero.
Il mio personaggio sarà Carmen del clan di Denal che io ho sempre visto un po’ come una mamma. Non avrò molto battute e questo mi rende il lavoro meno ostico, visto che il mio inglese non è dei migliori: per fortuna hanno detto che in caso di problemi, mi doppieranno.
Cosa mi ha convinto ad accettare? Beh, a 25 anni sono stata al massimo a casa dei nonni e in fondo sarà un’esperienza che mi porterà a crescere anche dal punto di vista umano, sperando anche di superare quella timidezza che è stata sempre il mio carattere predominante. Poi ammettiamolo: adoro la saga Twilight, anche se non amo molto gli attori visto che secondo me sono tutti montati.
Cerco di individuare tra le persone ammassate all’uscita del gate quella con il foglio con su scritto il mio nome… Ed eccolo finalmente! L'ho visto, è un uomo sui quatant’anni, molto distinto; mi avvicino subito a lui trascinandomi le due valige che mi sono portata dietro.
- Piacere, sono Michela Tleco. Mi scusi per il ritardo, ma non trovavo le mie valige - dico io subito, nel mio inglese scolastico, porgendogli la mano. Il signore mi guarda un po’ stupito, forse pensando di trovarsi una di quelle star montante e super snob.
- Ehm, piacere, io sono Alex e sarò il suo autista. Non si preoccupi per l'attesa, signorina Tleco...- disse lui stringendomi la mano.
- Ok, comunque mi dispiace, e io sono solo Michela, ok?- non mi piace l'idea che mi dia del lei, infondo i miei mi hanno insegnato che sono i giovani a dover dare del lei alle persone più grandi.
- Ok, come preferisce... Scusa, come preferisci. Lascia fare a me.- disse prendendo le mie valige.
- Grazie..- dissi io.
Mentre siamo in macchina, gli chiedo dove siamo diretti. Risponde che per motivi di sicurezza tutto il cast e la produzione avrebbero abitato in dei mini appartamenti che vicinissimi al set, praticamente un residence affittato solo per noi.
Arrivati a destinazione non posso non notare tutto il verde che mi circonda e il clima molto diverso rispetto a quello della mia città: c'è ovviamente una folta coltre di nubi anche se è fine agosto.
"In fondo dovremmo essere a Forks" penso.
- Ecco, qui è dove starai per i prossimi 4 mesi- mi dice lui indicando una piccola villetta molto carina.
- Grazie mille…- rispondo - Ma sa dirmi se starò da sola o con qualcuno?- chiedo un po’ titubante.
- No, starai sola, purtroppo sei stata l'ultima ad essere stata scelta e quindi nessuno era più libero- replica lui un po’ dispiaciuto forse pensando avessi paura ma invece a me la cosa piaceva e sollevava.
- In realtà non mi dispiace molto. Non ho mai vissuto da sola, sarà un esperienza nuova – commento.
Dopo circa un’ora, Alex se ne andò dicendomi che se avessi avuto bisogno di lui avrei potuto chiamarlo in qualsiasi momento.
La casa è veramente bellissima, tutta sui toni dell'arancione e del giallo. Ha anche un camino e due stanze al piano superiore.
Ci metto poco a mettere in ordine la mia roba e a farmi sentire un po’ più a casa, arredando la casa con oggetti che mi ero portata dietro: foto dei miei migliori amici, di mia sorella gemella, dei miei genitori e poi anche il mio pc con il quale mi collego subito per avvertire i miei di essere arrivata.
Sono ormai le 16 quando la produttrice, Kate, che si occupa in realtà solo dei capricci di noi attori, bussa alla mia porta.
- Buongiorno. Tu sei Michela Teclo, esatto?- dice subito.
- Sì, sono io. Lei è?- chiedo.
- Io sono Kate Miller e mi occupo di voi attori, piacere di conoscerti- si presenta.
- Piacere mio, Kate. Si accomodi....- replico facendola entrare.
