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Autore: kateausten    08/04/2012    1 recensioni
"I love you, and i know you love me too. And when you're get ready to admit that, you come and find me. 'Cause i'll be fucking waiting however long it takes."
(Mini/Alo)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aloysius Creevey, Minerva McGuinness
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I love you, and i know you love me too. And when you're get ready to admit that, you come and find me. 'Cause i'll be fucking waiting however long it takes."

A Nick era sempre andata bene quando si atteggiava, vestiva, pensava in quel modo.
Ovvero da stronza.
Mini lo sapeva e agiva di conseguenza.
Nick non si era mai preso la briga di capire, di comprendere chi fosse la vera Mini. A lui bastava che fosse bella, bionda e pronta ad aprire le gambe.
Cosa che Mini non faceva. Quando capitò, lo fece solo per non perdere la persona che pensava di amare e rimanere sola.
In un certo senso, anche Nick l'amava. E in un certo senso, le voleva bene. Solo che non l'amava e non le voleva bene così tanto da non andare a letto con la sua migliore amica.
Ma a Mini bastavano quelle bugie. Ogni mattina quando apriva gli occhi, guardava le foto attaccate alla parete e si convinceva che continuare così, con quell'assurda dieta, con quell'assurdo vomito, con quell'assurda facciata, andava bene. Anzi, più che bene.
Non si curava del senso di abbandono che penetrava in ogni sottile arto che aveva, non si curava del fatto che Nick non l'amasse quanto lei amava lui o che si facesse Liv.
Perchè stare con qualcuno, era meglio che stare da sola.
Sola.
Era solo una parola come tante, una paura mai ammessa, un concetto vago ma pronto a farsi definito e concreto non appena lei avesse smesso di essere quello che la gente pensava che fosse.
Quando lei e Nick si erano lasciati definitivamente- nonostante lei fosse sempre bionda, bella e magra- quella temuta parola era tornata a farle visita, come un cane fedele.

Anche a suo padre andava bene che Mini fosse così. Gli piaceva che la figlia fosse bella, gli piaceva che quel vestito rosso le cadesse così bene su quel corpo magro. Gli piaceva che fosse gentile ed educata così da non metterlo in imbarazzo con tutta quella gente importante.
E Gregory era così affascinante, così seducente, così pronto ad accoglierla che Mini fece finta di scordarsi che per la maggior parte della sua vita non lo aveva visto, lasciandola sola alla ricerca disperata di un padre mai trovato.
Anche lui in un certo senso le voleva bene e in un certo senso l'amava, ma non così tanto da non abbandonarla; non così tanto da aiutarla.
Mentre Mini leggeva quelle poche righe che Gregory le aveva lasciato, mentre la voce metallica la informava che il numero del cliente era stato disattivato, si chiese cosa facesse di sbagliato affinchè tutti gli uomini più importanti della sua vita la lasciassero da sola.

E poi era arrivato Alo.
Mini non si ricordava quando aveva cominciato a guardare con occhi diversi quel rozzo contadino dai vestiti assurdi e dal pickup scassato.
Non si ricordava neanche quando il sorriso sbilenco e sincero che faceva ogni volta che succedeva qualcosa di buffo la portava a sorridere a sua volta.
E soprattutto non si ricordava quando, dopo la morte di Gracie, era diventata così dipendente da lui.
Lo aveva deriso tanto. Lo aveva mortificato. Lo aveva sfruttato.
Eppure nulla di tutto questo importava ad Alo, perchè, in quel momento era davati a lei e le diceva che l'amava.
Non in un certo senso. L'amava veramente. E non perchè era bella o magra, ma perchè era lei.
Ma c'era un bimbo di mezzo- anche se Alo non lo sapeva- le vecchie paure e il fatto che anche Alo, prima o poi, si sarebbe stancato di lei, lasciandola sola.
Ne era sicura, ne era convinta. Quindi tanto valeva lasciare prima di essere lasciata.

La bimba scalcia dentro di lei- o forse è il suo cuore a battere così forte?- e Mini è di fronte ad Alo, in quel vecchio, sudicio capanno che lui ha addobbato malamente ma con amore, per lei e la bambina.
Le sembra il posto più meraviglioso del mondo.
In fondo, aveva ragione lui. Aveva sempre avuto ragione lui. Quando sarebbe stata pronta, lo avrebbe trovato. Perchè lui non era suo padre, non era Nick, non era nessuno di quegli stupidi uomini che non l'avevano apprezzata, destinati a lasciarla sola.
Da quando aveva messo piede nel capanno una nuova, sorprendente sensazione l'avvolse: c'era Alo, c'era la bambina.
Sola, non lo sarebbe stata mai, mai più.

  
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