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Autore: Naitomeru    06/04/2012    3 recensioni
Kevin è da poco stato accolto da Sharon e sua madre, è ancora freddo e distaccato con tutti. Strano ma non importa, ha la febbre.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sharon Ransworth, Xerxes Break
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Good Luck Charm

 

Com'era possibile che lui, un abile cavaliere abituato ai più pericolosi pericoli, fosse costretto a letto da una banale febbre!?

Era immobile, sotto le coperte, il respiro pesante. Non era nemmeno sceso per la colazione.

 

“S-signorina Sharon! Dove state andando?” chiamò agitato il giovane Reim, cercando inutilmente di fermare la bambina diretta con sicurezza alla camera dell'ultimo arrivato in casa.
“Oggi Xerx-nii non è sceso per la colazione, forse sta male! Reim, non credi che sia mio dovere andare a controllare?” ribattè la bambina senza voltarsi.
“Ehm..” Questa bambina mi mette in difficoltà! pensò scoraggiato Reim, senza sapere come comportarsi. Decise semplicemente di seguire la bambina, almeno l'avrebbe controllata: non c'era da fidarsi di quello strano tipo dai capelli bianchi, lasciare Sharon da sola con lui era impensabile.
“Non dovreste dirlo a vostra madre prima?” suggerì il ragazzo, ma la piccola Sharon si voltò, nella fronte un cipiglio. “Signor Reim, mi state sottovalutando?”
C-come potrei...” Il ragazzo si fermò e cominciò a pulire freneticamente gli occhiali con un lembo della camicia, com'era abituato a fare quando era nervoso. La bambina sorrise divertita e ripartì alla volta della stanza del cavaliere, il giovane arrancante dietro di lei.

 

Kevin starnutì, maledicendo sottovoce la febbre mentre si stropicciava il naso con il dorso della fredda mano. Allungò quest'ultima fuori dal rifugio delle coperte per cercare un fazzoletto, quando sentì dei passi avvicinarsi.
Servitori? Membri di Pandora? No... Shelly-sama? Nemmeno... che sia...
La porta si spalancò all'improvviso, facendo sussultare il cavaliere e mostrando sulla propria soglia i due bambini. La più piccola si avvicinò spavaldamente al letto, sbuffò e portò le mani ai fianchi assumendo la caratteristica posa da sgridata.
“Xerx-nii, cosa ci fai ancora sotto le coperte?” chiese a gran voce. Il suddetto pensò bene di fingersi addormentato, sperando così che i due se ne fossero andati in fretta. Rimase immobile, dando le spalle alla piccola, la quale lo fissò in silenzio, aspettando ancora una risposta. Quest'ultima non arrivò, ma Sharon non si diede per vinta e infilò una mano tra le coperte, trovando la faccia dell'albino. Lo tastò un po', rischiando di centrargli le narici e di bucargli l'occhio buono, fino a raggiungere la fronte.
“Ma tu scotti!” disse sorpresa ritirando la mano. Cercò di abbassare le coperte con tutta la sua forza ma l'altro manteneva una salda presa deciso a non mollare. Fu invece la bambina a staccarsi, correndo fuori senza dire una parola seguita da un lamentoso Reim.

Bene, meglio così... così... Starnutì di nuovo, questa volta più forte. Infine si alzò per prendere un fazzoletto, compiendo così la missione interrotta qualche minuto prima dai due bambini. Maledisse di nuovo la febbre, quale dannata causa di sventure.

____

 

Dormiva di nuovo, rannicchiato nella stessa posizione di prima e sommerso dalle coperte. Si strinse a se, aveva freddo e i dannati incubi non lo lasciavano in pace.

 

Arrivano i rinforzi, Xerx-nii!” la dolce voce da bambina della piccola Sharon lo svegliò di nuovo, appena in tempo. La Volontà dell'Abisso stava per prendersi nuovamente il suo occhio sinistro.
Resosi conto di non essere più nell'Abisso, Kevin non volle voltarsi, voleva essere lasciato in pace.
“Oh cielo, Xerxes, che ti è successo?”
La delicata e fresca mano di Shelly, la sua nuova padrona, gli toccò la testa, facendolo girare di scatto. La donna sorrise e si girò verso Sharon: “Bene, Sharon, è nostro dovere di padrone prenderci cura del nostro piccolo servo ammalato!”
La bambina fece una piccola risatina e si portò saltellando dall'altra parte del letto. Il malato non poté non arrossire, anche se si trattava di
Kevin, quando madre e figlia appoggiarono delicatamente le fronti alla sua.
“E-ehy!” l'albino serrò gli occhi, desiderando di poter sparire attraverso le coperte. Non era abituato a questo genere di cose, o almeno, non lo era da tempo. Ora era decisamente troppo caldo.

 

“Tsk! Cogliere così di sorpresa un ammalato!” borbottò seccato l'ammalato in questione, cercando di evitare gli sguardi delle due. Madre e figlia erano ora sedute al bordo del letto, la piccola Sharon in braccio a Shelly.
“È una magia speciale! È per guarire dalla febbre.” sorrise allegra la più piccola, appoggiando la testa sul seno della madre, la quale le cinse la vita con un braccio. “L'ha inventato la mamma! Funziona, lo sai? Vedrai che presto starai bene.”
Il fantasma dagli occhi rossi la guardò per un attimo, aveva un sorriso luminoso. Distolse subito lo sguardo, posandolo sul soffitto, chiedendosi cosa aveva fatto per meritarsi delle padrone così.

Si sentì in qualche modo meglio, dopo lo strano incantesimo.

 

 

 

 

 

 

Naito's corner.

 

Tanto per, all'inizio volevo scrivere “fratellone Xerxes” e “padrona Shelly” per non mettere termini giapponesi, ma suonano davvero male.

 

Yoh!

Prima fanfiction che pubblico, spero sia di vostro gradimento, nonostante sia corta e semplice. Il titolo è stato preso dalla prima novel, dove Break e Sharon usano il “Good luck charm” su Oz per fargli passare la febbre.

Grazie se siete arrivati a leggere fino a qua e grazie a chi recensirà (sempre se qualcuno lo farà).

I bid all you adieu, Naitomeru.

 

  
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