- Dammi del tu, ti prego… Allora, sono venuta qui per spiegarti alcune cose e per vedere se ti serve qualcosa... Questa sarà la tua casa per i prossimi quattro mesi ma penso che Alex già ti abbia informato di questo. Le scene che dovrai girare non molte, ma come avrai capito tu stessa preferiamo fare tutto il film insieme e poi dividerlo...- mi spiega sorridendomi - Tra un'ora c'è la riunione del cast nella sala principale dell'edificio 3 che si trova proprio percorrendo questa via per 5 minuti a piedi... Abbiamo preso in affitto l'intera zona per motivi di sicurezza, ci saranno anche dei vigilantes che sorveglieranno la zona... Questo è il programma di domani.- dice passandomi un foglio -L'unica cosa che richiediamo è la puntualità e la professionalità, so che è la tua prima esperienza ma sono certa che sarai bravissima.- conclude.
- Speriamo! Comunque sia, ho visto che domani devo essere sul set per le 15… La mattina posso fare un giro nei dintorni per capire bene come orientarmi? - domando.
- Ma certo, tesoro, l'unica cosa è di stare attenta a non fare troppo rumore se stanno girando…- risponde Kate - Per il resto, scusami se non posso trattenermi ma devo passare anche da alcuni tuoi colleghi per ricordagli la riunione... Comunque resto a tua disposizione per tutto, non ti far problemi. Allora, tra un ora ci vediamo alla riunione, ok?- dice lei avviandosi alla porta.
- Ok..- rispondo un po’ titubante.
- Perfetto, a dopo…- mi saluta lei sulla porta chiudendola.
Manca ancora mezz'ora alla riunione ma decido di uscire comunque. Prendo il mio inseparabile iPod ed inizio ad avviarmi.
La canzone che parte è “The Kill” dei 30 Second To Mars, uno dei miei gruppi preferiti. Trovare l'edificio 3 non è stato difficile. Vedo subito Kate che si trascina dietro delle buste di cibo e cosi mi avvicino.
- Vuoi una mano?- chiedo prendendo una delle due enormi buste.
- Oh, sì, grazie.- dice lei sorridendomi - Ma non sei un po’ in anticipo?- domanda.
- Sì, in effetti, ma sai non ho il senso dell'orientamento cosi con la paura di arrivare in ritardo sono uscita molto prima…- spiego mettendo in tasca l'iPod.
- Grazie, sei stata molto gentile…- mi sorride lei.
Passiamo l'intero tempo rimanente a mettere in ordine il cibo per il resto del cast.
Alle 16 i primi attori iniziano ad arrivare: tra i primi Nikki seguita subito dopo da Taylor, Ashley, Kellan, gli attori che interpretano i Quilliete e poi tutti gli altri. Mancano all'appello solo Robert e Peter che arrivarono in ritardo, cosa che secondo il vociferare degli altri era ormai un’abitudine.
- Allora, ragazzi, ben tornati e benvenuti ai nuovi!- esclama Kate sorridendo a tutti.
Io mi rifugio in un angolo della stanza, nessuno bada a me e questo non mi da il minimo fastidio.
- Come già saprete, le riprese iniziano domani mattina presto, quindi prego tutti voi di essere puntuali! – riprende Kate, marcando l'ultima parola e guardando in direzione di Rob e Peter. La ragazza poi si gira verso gli altri e continua - Ho indetto questa riunione per darvi la possibilità a chi non si conosce di prendere confidenza con il resto del cast, visto che dovremmo lavorare insieme per lungo tempo. I tempi previsti sono 4 mesi, sperando di rispettarli! Auguro a tutti voi un buon lavoro e per qualsiasi cosa sono a vostra disposizione!- conclude così il discorso.
Sorrido a Kate che ormai come tutti si è alzata e parla con una persona e poi con l'altra.
Sembro essere invisibile dinnanzi a quella ventina di persone che a prima vista si conoscono bene o male tutti.
