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Autore: Il Saggio Trentstiel    07/04/2012    6 recensioni
-Credo però che sia...- esitò, poi riprese a parlare -... Che sia il caso di fare un certo discorsetto...-
Alzai gli occhi al cielo, esasperato.

Si fa un gran parlare (e scrivere) della triste infanzia di Scott.
E se le cose fossero state un po' diverse, invece?
E se qualcuno avesse voluto scrivere una storia più leggera (leggi "demenziale") invece del solito excursus nel passato strappalacrime di Scott?
Anti-clichéismo militante, sì.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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-Vieni qui, Scott, siediti.-
Ubbidii, la curiosità che smorzava la mia solita ostilità.
Vidi mia madre torcersi le mani e prendere un profondo respiro, prima di cominciare a parlare.
-Vedi, Scotty...-
Dio, quanto odiavo quel soprannome?
-... Nella vita delle persone succedono tante cose... Alcune belle, altre brutte...-
Notai che mentre parlava mia madre non osava guardarmi negli occhi: meglio così, avrei potuto continuare ad ostentare un'espressione annoiata e sarcastica, senza dovermi sorbire rimproveri e recriminazioni!
-Tu e i tuoi fratelli siete una delle cose più belle che mi sia capitata...-
Deglutì, come se stesse ricacciando indietro... Le lacrime?
Impossibile, mia madre non può piangere!
L'unica volta in cui la vidi piangere fu quando i due protagonisti di una telenovela si lasciarono, e non fu un bello spettacolo!
-Credo però che sia...- esitò, poi riprese a parlare -... Che sia il caso di fare un certo discorsetto...-
Alzai gli occhi al cielo, esasperato.
-Mamma, so già come nascono i bambini, me l'ha gentilmente spiegato Vance l'anno scorso!-
Rabbrividii al pensiero dei racconti dettagliati e disgustosi fatti da quell'imbecille di mio fratello: avevo solo nove anni!
Sangue, strane unioni tra uomini e donne, letti distrutti... Chi avrebbe mai desiderato una cosa simile?
Mia madre levò lo sguardo, sorpresa: poi, inaspettatamente, sorrise.
-Oh, bene, allora nessun problema!-
Si alzò in piedi e si allontanò lentamente.
-A proposito, io e tuo padre vogliamo divorziare, ma ci tenevo che tu prima venissi a conoscenza di certi meccanismi! Se avessi aspettato lui...- soggiunse infastidita, mentre usciva dalla cucina continuando a borbottare.
Rimasi seduto, immobile, senza fiato.
Quanto era accaduto non era una bella cosa, ne ero certo.
La mia vita non sarebbe più stata la stessa.
Ero... Spaventato, come mai in tutta la mia vita.
Un dubbio però rimaneva.
Che accidenti voleva dire "divorziare"?









L'autore non si ritene responsabile dei danni cerebrali causati dalla sua flashfic.
Distinti saluti.
   
 
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