NdA. Buona sera, buon pomeriggio, buon giorno...dipende
Ieri mentre andavo in bicicletta ripensavo un po' a quello st*******o di un Riordan che mi fa aspettare fino ad Ottobre (presumo) prima di pubblicare The Mark Of Athena (si, son una di quelle pazze che dopo essersi letta l'ultimo PJ in inglese ha continuato con le saghe del signor R!).. E poi anche un po' ad apollo (Nina Armstrong -dio e semidea- e khylan {scritto bene?!?} -figlia di poseidone- e' un po' colpa vostra, eh).. E nulla mi sono messa pazzamente a scrivere questo momento PERCABETH *love for percabeth* tanto per rilassarmi.
ok, non era nato come momento Percabeth ma come prologo per unaia storia che sto scrivendo, ma che importa? (infatti non importa a nessuno... NdPossy)
E' ambientato fra la fine di The Last Olympian e le prime pagine di The Lost Hero, quindi si, contiene un minuscolo Spoiler (avverto prima per non ricevere pesci in testa D:)
Ok, vi sto annoiando, vi lascio a questa storiella... (Ma chi? NdPossy)
Ditemi che ne pensate!

Ps. Se ci sono errori grammaticali etc scusatemi! E ditemelo, poiche ora sto scrivendo con un iphone (non potevo aspettare *.*) e appena avro' un pc mi sbrighero' a correggere!


Mi siedo e guardo il mare cercando di scacciar via quei brutti pensieri che riempono la mia mente da tempo. A nulla son serviti gli sforzi di Grover, Chirone, nulla, nessuno puo' metter fine al mio dolore. Mia madre nemmeno si e' fatta sentire.. Ci sono abituata, e' un po' per tutti cosi', da quando ho scelto di trasgredire ai suoi ordini poi... Ma mi aspettavo che dopo un po' di tempo le sarebbe sbollito. In fondo era pur sempre madre, ma sembrava che a nessuno dei nostri genitori questi legami di sangue importassero piu' di tanto...
Comunque nulla di nulla, ne' una chiamata, un segno, NULLA, da nessuno dei nostri parenti. L'Olimpo era chiuso ormai da quanto? Settimane? Mesi? Non lo sapevo, da quando era sparito avevo perso la concezione del tempo. Solo il mare sembrava calmarmi, il che e' tutto dire, da parte materna non dovrei amare i mari...
Le onde che si infrangono sullo scoglio, l'acqua che piano piano mi bagna i piedi, il vento che mi scompiglia i capelli.. mi danno una sensazione di pace. Il colore cristallino dell'acqua mi ricorda i suoi occhi, la brezza marina il suo profumo, le voci al vento la sua capacita' di ascoltare..
Era come il mare, ti ascoltava in silenzio per poi stringerti fra le braccia calde in un caldo abbraccio che ti riscalda il cuore.. O almeno cosi' diceva lui. Io non l'ho mai capito, non fino a quando e' sparito. Da quanto ormai? Non so nemmeno questo, voglio creder siano passate solo poche ore, non ho il coraggio di guardare il calendario.
Vi racconterei di come salvammo l'Olimpo assieme o di come passammo l'estate, ma Chirone mi sta chiamando. Sara' per un'altra volta.. Magari questa e' la volta buona in cui parto e trovo quel ragazzo con una sola scarpa che mi aiutera' a trovare il mio fidanzato.
Oh, scusate, non mi sono presentata.
Sono Annabeth Chase, figlia di Atena, e sento che sto per scoprire qualcosa che cambiera' il mondo per come noi Mezzosangue Greci lo conosciamo.