Essendo troppo timida per fare il primo passo, rimango nel mio angolo, cercando di osservare i loro comportamenti: il clan Cullen sembra molto divertente e assomiglia ad una vera famiglia.
- Ehi, e tu che ci fai qui?- mi domanda Taylor, avvicinandosi a me dopo una ventina di minuti.
- Beh, io sono qui per...- 
…E riecco la mia timidezza!
- Ah, ho capito tu devi essere la nuova assistente di Kate. In tal caso ti dispiace prenderci cinque caffè?- mi chiede un po’ arrogantemente.
- Ma veramente io...- non finisco neanche di parlare che si allontana: ma chi si crede di essere?!
Alla fine, la parte buona di me si convince di realizzare comunque quella richiesta, tanto che io per prima desideravo un buon caffè. Nel frattempo, con quella scusa avrei potuto anche spiegare l'equivoco.
Quindi vado nella sala che prima mi aveva mostrato Kate, usata da mini cucina, e preparo il caffè.
Quando torno, vedo Kate vicina a Taylor che mi guarda con una faccia un po’ stupita, forse non capendo perchè sembrassi più una cameriera con quel vassoio che una delle attrici.
- Ehi, grazie, assistente! - esclama Taylor arrogante, prendendo un bicchiere.
- Ma che significa, Michela?- mi chiede Kate.
- Nulla, lascia perdere. Adesso io vado, ci vediamo domani allora...- ribatto appoggiando il vassoio sul tavolo ed avviandomi verso l'uscita.
- No, adesso tu mi spieghi...- mi ferma Kate, prendendomi da parte.
- Mi sa che ho fatto un errore ad accettare, sono fuori posto qui, Kate... Loro sono tutte star affermate e io ho a mala pena fatto qualche recita...- spiego, un po’ triste.
Forse è vero, non è stata una buona idea accettare.
- No, ti sbagli! Ho visto il tuo provino e sei veramente brava! Quindi adesso tu torni di là e lascia fare a me, ok? Ma prima mi spieghi perchè portavi quel vassoio?- dice lei squadrandomi.
- Vedi, Taylor-mi-sento-fico-solo-perché-faccio-Jacob, mi ha scambiato per una tua assistente...- spiegai io un po’ delusa.
- Oh, adesso mi sentiranno!- si infervora, con gli occhi fuori dalle orbite.
- No, ti prego, lascia perdere! In fondo è normale, guarda loro come sono vestiti e io...- dico cercando di calmarla.
- Ok, lo faccio solo perchè sei tu e mi sei simpatica, ma adesso rientriamo...- mi calma lei sorridendomi.
Cosi rientriamo e lei inizia a presentarmi agli altri, per primo a Christian Carmago, che interpreta il mio eterno amore, Eleazar.
- Chris, ti presento Michela o per meglio dire, Carmen...- dice Kate.
- Oh, che piacere! Cosi tu sei la mia compagna...- sorrise lui porgendomi la mano.
- Sì, piacere mio...- annuisco.
- Adesso vado a fare qualche telefonata, voi intanto conoscetevi meglio...- dice Kate allontanandosi.
- Allora, Michela, di dove sei?- chiede lui.
- Sono italiana. Di Roma, precisamente..- rispondo, abbassando lo sguardo
- Non essere timida, lo so che è la prima volta che reciti in un film, ma noi attori del cinema siamo persone comuni...- dice lui sorridendomi -. Quanti anni hai?- prosegue.
- Venticinque, e tu?- domando.
- Qualcuno di più… Ok, ho quasi 40 anni! Sei molto giovane..-osserva lui.
- Eh, si..- annuisco.
Continuiamo a parlare per una mezz'ora quando Taylor e Kellan si avvicinano.
- Buono il caffè, assistente – commenta Taylor.
Io non lo sopporto proprio!
- Assistente?- ripete Chris, guardandomi stupito.
- Lascia perdere... E tu, Lautner, lasciami in pace...- dico guardandolo minacciosa.
  
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