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Autore: saramik    07/04/2012    0 recensioni
Kim è una ragazza rifiatata da tutti, non ha mai avuto una famiglia vera, sogna la vita di una persona e vorrebbe incontrarla perchè sa che forse poi potrà essere felice ma sarà veramente cosi? Lei vuole essere solo amata ed accettata ma purtroppo all'orizzonte si prevedono molte lacrime.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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" come fai ad arrivare da una persona che non ti conosce e dire - ehi ciao! io sono Kim e forse sono tua sorella! ah dimenticavo conosco tutto di te perchè sogno la tua vita di notte!- " Era questo che pensavo da qualche giorno, da quando ero diventata maggiorene e potevo finalmente liberarmi dei genitori affidatari prendere la mia eredità e scappare.

Meglio presentarmi sono Kim ho 18 anni e sono nata vicino a Mystic Fall cittadina perduta, dove mia madre, stando ai suoi diari era nata e cresciuta e aveva incontrato l'amore della sua vita a neanche 18anni.

Lei era scappata di casa aiutata da un'amica più grande e mi aveva avuta soffrendo e poi morendo subito dopo. Sono stata data in affido a tante di quelle famiglie che neanche me le ricordo, tutti dicevano che ero troppo docile e non sembravo sveglia, e che non li facevo dormire la notte perchè mi aggitavo, gia da piccola avevo questa specie di conessione con mia sorella, quindi mi rimandavano al mittente finchè a 16 anni venni adottata se cosi si può dire da una famiglia che in realtà voleva solo l'assegno di mantenimento. Loro erano a conoscenza che mia madre era comunque ricca e i miei nonni essendo morti avevano lasciato tutto a lei, non sapendo che purtroppo lei non c'era più quindi passava tutto nelle mie mani, pensavano i miei "genitori" che essendo cosi dolce calma sarebbe stato uno scherzo per loro farmi fare quello che volevano. Io invece ero scappata, appena compiuti 18 anni, la mattina ero entrata in possesso della mia eredità casa dei miei nonni e tutto il resto, avevo fatto credere ai miei che gli avrei permesso di usare i miei soldi iniziando a fargli regali, solo per tenerli buoni e lasciarmi un pò libera, giusto il tempo di mettere in atto il mio piano di fuga.

Ero arrivata a Mystic Fall non l'avevo mai vista, era una cittadina sperduta ma veramente carina e accogliente, l'avevo vista solo nei miei sogni quando sognavo vivevo un altra vita e non mi fu difficile riconoscere il Mystic Grill e vedere in giro gente che nei miei sogni avevo solo intravisto. Mi fermai davanti casa di mia sorella, o almeno a quanto dicevano i miei sogni quella che adesso era la sua casa, quella casa mi dava il terrore ogni tanto , ma ero decisa a farmi avanti, sicuramente mi avrebbe preso per pazza ma poi, visto che di cose strana ne aveva gia viste mi avrebbe creduto.

Bussai timorosa, quella casa vista tante volte nei miei sogni mi metteva anzia adesso, e pensare che la conoscevo cosi bene.

- e tu chi sei?- disse un ragazzo, che riconobbi subito era Damon Salvatore in persona.

- ehi ciao cercavo Elena posso entrare?- chiesi timorosa, la mia idea non mi sembrava tanto buona adesso.

- no, non ti conosco zuccherino e poi sai che è maleducazione rispondere ad una domanda con un altra domanda?- disse lui squadrandomi.

- si scusa io sono Kim! Comunque sai che io non ho bisogno dell'invito per entrare?- dissi io, ricordandomi che  molti vampiri cercavano Elena, decisi di fargli capire qualcosa, cosi lo scansai, o almeno lui si lascio scansare e io entrai. Lui mi fu subito davanti e mi prese per il collo attaccandomi al muro, cerco di soggiogarmi.

- Chi ti manda? Cosa vuoi da Elena?- chiese rabbioso.

- Lasciami andare subito Damon Salvatore!! Non puoi soggiogarmi nessuno può!- dissi io rabbiosa.

- Allora vuoi dirmi chi cavolo sei? sei un umana a quanto sembra - disse lui lasciandomi andare.

- sono Kim, stupido di un vampiro, non c'è bisogno di scaldarsi tanto, comunque cercavo Elena c'è?- dissi io massaggiandomi il collo.

- si c'è ma penso sia impegnata con mio fratello, e poi si può sapere che vuoi da lei?- disse lui sbuffando.

- vedo che ti rode questa cosa è?- dissi io ridendo, immaginavo che Damon fosse innamorato di Elena - comunque puoi dirle che è urgente questione di vita o di morte se cosi vogliamo dire!- dico cercando di fargli gli occhioni dolci.

- ok ma non sono il suo maggiordomo!- disse lui bevendo un pò di vino - Stefan, scendi con Elena subito!- gridò.

