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Autore: LADY ROSIEL    08/04/2012    0 recensioni
[Dark/Malinconica - Quando la malinconia e la solitudine t'invadono]
"La notte in cui le calendule sbocciarono silenziose velenose e invisibili spine laceravano la carne di un'anima ferita... Le calendule, fiori gioiosi, possono simboleggiare anche la morte? Non quella fisica nel vero senso della parola, ma forse quella mentale...Un sogno infinito tinto d'ipocrisia.
Genere: Angst, Dark, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Partorita sulla stessa scia di una mia one-shot "Datura Raquiem", a sua volta ispirata all'omonima "Calendula Requiem", canzone di Kanon Wakeshima x Kanon.

CALENDULA Requiem

La notte in cui le calendule sbocciarono silenziose
mentre il sogno e la realtà si confondevano,
il bagliore della luna rischiarò lacrime fastidiose.

inutile aggrapparsi disperatamente a
quel flebile ricordo lontano,
poiché anch'esso era una dolce bugia corrosiva.
Un tentativo estremo,
per mostrarsi forte quando le certezze vacillavano.

L'angoscia e il rancore espugnarono ogni offensiva,
come in un dedalo, sentimenti sepolti si smarrivano
nel canto splendido e crudele
di un requiem malinconico che s'inaspriva.

Avvolte nell'oscurità,
velenose e invisibili spine laceravano
la carne di un'anima ferita,
in una danza di inebrianti gemme indissolubili.
Il ciclo perpetuo delle calendule che crescevano.

Emozioni traboccanti,
riunite senza significato in frasi miserabili,
non giunsero mai a destinazione.
Urla congelate racchiuse in un cuore fragile,
non divennero mai percepibili.

Nel sogno infinito il tempo si sbriciolava,
come cenere dopo un ciclone.
E quelle candide ali spezzate si tingevano d'antracite,
in una solitudine ancor più terrificante della distruzione.

Un incubo senza risveglio,
tormentato da indegne allucinazioni e paure implicite.
Una cicatrice abrasiva che
ardeva come fuoco sulla pelle e
un dolore mai sazio di parole ipocrite.

Quell’ insopportabile vuoto non era altro che
 l'ombra di un'esistenza straziata.

   
 
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