Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
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Autore: martamatta    07/04/2012    1 recensioni
"Questo mondo è diverso dal mio è perfetto. Qui posso ricominciare, nel mio mondo ho fallito ma qui non fallirò" voglio iniziare con una frase che direbbe un mio personaggio preferito di Resident Evil, se non conoscete questo gioco dovete solo che vergognarvi!. Comunque sia siamo seri, questo è un mio cross-over e se siete svegli quanto pensò credo che abbiate capito quali "mondi" ho intrecciato.
Quindi vi augurò una buona lettura, spero che vi piaccia!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Gwen Stacy aveva appena  incominciato a lavorare alla Oscorp. Aveva ricevuto una offerta di tirocinio verso  il settore tecnologico. Gli piaceva molto lavorare lì e quando incontrava il suo amico Peter raccontava tutto ciò che conosceva e imparava giorno per giorno. Pensava proprio a lui mentre si addentrava nell’oscurità della città di New York, lo avrebbe incontrato proprio domani e non vedeva l’ora che ciò accadesse, in fondo non aveva molto da dirgli ma stare con lui gli piaceva, stava bene.
Mentre stava passeggiando una voce la raggiunse gridando –ehi bionda vai a casa?- lei si voltò e sorpresa vide il suo amico Eddie Brock che la raggiungeva . Lei sorrise e disse –proprio così! Tu anche? A caccia di spider-man anche oggi?- Eddie rise e sollevò la macchina fotografica per farla vedere meglio all’amica e disse –appostato sui tetti per otto ore di fila, ma niente! A quanto pare oggi non è la mia giornata fortunata-. Gwen lo guardò  con affetto e disse –dai sono sicura che domani andrà meglio, mai arrendersi!- entrambi si guardarono e risero.
Mentre camminavano parlarono di vari argomenti e Brock disse –se Peter non si fa avanti prendi tu l’iniziativa- Gwen si fermò e abbassò lo sguardo dicendo –e se…lui rifiutasse?- Eddie si avvicinò e la scosse –non essere così pessimista e poi si vede che per lui tu sei importante! E non sei tu a dire “non bisogna mai arrendersi?”-. Gwen alzò lo sguardo e disse, stringendo i pugni –Hai ragione! Non devo scoraggiarmi se non ho neanche provato! Scusa se mi sono abbattuta- Eddie sorrise ma poi una voce fredda e crudele disse –ma che carini!- e degli uomini vennero sputati dal buio, e li circondarono.
L’uomo disse –sei una bella ragazza!- i due amici abbassarono lo sguardo verso le mani dell’uomo che stava maneggiando un coltello. Eddie si protesse in avanti e urlò all’amica -scappa Gwen!-, l’uomo si gettò addosso a Eddie che lo prese per la maglietta e lo sbatté al muro, Gwen tentò di scappare ma si ritrovò circondata da quegli uomini. Cercò di urlare ma uno di quegli uomini la prese e le posò la mano sulla bocca sussurrando –non vogliamo  attirare attenzioni sbagliate vero?- sollevò il coltello sul viso della ragazza.
Gwen pregò e Brock barcollava confuso, le risa di quegli uomini riecheggiavano nella notte. Ma all’improvviso una voce fredda anche più del ghiaccio fece cadere il silenzio e disse –e se fosse voi l’attenzione sbagliata?- gli uomini si guardarono in giro insieme a Gwen che guardava in alto con una luce di speranza negli occhi. Un ombra nera atterrò in mezzo agli uomini e un uomo vestito di nero disse –lasciate stare questi ragazzi!- uno degli uomini rise e mentre puntava il coltello contro l’uomo in nero disse –ma che bel damerino! Ti conviene andartene già che sei in tempo o ti squarto vivo!- l’uomo notando che non si muoveva  si lanciò contro di lui. Ma l’uomo in nero con una velocità spaventosa schivò il colpo e lo sollevò e scaraventandolo lontano. Rimasero tutti immobili poi l’uomo in nero afferrò Gwen e la fece andare verso Brock dicendogli –non vi muovete finché non sarete al sicuro!-, Gwen poté notare che l’uomo indossava degli occhiali da sole e aveva i capelli di un biondo molto chiaro e intenso. Gwen andò a finire vicino Brock che era intento a scattare delle foto  all’uomo in nero.
Quegli uomini lo circondarono dicendo –ti sei messo contro i tipi sbagliati figlio di puttana!- cominciarono ad attaccarlo tutti ma l’uomo in nero con una velocità spaventosa li schivò uno a uno e mano a mano che li schivava li colpiva con violenza e forza e li scaraventava a terra. Brock non si era perso una mossa aveva scattato più che poteva ed era rimasto sbalordito, nella sua vita non aveva mai visto nessuno combattere così, tanto meno il mitico e spettacolare Spider-Man.
Gwen diede una mano a Brock ad alzarsi e disse all’uomo in nero -grazie, non so come ringraziarti! Ma chi….- quando Gwen alzò nuovamente lo sguardo l’uomo era già sparito.
Eddie si guardò in torno e disse guardando orgoglioso  la sua macchina fotografica -chissà chi era! Ma domani in prima pagina del Daily Bugle aspetta di vedere le mie foto – Gwen annuì pensierosa anche lei si chiedeva chi fosse quel tipo, poi di corsa Brock guardò l’orologio e disse –se voglio fare in tempo per la pagina di domani è meglio che mi sbrighi a portare la macchina contenete le foto!-.
 
E mentre i due ragazzi parlarono qualcuno li osservava, immerso nel buio, dal tetto di un palazzo dietro di loro. L’uomo sorrise malignamente mentre con l’altra mano teneva il pass della Oscorp appartenente a Gwen Stacy e disse con voce fredda –grazie a lei signorina Stacy!-. 

nota dell'autrice:
mi frullava da un po' questa storia che dire due mondi che sono sati collecati tra loro spero tanto che vi sia piaciuto questo primo capitolo!
vi inviterei a scivere delle recensioni per sapere le vostre opinioni. Un grazie in anticipo no davvero grazie infinite se avete lettto!
baci, martamatta 
  
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