- sai cosi ero capace anche io!- dissi ridendo.

- allora la prossima volta fallo da sola!- disse lui rabbioso.

- ehi che succede? altri problemi?- disse Stefan, guardando il fratello e scendendo le scale, insieme ad Elena, lei doveva essere mia sorella almeno da quanto avevo visto dai miei sogni.

- diciamo di no Stefan, o almeno speriamo che si possano risolvere cosi tolgo il disturbo!- dissi io ridendo.

- e tu saresti? scusa non sapevo avessimo ospiti? è una tua amica Damon?- chiese Elena.

- no gli piacerebbe, ma con me il suo fascino non attacca- dissi io - comunque mi presento sono Kim, piacere di conoscerti Elena non vedevo l'ora !- dissi io abbracciandola, era l'unica cosa certa che mi rimanesse nella vita, oltre a mio padre.

- piacere mio Kim adesso scusa la domanda ma come sai i nostri nomi? che vuoi da noi?- disse lei un pò imbarazzata! 

- scusatemi avete ragione, che maleducata, allora vedete io vi conosco perchè...come faccio a spiegartelo...forse sarebbe più facile se chiamaste tuo padre Elena...- dissi io abbassando lo sguardo triste, lui Elena l'aveva sempre protetta le voleva bene chissa se ne avrebbe voluto anche a me.

- ok lo chiamo perchè qualcosa dice che mi posso fidare di te, ma poi voglio tutta la verità!- disse Stefan, lui era cosi dolce mi sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui confidarmi come lui, lo vedevo un pò come un fratello maggiore.

John arrivò quasi subito, forse preoccupato per Elena.

- ehi allora di può sapere che succede?- disse lui entrando di corsa.

- nulla John respira, vedi questa ragazza ha chiesto di te e di Elena la conosci?- disse Damon, John volse lo sguardo verso di me sorpreso, forse notava la somiglianza con mia madre? da che ne potevo sapere io eravamo due goccie d'acqua, almeno dalle foto che avevo di lei.

- ma tu sei Lauren? com'è possibile?- disse lui sorpreso.

- no signor Gilbert, non sono Lauren sono sua figlia piacere di conoscerla mi chiamo Kim..- dissi io ridestandomi da un momento di stupore, ricordava mia madre? 

- scusami ma le somigli cosi tanto, non l'ho più vista da..sarà dal ballo d'inverno di  18 anni fa..come sta?- disse lui sorridendomi.

- è morta dandomi alla luce, scappò di casa da quanto so dopo quel ballo...mi sa che è meglio che si sieda non sarà una bellissima notizia per lei...- dissi io, mia madre era scappata di casa, aveva avuto paura di dire a John che era incinta, preoccupata che anche lui volesse farla abbortire ma soprattutto aveva paura per me, se ne era un pò pentita lo scriveva nei suoi diari durante la gravidanza gli mancavano le sue battute, il suo sorriso e il suo amore.

- no non è possibile, l'andai a cercare eravamo fidanzati all'epoca, i tuoi nonni mi dissero che era partita perchè non voleva più vedermi ed era andata a studiare all'estero...non mi ritenevano alla sua altezza...- disse lui sedendosi vicino ad Elena, sua figlia l'abbraccio.

- si i miei nonni per non far infagare la reputazione dei Berry non disserò nulla, non la cercarnono e non mi vollerò mai quindi come logico finii in adozione....ma non siamo qui per questo, vede quello che volevo era un piccolo aiuto da parte di Bonnie..- dissi io, guardando Elena.

- Bonnie? - chiese Stefan.

- si Bonnie, l'amica streghetta di Elena, fin da quando sono bambina faccio degli strani sogni di notte, sogno la vita di qualcuno che non sono io, vedo quello che fa con i suoi stessi occhi se si fa male fisico io mi faccio male e la mattina quando mi sveglio mi trovo piena di graffi e lividi se si li è procurati durante i miei sogni...- dissi io tutto ad un fiato.

- ok mi dispiace, certo che hai una vita un pò complicata ma con questo Elena e John che c'entrano?- disse Stefan.

- vedi la vita che vivo è quella di Elena, da quando sono nata e questo lo faccio secondo me perchè siamo sorelle!- dissi io chiudendo gli occhi come per paura di una loro reazione.

- cosa?? - disse John alzandosi in piedi.

- si signor Gilbert, so che per lei sarà un pò difficile crederlo ma è cosi, sono sua figlia, mia madre scappò per paura che i suoi la facesserò abortire, conosceva i miei nonni, suppongo non erano brave persone - dissi io a malincuore, non mi avevano mai accettato, non mi avevano mai voluto, secondo loro ero la cosa che aveva rovinato il futuro radioso della loro bambina.

- come facciamo a crederti? - disse Damon.

