Sotto la luna piena

 

Quella era una normalissima giornata come tante altre, il cielo era limpido, il mare calmo e il tiepido vento frusciava tra l'erba fresca e appena tagliata. Era il crepuscolo e come al solito mi stavo dirigendo al bar dove lavorava kairi per cenare con lei.

-Ciao Sora! Sei puntuale come sempre- Xion mi saltò subito davanti. Il bar non era molto affollato, l'arancione delle pareti adornate con qualche piccolo quadretto erano perfettamente in accordo con il tramonto.

-Kairi si sta cambiando. Dice che stasera vuole andare da un'altra parte.-

-Spero solo che non sia troppo lontano!-

-Pigrone potresti farlo qualche sforzo in più per lei!- sorrise e mi diede un pugno sullo stomaco che faceva abbastanza male. 

-Piccola non maltrattare Sora lo sai che è delicato. Stasera usciamo anche noi contenta?- Disse tranquillo Roxas mentre la prendeva in braccio e la portava fuori.

-Roxas mettimi giù! Non mi puoi portare in giro cosìììììì!-

-E chi me lo impedisce? Tu?-

-Be... No di certo- disse la ragazza con una risatina.

-Divertiti Sora e non fare troppo tardi mi raccomando- Urlò Roxas andandosene sempre con Xion in braccio.

 

Subito dopo una dolce figura dai capelli rossi tendenti al rosa uscì dalla porta dietro il bancone. Era vestita con un completino rosa scollato e sotto una magliettina bianca. Sfortunatamente i suoi occhi più blu del mare profondo erano nascosti dietro un paio di occhiali da sole. Mi avvicinai a lei e glieli tirai via baciandola dolcemente.

-Sta per fare buio. Questi non ti servono-

-Ma sono nuovi! Li ho appena comprati- Protestò la ragazza sbuffando mentre io soffocavo una risata.

-Dove vuoi andare stasera mia piccola reginetta?-

-uffa non chiamarmi reginetta! Comunque hanno appena aperto un locale dove cucinano piatti tipici della zona-

-D'accordo mia signora. Andiamo-

-Sora smettila- Sorrise prendendomi per mano e uscendo dal locale. Dopo averlo chiuso ci avviammo verso la nostra meta.

Il locale era grande, molto grande, ed era anche quasi tutto pieno. All'esterno si potevano vedere pochi tavoli all'interno dalle piccole finestre che davano sulla strada, le pareti erano di un colore turchese adornate da qualche sporadica pianticella messa sulle finestre. Entrammo e subito notai un enorme lampadario all'interno dello stanzone che illuminava tutto il locale che ai lati presentava due piccoli soppalchi con altri tavoli. 

-Buona sera signorina Kairi. Il suo tavolo è pronto-

-Grazie mille- rispose lei con una voce soave e gentile, sembrava di sentir cantare un angelo...

Seduti al nostro tavolo cominciammo a parlare del più e del meno. Abbiamo parlato di quel piccolo locale e ho scoperto che è di proprietà di un suo zio! Poi abbiamo parlato di quanto fossero disgraziatamente teneri Roxas e Xion... Li invidiavo molto... MOLTISSIMO! Il tempo passato a chiacchierare con lei volava e ogni sua parola rieccheggiava nella mia testa come candide nuvole fatte di zucchero filato. Certi pensieri sdolcinati mi venivano solo in sua presenza, solitamente sarei sbadato e distratto solo perché la penso continuamente!

-Ricordo che una volta Roxas è venuto da me dicendo:"Si vede che sei innamorato fratellino mio. Pensi solo a lei, nei tuoi occhi c'è sempre il suo viso e si sente battere il tuo cuore fino a qui!!!"- Dissi con una smorfia.

-E tu cosa gli hai detto? Sono curiosa.-

-Gli ho detto che lui è peggio di me! Sta sempre a parlare di Xion e a vantarsi delle sue notti di fuoco... Che schifo!- Lei in tutta risposta scoppiò a ridere.

-Sora sei troppo ingenuo per queste cose- La sua voce si fece incredibilmente dolce e il suo sorriso mi colpiva dritto al cuore.

-uffaaaaaa.... Ma ti piaccio così... V-vero?- Le dissi tremante e insicuro alzandomi dal tavolo e avvicinandomi a lei. Si alzò, i suoi occhi erano colmi di amore e dolcezza, mi fissava, si specchiava nei miei occhi limpidi mentre io mi perdevo nei suoi. Lentamente si avvicinò al mio viso e in un attimo le sue labbra sottili premevano sulle mie.

-Certo scemo, prova a chiambiarti di una virgola e ti risistemo con una padellata in faccia!- Disse sorridendo, sorrisi anch'io prendendola sotto braccio e portandola fuori. Andammo a fare una passeggiata al chiaro di luna. Eravamo arrivati al porto, dopo esserci seduti su una banchina a guardare la luna che si specchiava sul mare scuro Kairi poggiò la sua testa sul mio petto, io la presi tra le mie braccia e la cullai dolcemente riempiendola di dolci baci.Avrei voluto che quel momento non avesse mai fine, avrei voluto tenerla al sicuro tra le mie braccia e viziarla con i miei baci.

-Kairi mi sono ricordato una cosa- Le sussurrai silenzioso nell'orecchio tirando fuori un piccolo regalino dalla mia tasca.

-Un frutto di paopu!- Disse prendendolo in mano con occhi brillanti. Ne mise in bocca una punta e io ne presi un'altra tra i miei denti. Tirandolo delicatamente il frutto si divise in due metà perfette, Kairi prese quella che avevo in bocca e io mangiai la sua. Aveva un gusto dolcissimo e intenso, ma mai quanto le sue labbra.

Mi misi sopra di lei mentre avvicinavo il mio viso al suo. I suoi occhi erano come quelli al ristorante, pieni di amore e dolcezza ma stavolta erano stracolmi di mille altri sentimenti che le davano uno sguardo assolutamente affascinante. Lei indietreggiava finché non toccò il pavimento gelido, ormai ero tutto sdraiato su di lei facendo attenzione a non farle male, subito dopo essermi perso di nuovo nel suo sguardo la baciai con tutta la dolce passione che mi stava travolgendo in quel momento.Lei avvolse le sue braccia attorno al mio collo ricambiando quel magico bacio, sentivo i nostri cuori battere all'unisono in perfetta armonia.

 

Non avrei MAI voluto staccarmi dalle sue labbra... Però si stava facendo tardi e dovevamo tornare nelle nostre case. La accompagnai di fronte a casa sua, dopo averla coccolata stavo per andarmene, mi voltai e prima di muovere un passo sentì la sua mano che mi afferava.

-Sora se vuoi... puoi dormire a casa mia...- Disse lei abbassando lo sguardo tentando di trattenere le lacrime.

-Lo sai che se i tuoi ci scoprono siamo nei guai. Non fare follie ti prego.-

-Ti scongiuro Sora... Solo per stanotte..- Mi avvicinai a lei abbracciandola.

-D'accordo mia regina, ma solo stanotte! Non voglio farti finire nei guai-

Salimmo in camera sua, molto silezoisamente per non svegliare nessuno, dopo esserci cambiati ci infilammo sotto le coperte. Lei si addormentò subito tra le mie braccia, io rimasi sveglio ad ammirare quello spettacolo. Stanco le diedi un lieve bacio per non svegliarla e poggiando la testa al suo fianco mi addormentai ascoltando il suo dolce respiro.