L'aria
fresca della sera soffiava sul mio viso dandomi sollievo e ristoro dopo
una
giornata passata a fuggire dalle guardie tra le vie della
città.
Stavo per ritornare a casa del nonno Satan quando cambiai idea.
Invece di svoltare a sinistra girai dal lato opposto, e fu in pochi
attimi che
raggiunsi la casa dei miei genitori.
Aiutata dall'oscurità, m'intrufolai nel giardino e mi alzai
in volo fino a
raggiungere la finestra del primo piano.
La scena che s'intravedeva all'interno avrebbe scaldato il cuore di
chiunque,
ma non il mio.
Una madre, un padre e uno splendido bambino dagli occhi azzurri.
Il pargolo stava piangendo per aver fatto cadere la propria caramella,
la madre
lo accarezzava dicendo che non era successo nulla e il padre
si dirigeva
nel luogo segreto in cui teneva i dolci per far ritornare a sorridere
mio
fratello.
Lacrime amare mi rigarono il volto, ma le scacciai e strinsi i
pugni,aumentando
lievemente la mia aura.
Grosso errore.
Mi precipitai tra la staccionata e un cespuglio.
Se mi avesse scoperta sarebbe stata la fine per me.
Un passo.
Eccolo si stava avvicinando sempre di più, riuscivo a
sentirlo.
Il cuore prese a battermi all'impazzata e sembrava fin troppo rumoroso
nel
silenzio della sera, mentre il respiro si faceva affannato.
Sentivo la maniglia della porta girare e il passo dell'uomo uscire
dalla casa.
Mi
avrebbe scoperta e io sarei morta.
Ma chi me lo aveva fatto fare?
Un' auto si ferma sul vialetto della casa.
Un sospiro di sollievo, prima di percepire le auree della gente
all'interno.
I guai non arrivano mai da soli.
Trunks e Goten.
Se prima avevo una lieve possibilità di scappare, in quel
momento essa era
sparita.
Gli sportelli della macchina si aprirono e i due ragazzi scesero.
-Fratello!- salutò Goten con una sfumatura gioiosa nella
voce, Trunks si limitò
a sorridere.
-Entrate- disse mio padre cordiale, come se stesse parlando con degli
sconosciuti.
-Tu entra Goten- disse Trunks con una mano dietro la nuca in segno di
scuse
-Devo controllare una cosa nell'auto, arrivo subito.-
Mio zio scrollò le spalle. - D'accordo a dopo.-
Trunks non si mosse fino a quando la porta non fu chiusa.
Ma non andò verso la macchina come mi aspettavo, si stava
muovendo verso di me.
Fu velocissimo, un attimo prima stava avanzando verso di me, l'attimo
dopo si
trovava dietro di me, le labbra a pochi centimetri dal mio orecchio.
-Non ti vuole nessuno qui, vattene.-
Mi voltai verso di lui e per un attimo mi parve che i suoi occhi
fossero
ritornati del consueto blu, ma mi ero sbagliata.
Erano ancora rossi, il rosso che sottolineava il controllo dello
Tsufuro su di
lui.
-Va via, non dirò nulla agli altri se ora scompari.-
Annuì.
Lui sparì alla mia vista, per poi riapparire sulla soglia
della porta ed
entrare in casa.
Sospirai, nuovamente sollevata, e corsi verso la casa del nonno.
-Dove sei stata?- mi chiese non appena misi piede all’interno
dell’enorme villa.
-In giro, perché?-
-Lo sai che non devi uscire MAI!- l'ultima parola la
pronunciò talmente forte
da farlo tossire.
-Hey nonno, lo sai che non ti devi sforzare troppo- lo accompagnai fino
alla
sua camera, ma quando arrivammo a destinazione lui scosse la testa e
cambiò
direzione, dirigendosi verso la mia.
Non appena aprì la porta subito notai le valigie sul mio
letto.
-Nonno che significa?- lui sorrise e scosse nuovamente la testa.
-Sono vecchio e purtroppo devo farmi delle visite, quindi devo dare
loro il mio
sangue. Scopriranno che non sono infetto e con tutta
probabilità mi
uccideranno.-
Il gelo mi penetrò nelle ossa. -Sai che non lo
permetterò.-
Lui mi sorrise - O saranno loro a farlo o sarà la mia
malattia. E una volta morto prenderanno i miei possedimenti, ecco
perché ti devo lasciare andare via- scrollò le
spalle e continuò. -Queste sono le valigie, ho
già preparato tutto il
necessario, loro verranno a prendermi tra poco, vai.-
Fu così che, per la seconda volta in vita mia, dovetti
prendere le mie cose e fuggire
dalla mia casa, ma questa volta qualcuno piangeva per me.
Mio nonno, costretto a lasciarmi andare per salvarmi da un orribile
destino.
Angolo
dell'autrice
Come primo capitolo è un pò corto, ma spero che
vi sia piaciuto.
Ogni tipo di correzione e bene accetta e, se vi va, lasciate una
piccola
recensione.