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Autore: Shuchan    02/11/2006    4 recensioni
House affronta il caso di un paziente dalla storia fin troppo simile alla sua. Che sia l'occasione per imparare qualcosa?

[ NdAdmin: questo riassunto è stato modificato dall'amministrazione poichè non conteneva alcun accenno alla trama. L'autore è invitato a cambiarlo con uno di sua creazione. ]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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è divisa in due parti

parte 1

Al suo arrivo House trovò la sua squadra che lo aspettava con un nuovo caso.

FOREMAN: abbiamo un nuovo caso

CAMERON: se non vuoi accettarlo non farti problemi…

House la guardò storto e le prese la cartella dalle mani

HOUSE: non mi sono mai fatto problemi a rifiutare casi che non ritenessi interessanti

Mentre leggeva una smorfia gli comparve in volto

HOUSE: un’ischemia diagnosticata tardi… interessante! Cosa sappiamo

CHASE: uomo, 60 anni, spasmi muscolari alla stessa coscia dove 8 anni fa gli diagnosticarono un’ischemia che non fece in tempo a curare.

HOUSE. Come possono esserci spasmi muscolari ad un arto privo di muscoli?

FOREMAN: forse sono delle contratture provocate dal tessuto connettivo-epiteliale

CAMERON: penso che dovremmo accertarcene con il test di Werdon

HOUSE: andate

I tre fecero per uscire, Cameron prima di andarsene guardò il suo capo per tentare di capire cosa provasse ma sena riuscirci… così decise di passare al modo diretto

CAMERON: tutto bene?

HOUSE: vai a fare la crocerossina al paziente invece che a me, non mi fa ne caldo ne freddo se questo Alfred

CAMERON: Albert

HOUSE: quello lì abbia avuto il mio stesso intervento

***

Dalle analisi risultò che il team aveva ragione, così dopo averlo curato poterono dimettere il paziente.

House passando da quelle parti decise di entrare nella sua stanza dove trovò Cameron

CAMERON vedendolo rimase piuttosto sorpresa: Signor Green; lui è il dottor House

GREEN: finalmente ci conosciamo, volevo ringraziarla per ciò che ha fatto per me

HOUSE freddamente: è il mio lavoro e non lo faccio per avere ringraziamenti lo faccio per essere pagato

GREEN: lei è proprio come lo si racconta, ho sentito molto parlare di lei

HOUSE: la mia fama mi precede sempre, non riesco mai a superarla

CAMERON: signore non la viene a prendere nessuno?

GREEN: non sono sposato e i pochi amici che avevo li ho persi dopo che subii l’intervento

HOUSE: alla gente non piacciono gli zoppi anche se sono incredibilmente affascinanti, il loro destino è restare soli

GREEN: si sbaglia, sono io che ho scelto di allontanarmi dagli altri, ormai sono vecchio ma se ci fosse una sola cosa che cambierei sarebbe proprio quella di non credere che il mondo fosse cambiato dopo l’operazione, tenere lontane le persone è sempre uno sbaglio
HOUSE: lo sarò per libera scelta non perché me lo hanno imposto gli altri, sono felice di essere infelice

CAMERON intervenì infervorata nel discorso dei due: perché scegliere di essere infelice e soli, non riuscirò mai a capirlo

HOUSE: questo è un paese libero ognuno ha il diritto di prendere le proprie decisioni dottoressa

CAMERON: si mai bisogna anche prenderle in modo che non coinvolgano le persone che ci stanno vicine

Il cercapersone di Cameron squillò

CAMERON: scusate devo andare, buona fortuna signor Green

House la osservò uscire

GREEN: se avessi avuto una ragazza tanto bella innamorata di me come lo è la dottoressa di lei non avrei mai deciso di isolarmi glielo assicurò

HOUSE: non credo più nelle persone, l’ultima persona a cui ho dato fiducia mi ha lasciato su un letto d’ospedale zoppo

GREEN: non siamo tutti uguali, se non si ha il coraggio di rimettersi in gioco si è solo dei codardi, come me

***

Erano quasi le sette di sera ed House era nel suo ufficio picchiettando con il bastone a terra. Ad un tratto entrò Cameron, sembrava adirata per le parole che aveva sentito

HOUSE: ancora qui?

CAMERON: potrei farti la stessa domanda

HOUSE: gia, ma sono stato io il primo a farla

CAMERON scocciata: sto andando a casa, sono passata a prendere le mie cose

Detto ciò si voltò verso l’attaccapanni per appendere il camice, House alzandosi le disse

HOUSE: ti piaccio ancora, vero?

CAMERON si fermò d’impulso, si voltò e vide House davanti a lei a ¾ metri: pensi che sia tanto stupida da continuare a provare interesse per qualcuno che dopo tre anni continua ad ignorarti e allontanarti?

HOUSE: sarebbe tipico di te

CAMERON mise le braccia sui fianchi: non ti sembra di essere un po troppo egocentrico?

HOUSE si avvicinò un poco: non sto dicendo che sei innamorata di me, ma senza dubbio sei attratta dal tuo capo

CAMERON: io non sono attratta da te e non lo sarò mai

House si avvicinò, la guardò negli occhi e le prese la mano sfiorandole il polso, dopo una decina di secondi si distanziò

HOUSE: se non sei attratta da me perché il tuo battito supera di molto i 130 battiti al minuto? Non mi risulta che tu sia tachicardica

CAMERON si sentiva scoperta, era riuscito a fregarla un’altra volta: sei un bastardo

HOUSE: me lo dicono in molti, e comunque se io sono un bastardo tu sei una bugiarda

CAMERON: ti odio

HOUSE: tutti mi odiano

CAMERON: sei tu che vuoi farti odiare e continui ad allontanare le persone

HOUSE: io non ti odio Cameron

CAMERON rimase un attimo interdetta: non mi importa cosa pensi di me

HOUSE: din don, hai mentito un’altra volta

CAMERON iniziò a spazientirsi: si ho mentito, sei soddisfatto?

HOUSE: sai il discorso di quel paziente mi ha ispirato, visto che oggi hai indovinato la diagnosi penso che ti svelerò un mio segreto

Cameron lo guardò male

HOUSE: lo sapevi che mi hai fatto innamorare di te tanto tempo fa?

CAMERON sapeva benissimo che questo era un altro dei suoi stupidi giochetti ma non potè fare al meno di avere un batticuore: non mi farò prelevare altri campioni per i test stavolta, non giocare con i sentimenti della gente House

E fece per andarsene quando sentì che House la aveva abbracciata prendendola da dietro i fianchi
Restarono qualche secondo così

HOUSE serio: quando mi chiedesti se ti piacessi io ti dissi di no, questa volta no ho mentito

CAMERON si voltò restando abbracciata a lui e mostrandogli il volto con gli occhi umidi: se continui a prenderti gioco di me stavolta sappi che stavolta non ti perdonerò

House la guardò serissimo e avvicinò la sua bocca a quella della dottoressa sfiorandola, quando si staccarono lei lo fissava sorpresa per quello che era successo.

HOUSE: allora mi detesti davvero?

Cameron rimase imbambolata ed House se ne andò.
  
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