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Autore: Willow Black    08/04/2012    5 recensioni
Una one-shot dedicata a Medusa, prima dei vari avvenimenti della serie.
Dal testo:
"Chi volevi prendere in giro, Medusa? Tutti sanno che un serpente non può amare e non può essere amato, perché ti ostini ancora tanto a correre dietro a un’illusione?"
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Medusa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stupid illusions






 

Sei ancora seduta sui gradini dell’altare con gli occhi dorati e impeccabilmente truccati rivolti verso l’entrata semi aperta di quell’edificio modesto dal soffitto alto in cui avrebbe dovuto svolgersi la cerimonia.
Forse quel trucco scuro ti ha annebbiato la vista, Medusa, ed è per questo che ora sei rimasta aggrappata con le unghie curate e laccate a una vana speranza.
Arriverà.
Lo hai ripetuto così tante volte che sei riuscita ad ingannare il tuo stesso cuore e a far tacere la ragione.
Perché la tua mente, da perfetta strega che cerca le sue risposte nel progresso, ha già analizzato la situazione ed è già giunta a una razionale conclusione.
Solo che tu non vuoi darle retta, non capendo che così facendo ti stai arrecando ancora più dolore.
Una solitaria lacrima scivola lungo la tua guancia portando con sé una striscia scura di mascara e sbatti impercettibilmente le ciglia con un gesto veloce e sinuoso.
Chi volevi prendere in giro, Medusa? Tutti sanno che un serpente non può amare e non può essere amato, perché ti ostini ancora tanto a correre dietro a un’illusione?
Credevi davvero di sposarti e poi di condurre una vita felice assieme al tuo amato e al frutto nato dal vostro amore che in questo preciso istante si sta sviluppando all’interno del tuo ventre?
Che stupida.
Mentre ti alzi da quella fredda scalinata facendo frusciare il lungo vestito nero te ne sei finalmente accorta.
Ti rivolgi al grande rosone della chiesa da cui filtrano i raggi obliqui del tramonto con un sguardo sottile, ostile, da rettile.
Hai seppellito il tuo cuore da qualche parte, nelle profondità della tua anima, così da non esserne mai più condizionata in futuro.
Posi una mano sul tuo ventre ancora poco accennato. Tutti i mal non vengono per nuocere in fondo: quella creatura potrà tornarti utile per gli esperimenti in futuro.
Poi ti avvii verso l’uscita senza esitazioni, con le braccia stese lungo i fianchi e i pugni chiusi. Quando esci dalla chiesa sai con certezza di aver appena abbandonato una parte di te stessa, ma non te ne penti.
La debole donna di pochi istanti prima è completamente svanita, ora c’è solo posto per la strega Medusa Gorgon.

 








Angolo dell’Autrice.
Non so proprio cosa aggiungere: mi è venuta in mente mentre girovagavo per la stanza aspettando che il collegamento a Internet resuscitasse e non ho potuto far altro che scriverla.
Ho sempre pensato che fine avesse fatto il padre di Crona (o semplicemente chi fosse) e come abbia potuto innamorarsi di un donna amabile come Medusa.
Ecco. L'unica soluzione plausibile è quella di non porsi tali quesiti e filare subito a letto fantasticarci su. Giustamente.
A quest'ora dovrei essere già a letto per svegliarmi pimpante e allegra domani mattina, ma non lo sono. Ovviamente.
Forse è per questo motivo che sto deliziando i poveri sventurati di Efp con i miei scleri sensati discorsi...
Allora buona notte.
E buona Pasqua (in ritardo).
E buona Pasquetta.
Ciaooo <3
Dark Elle
  
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