La vigilia di natale.


Le strade illuminate , la gente che si affretta a comprare gli ultimi regali, quelli di cui ci si dimentica sempre.
I bambini giocano con la neve caduta la notte prima.
Tanti finti babbo natale girano per le viuzze regalando caramelle e cercando offerte. La felicita si può toccare con le dita.

Poi c’è lui. Nel suo studio. Gioca con una pallina consumata ormai dal tempo. Fissa un punto nel vuoto. Ha trovato la cura per quella piccola bambina. Una semplice allergia.
Si volta. Guarda fuori. Vede la neve sugli alberi. Ora non nevica più. Lui odiava la neve. Perchè? Perché la neve ricorda l’inverno e con l’inverno arriva il Natale e con lui la solitudine.

La sua mente ritorna in dietro di parecchi anni.

Da bambino la vigilia aspettava Babbo Natale sotto l’albero tutta la notte. Non ci ha mai creduto. Però doveva vedere coi suoi occhi . Doveva vedere che erano semplicemente i suoi genitori a mettere i regali sotto l’albero. Che non bisognava essere bravi bambini per ricevere quello che si voleva. Si poteva solo far credere di essere cosi perchè non c’era un essere che sapeva tutto. Ma ogni anno si addormentava su quel tappeto caldo e non poteva mai dimostrarlo.

E ora? Ora è solo. Allontana le persone per non essere ferito, ma l’allontanarle lo ferisce ancora di più. Perchè la solitudine è dura da sopportare anche per un uomo di ghiaccio come lui. Ma lui non è un uomo di ghiaccio. Gli piace farlo credere agli altri ma in realtà non lo è.

E chi gli sta vicino in quei momenti? Wilson. Jimmy. L’oncologo dal cuore tenero. L’unico amico che ormai gli è rimasto. Come è possibile che un uomo dalla fama di Gregory House possa essere in realtà cosi solo si può chiedere una persona che non ci ha mai parlato? Ma lui lo è.

E poi c’è lei. Cameron. Allison. Come è bello il suo nome . Cosi dolce , cosi tutto . Come lei. Lei che cerca sempre di capirlo. Lei che cerca di aiutarlo. Lei che cerca di averlo. Potrebbe avere tutti gli uomini che vuole grazie alla sua bellezza. Ma non le importa . Lei vuole lui. Come una bambina che vuole quello che non può avere. Ma lui sa che non è una bambina. Anzi. È una donna innamorata del suo capo. Del suo capo bastardo. L’uomo che la tratta male, che la ridicolizza. Ma non molla. Non le importa. Lui sa che le fa del male. Ma avvolte la paura è una cosa difficile da combattere. Una cosa difficile da superare.

Mentre pensa a quello eccola che entra. Oggi indossa un golfino rosa a collo alto e dei pantaloni stretti nei punti giusti che fanno vedere bene le dolci curve del corpo. Sorride. Ma lui nota che non è un sorriso vero. È il solito sorriso che ha lei per tutti. Ma non per lui. Quando sorride a lui è un sorriso sincero. Vero. Si volta a guardare lo studio. È tutto addobbato di oggetti natalizi. Sulla porta c’è un ramo di vischio. Quello che non può mancare mai. Respira profondamente e poi si volta a guardarla.

H:ehi! Com’è andato il turno in ambulatorio?
C:dirai doppio turno!- Dice lei calcando il tono sulle ultime parole
H: e perché doppio turno? Chi è stato a darti tutto quel lavoro? - in tono sarcastico.

Lei si limita solo a guardarlo male. E senza una parola si dirige verso l’altro studio. Ma lui questa volta si alza in piedi e si dirige abbastanza velocemente verso la porta. Si ritrovano tutti e due sulla soglia. L’uno di fronte all’altro. Si guardano per un lungo istante.

C: che fai?
H: siamo sotto il vischio.
C: gia – dice accorgendosi del rametto sulla testa.
H :e non dici niente? insomma.. a natale se si è in due sotto il vischio si fanno quelle cose dolci dolci..
C:House dove vuoi andare a parare?
H:da nessuna parte .. non sono bravo a calcio.. sai la gamba..
C:.. io me ne vado a casa - Cameron cerca di spostarsi ma sente una mano sulla sua vita che la tira indietro. Sul suo corpo. Adesso sono di fronte. Lui la guarda intensamente con quegli occhi di ghiaccio, questa volta dolci.
Lei alza gli occhi e lo vede li a qualche centimetro da lei. Spalanca gli occhi.
Lui si avvicina calmo e le sussurra all’orecchio : le tradizioni vanno rispettate. E si avvicina ancora di più alla sua bocca e la sfiora leggermente con le sue labbra appena secche per il freddo.
Cameron rimane li. Bloccata dall’emozione. Ha paura che le gambe non le reggano. Lui si sposta dolcemente ma non ha il tempo di allontanarsi che lei prende il suo viso tra le mani e lo bacia.
Prima un po’ insicura poi sempre più appassionata. Lui in un primo momento non capisce ma poi si lascia andare in quel dolce bacio. Sono li chiunque li puo vedere ma non importa a nessuno dei due. Sono troppo presi da quel dolce bacio aspettato e troppo atteso.

Le labbra di lei sanno di ciliegia e lui ne assapora tutto il sapore dolce mentre accarezza i suoi morbidi capelli rosso-castani. Non si era mai accorto prima quanto è bello accarezzarli, forse perché non ne aveva mai avuto l’occasione. Ora invece è li tra le sue braccia e lui non la vuole lasciare scappare. Non questa volta.
Il profumo di lui l’ha avvolta in un abbraccio bellissimo e lei ci cade come niente appena lui la stringe ancora di piu al suo corpo. Un abbraccio senza fine.
Lei si stacca con la stessa dolcezza di lui .
C: gia le tradizioni vanno rispettate.

Si sposta dalla porta prende il cappotto e esce senza dire altro.

Lui rimane li. Con un sorriso stampato in faccia. Un sorriso soddisfatto ma allo stesso tempo sorpreso.

- È stato bellissimo – disse a voce alta per poi tornare a sedersi sulla sua poltrona. Questo natale non sara mai come gli altri pensò.