°PARTE HAILEY°
Mi avevano ordinato di preparare una borsa, che quando qualcuno avrebbe bussato alla porta dovevo aprire , e uscire pronta a partire per andare con loro.
Aspettavo pronta, sulla soglia della porta, il borsone con tutti i miei vestiti in mano.
Bussano alla porta.
Con un nodo in gola vado al aprire, e trovo una signora dai capelli corti color cioccolato, e dagli occhi verdi.
Mi sorrise gentilmente.-Ciao, tu dovresti essere Hailey, vero?-mi chiese.
-Si sono io-cercai di sorridere.
-Sarò io a portarti fino a portarti fino a Boston-disse facendomi segno di uscire di casa.
Tirò fuori un paio di chiavi, e chiuse la porta di casa a chiave, e mi guidò verso una magnifica Range Rover nera.
Salii in auto, con ancora il cuore che batteva all'impazzata.
-Bene Hailey, dimmi un po' di te-disse la signora iniziando a guidare l'auto.
-Ehm...-non sapevo che dire, le uniche parole che uscivano dalla mia bocca erano "ehm,si,okay,no".
-Ops, scusa non mi sono neanche presentata, mi chiamo Madyson-disse la signora sorridendo.-Sei sempre così timida?-
-Non proprio-dissi quasi balbettando.
-E' l'ansia..ci credo, non è roba da tutti i giorni incontrare la madre che non si vede da sette anni-.
Feci un mezzo sorriso, cercando la forza di parlare.
-Già-riuscii a dire con un filo di voce.
-Be', non voglio fare la sconosciuta-impicciona, ma il fidanzatino non c'è?-chiese Madyson ridendo.
-Errrr... no-risi anch'io,arrossendo un po'.
-E' strano che una bella ragazza come te non abbia un fidanzato.. be' a Boston ce ne sarà qualcuno che ti ruberà il cuore-mi fece l'occhiolino, e di nuovo arrossii come un peperone.
Per quasi tutto il viaggio io e Madyson non ci scambiammo nessuna parola, fino a quando non arrivammo a Boston.
Il cuore mi balzò in gola quando l'auto si fermò davanti a una villa enorme.
-Bene eccoci arrivate-disse Madyson sorridendo-io non posso accompagnarti, basta solo che suoni il campanello, tua madre dovrebbe essere in casa. Buona fortuna Hailey-mi sorrise.
Presi il borsone.-Grazie Madyson-riuscii a dire sorridendo, e lentamente aprii la portiera dell'auto.
A passo lento, andai verso la porta di quella casa, e suonai il citofono.
Il mio cuore batteva fortissimo.
Mi aprì la porta una signora, dai capelli biondo cenere come i miei, gli occhi castani.
La donna mi guardò per un paio di minuti, poi mi abbracciò calorosamente.
-Hailey-disse sciogliendo l'abbraccio-sono tua madre, Kim-mi sorrise, e solo in quel momento vidi che aveva gli occhi lucidi.
-Mamma?-sorrisi, e l'abbracciai io nuovamente.
-Ti ricordi ancora di me?-
-Come potrei dimenticarmi mia madre..-dissi sciogliendo l'abbraccio e sorridendo ancora.
-Be' , non ti faccio accomodare a casa, dato che dobbiamo subito partire-ricambiò il sorriso, e notai dietro di lei alcune cameriere che portavano un paio di bagagli.
-Dove andiamo?-
-A New York mia cara!-esclamò quasi urlando mia madre.
Il cuore mi balzò nuovamente in gola.
New York, la città dei miei sogni.