- lo immaginavo da parte tua ma sai potrei dirti molte cose che non so quanto ti converebberò...- risposi al vampiro acido.

- ok e quali sarebberò saputela?- chiese lui facendomi il verso.

- sei sicuro Damonuccio che vorresti che davanti a tutti dicessi quel tuo piccolo segreto?- domandai io.

- ok questa cosa del segreto la vedremo dopo, forse Damon voleva sapere come facciamo a credere che sei figlia di John anche tu?- chiese Stefan più dolce.

- Ho una lettera di mia madre da consegnare a John se mai sarei venuta a chiedere aiuto a lui..non so cosa ci sia scritto ma lei sapeva che sarebbe morta, non chiedetemi come ma è cosi...- dissi io tristemente poggendo poi la lettera a John.

caro John, 

so che in questo momento tu mi odierai per non averti detto di tua figlia, ma sai come la pensano i miei e poi ci sono cose che tu non puoi sapere, perchè fino a poco tempo fa neanche io le sapevo. La mia è un antica famiglia di streghe, veggenti e cose cosi, l'ho letto nel diario di un mio antenato, quando ho chiesto spiegazioni ai miei loro mi hanno detto che quello è solo il diario di un pazzo. Ho paura per nostra figlia John! io e te sappiamo che non è cosi, esiste il sopranaturale e tu lo sai meglio di me sei un cacciatore o sbaglio?

Comunque una vecchia profezia dice che per ogni era ci sarà una bimba senza madre e io penso proprio che tocchi a me, quella bambina sarà speciale perchè dovrà proteggere la dopplanger (anche se non ho capito a cosa si riferiscano), i miei sono sicura non se prenderano cura quindi quando ti verrà a cercare aiutala!

Mi dispiace non averti detto nulla ma so che è per il suo bene stare lontana dal tuo mondo finchè non sarà grande! Voglio che viva serena! Per il momento i suoi poteri sono congelati, una mia amica che è una strega mi ha aiutato,qui c'è l'incatesimo per liberarli mi raccomando aiutala nel suo cammino.

 con tutto il mio amore Lauren

 

p.s. Lo so piccola mia che è difficile ma credi in te stessa e vedrai che la felicità verrà da se.

Non potevo crederci io che avevo dei poteri, ecco spiegato il mio legame con Elena non è solo perchè siamo sorelle.

- Io non so che dire, ho una sorella e pure strega!- disse Elena abbraciandomi dolcemente.

- ehi ehi vacci piano Elena io ancora non le credo!- disse Damon.

- ok allora vuoi delle prove?- chiesi io stufa ormai di quel teatrino.

- certo!- rispose lui, sorsegiando ancora del liquore.

- ok andiamo fuori, non penso che agli altri farebbe felice sapere certe cose..- dissi io incerta.

- ok..- annui lui, apprendo la porta.

- se le fai del male dovrai vedertela con me!- disse John protetivo.

- non si preoccupi signor Gilbert, perchè intanto non chiamate Bonnie e l'allegra combricolla mi farebbe piacere conoscerli veramente..- dissi io abbraciando mio padre e mia sorella prima di uscire di casa.

Entrammo nella sua macchina e ci allontanamo non molto, lui voleva essere sicuro che nessuno ci sentisse, forse aveva capito che non gli conveniva.

- allora cosa sai di scomodo su di me?- chiese lui rabbioso.

- ehi calmati Damon, non sono qui per farti del male, vedi per dartene una prova poggio qui il braccialetto con la verbena ok?- cosi misi il bracialetto con il pendente che era di mia madre e che avevo riempito di verbena.

- ok, adesso dimmi quello che sai! cosi vedrò se crederti o meno e non cercare di fregarmi ragazzina non ci metto nulla a farti fuori...- rispose lui un pò più calmo.

- tu le conquisti sempre cosi le donne? comunque visto che neanche io voglio perdere tempo ti racconterò una cosa molto curiosa sai quando dovevi rimettere la collana ad Elena ma prima gli hai detto di amarla e l'hai pure baciata, poi le hai fatto dimenticare tutto..ma non ci si comporta cosi con le persone! Poi è la ragazza di tuo fratello..- dissi io un pò arrabbiata, si era preso gioco di mia sorella infondo.

- non sono affarri tuoi quello che faccio, se voglio posso farlo con chiunque anche con te!!- poi ad un tratto è come se si ricordasse di qualcosa - ehi aspetta un pò ragazzina ma tu come fai a saperlo c'eravamo solo io ed Elena...- chiese lui stupito.

- te l'ho detto sogno la sua vita di notte quindi so tutto, ma non i suoi pensieri, e a quanto sembra non posso essere soggiocata nei sogni..- dissi io tutta felice - ora mi credi?- chiesi incerta.

- si diciamo di si ma alla prima mossa falsa sei fuori!- Damon in quell'istante mi fece paura

  
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