Si tratta di una mini One-shot che ho buttato giù di getto per augurarvi Buona Pasqua, quindi prendetela per quello che è, una piccolezza sdolcinata come le uova di cioccolato.

Un dolce sorriso

Era l'ultimo giorno di scuola, ancora mezz'ora e l'ultima campanella avrebbe sancito l'inizio delle vacanze di Pasqua.

Lucilla, in disparte, guardava tristemente i suoi compagni farsi gli auguri. Sapeva che i ragazzi avrebbero fatto una sorpresa alle ragazze nascondendo nei loro zaini delle uova di cioccolato, era un modo per dichiarare il loro interesse per la ragazza scelta. Le invidiava, sapeva che per lei non ci sarebbe stata nessuna sorpresa...lei era la secchiona della classe, sciatta e piatta, nessuno s'interessava a lei.

La mezz'ora passò velocemente e Lucilla, zaino in spalla, uscì da scuola e si avviò verso la fermata dell'autobus. Aveva percorso non più di cento metri quando il suo cellulare iniziò a squillare. Si fermò ed aprì lo zaino. Quale non fu la sua sorpresa quando vide un cellophane colorato fare capolino dallo zaino. Con mano tremante lo tirò fuori: un uovo di cioccolato, per lei!

Le mancò il fiato per l'emozione quando vide che attaccato c'era un biglietto. Facendosi coraggio lo aprì.

"Un giorno senza un sorriso è un giorno perso " D.R.
 

Leggendo quelle poche parole per poco non lasciò cadere l'uovo. Quelle iniziali non potevano che appartenere a Daniele Rubino, il più figo della classe ( Occhi e capelli nerissimi, pelle ambrata e fisico statuario). A volte era stato gentile con lei, è vero, ma da lì a pensare che potesse interessarsi a lei ne passava. Un tarlo le s' insinuò nella mente: e se si fosse trattato di uno scherzo? Sentì il cuore diventarle di piombo a quel pensiero.

Il cellulare, intanto, riprese a squillare. Riscossasi dai suoi pensieri, rispose alla chiamata.

 «Pronto? »

« Sei più carina quando sorridi che quando piangi! » disse la voce dolcemente.

Subito dopo la chiamata si chiuse.

Lucilla non ebbe tempo di rispondere nulla ma di una cosa era certa, quella era la voce di Daniele.

Con la testa confusa da mille domande alzò gli occhi e a pochi metri da se vide proprio Daniele parcheggiato e seduto sul suo motorino. Con passo titubante gli si avvicinò.

« Io volevo ringraziarti » disse in un sussurro e tenendo il capo chino.

« Che ne dici, allora, di ringraziarmi per bene? » propose lui sibillino.

« Cosa !? » esclamò lei alzando il viso di scatto.

Non ebbe però il tempo di aggiungere altro perché Daniele, con scatto felino, le mise una mano dietro la nuca, l'avvicinò a sé e catturò le sue labbra in un bacio mozzafiato. A quel punto sentì che il mondo svaniva e che per lei esistevano solo le labbra di lui.

Quando la lasciò andare Lucilla aveva il cuore che le batteva a mille e gli occhi che le brillavano per la felicità.

« Non privarmi mai più del tuo dolce sorriso » le disse guardandola negli occhi.

Lucilla gli sorrise e, stupendo anche se stessa per l'audacia, gli buttò le braccia la collo baciandolo a sua volta. Non avrebbe mai immaginato che quella Pasqua sarebbe stata così dolce.  

Fine.

Note:

“ Un giorno senza un sorriso è un giorno perso ” è una frase di Charlie Chaplin

“Sei più carina quando sorridi che quando piangi!” è una citazione tratta da Candy Candy.