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Autore: EarthquakeMG    09/04/2012    4 recensioni
Correvo.
Correvo a perdifiato.
Dove stavo andando? Stavo tornando a casa.
Stavo tornando nella mia vera casa, nel mio mondo, nel posto in cui sono nata.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Questa è la mia prima fanfiction su Inuyasha.
Ho sempre amato questo Manga/Anime ma soltanto adesso dopo aver deciso di rivedere l'Anime ho provato a scrivere qualcosa, i protagonisti sono Inuyasha e Kagome e le vesti che indossano solo quelle di sempre, io ho soltanto cercato di renderli un po' più personali; forse vi risulterà banale e un po' insensata ma io spero comunque che vi piaccia.
MG.

I personaggi, ovviamente, non mi appartengono ma sono stati creati da Rumiko Takahashi ed il mio è solo un omaggio al suo grandissimo lavoro.


Ich brauche dich



Correvo.
Correvo a perdifiato.
Dove stavo andando? Stavo tornando a casa.
Stavo tornando nella mia vera casa, nel mio mondo, nel posto in cui sono nata.
La pioggia mi bagnava i vestiti e le lacrime mi offuscavano gli occhi.
Non avevo mai pianto così tanto in vita mia, il mio torace era scosso dai singhiozzi.
Li avevo visti, ancora una volta.
Erano loro.
Kikyo ed Inuyasha erano insieme, proprio come cinquantanni fa.
Erano abbracciati davanti a Goshinboku, davanti a quello stesso albero che ci aveva visti insieme per la prima volta.
Dovevo aspettarmelo, in fondo lo sapevo già, Inuyasha e Kikyo sono destinati a stare insieme per sempre; nemmeno la morte è riuscita a separarli.
Lui aveva scelto lei.
Inuyasha aveva scelto Kikyo nonostante lei fosse già morta.
Ed io?
Io ero soltanto Kagome, un’umana capitata lì per caso.
Un’umana che avrebbe dovuto aiutarlo, un’umana che doveva portarlo da Naraku.
Inuyasha doveva sconfiggere Nakaru.
Doveva farlo per vendicare lei.
Lui aveva sempre amato lei.
Ed io mi ero illusa.
Pensavo di poterla sostituire, di poter essere per Inuyasha quello che Kikyo non ha avuto il tempo di essere; pensavo di poterlo amare come non era riuscita a far lei.
Ed io lo amavo, lo amavo con tutta me stessa, ma lui amava Kikyo.
Kikyo che era ormai un corpo fatto di ossa e terra.
Kikyo che rubava le anime ai morti per potersi muovere.
Kikyo che aveva dato la sfera Shikon a Naraku.
Kikyo che nonostante fosse morta lo amava ancora come se non l’avesse mai lasciato.
Ed io ero soltanto un peso.
Un peso che Inuyasha fingeva di non sentire ma che io sapevo fosse troppo per lui.
Io ero soltanto uno strumento.
Inuyasha mi voleva bene, me lo aveva dimostrato spesso, ma l’amore che provava per Kikyo andava oltre.
Il loro era un amore che neanche la morte avrebbe potuto cancellare.
Come potevo io, semplice umana, cancellare il ricordo di Kikyo dalla mente di Inuyasha?
Non potevo, non ne ero capace.
Per questo decisi di scappare.
Decisi di lasciare i frammenti della sfera tra le mani di una Sango addormentata e di scappare, nella notte, coperta dall’odore della pioggia.
Speravo lui non lo sentisse, il mio odore che si allontanava, speravo che rimanesse con la sua Kikyo ancora per un po’.
 
«Kagome!»
Le mie speranze furono vane.
Non mi voltai, non volevo che vedesse le mie lacrime.
Che stupida!
Inuyasha poteva sentirle, le mie lacrime.
 
«Kagome!»
 
Cosa dovevo fare?
Cosa dovevo dirgli?
 
«Sì?»
 
Che stupida!
La mia voce tremava più del mio corpo, più cercavo di parlare e più il mio corpo veniva scosso dai tremiti.
 
«Dove stai andando, Kagome?»
 
Inuyasha era preoccupato, arrabbiato, non riuscivo neanche a capirlo.
 
«A casa..» dissi in un sussurro ma sapevo benissimo che lui mi aveva sentito.
 
«E quando tornerai?» mi domandò.
 
Un singhiozzo, uno più forte degli altri, che quasi mi fece perdere l’equilibrio.
 
«Non tornerò!» affermai con voce tremante.
 
«Kagome..Perché?» mi domandò.
 
Perché?
Avrei potuto elencargli tutti i motivi per cui stavo scappando da lui, avrei potuto semplicemente parlargli di Kikyo, eppure nessun suono fuoriuscì dalle mie labbra.
I fremiti si impossessarono del mio corpo e mi impedirono quasi di respirare, mi accasciai al suolo lasciando che la mia gonna si impregnasse dell’odore di terra bagnata che mi provocò bruciore agli occhi.
 
«KAGOME!»
 
La voce preoccupata di Inuyasha.
Forse, oltre ai suoi occhi e al suo calore, quella voce mi sarebbe mancata più di ogni cosa.
Lo sentii vicino a me e mi beai del suo odore, un odore che forse non avrei sentito più.
Mi prese tra le sue braccia come faceva ogni volta che ero in pericolo.
 
«Che ti succede, Kagome?»
 
Risi.
La mia era una risata spenta.
Come sempre Inuyasha non capiva mai niente.
 
«Mi mancherai Inuyasha!» sussurrai poggiandomi sul suo petto. «Mi mancherai tantissimo!»
 
«Ma cosa dici Kagome? Perché? Perché vuoi andare via? Perché vuoi lasciarmi?»
 
Era una voce allarmata la sua, la preoccupazione aveva lasciato spazio alla paura.
La sentivo, forse per la prima volta.
Quella che provava Inuyasha era paura, paura di perdere me.
 
«Tu non hai bisogno di me Inuyasha, hai già Kikyo!» gli dissi con sincerità.
 
Lo vidi sobbalzare mentre i suoi occhi si riempivano di malinconia.
Sapevo di aver toccato un tasto dolente, quel tasto tanto dolente che mi avrebbe dato la possibilità di andare via..di scappare.
Provai ad alzarmi, facendo forza sulle gambe, ma lui mi trattenne.
 
«Io ho bisogno di te, Kagome!» sussurrò.
 
Sobbalzai, alzando gli occhi verso di lui.
Mi stava guardando.
Il suo non era lo sguardo provocatorio di sempre ma non era neanche quello sguardo che mi aveva riservato quando aveva deciso di proteggere Kikyo.
Inuyasha stava semplicemente guardando me.
Un brivido mi attraversò la schiena quando le sue parole mi entrarono dentro.
Luiaveva bisogno di me.
Me lo aveva dimostrato, tante volte.
Mi aveva protetta, mi aveva salvata ma aveva sempre avuto bisogno di me.
Io lo avevo sempre saputo eppure sentirmelo dire era tutta un’altra cosa.
Cosa dovevo fare?
La voglia di abbandonare le sue braccia era completamente svanita, ma non potevo restare.
Lui era con Kikyo soltanto pochi minuti prima di venire da me.
 
«Inuyasha io..Kikyo..»
 
Non riuscì ancora a parlare, un altro fremito attraversò il mio corpo, la pioggia mi stava minando dentro.
 
«Kagome io..Kagome ti prego, so cosa pensi, lo so. Ma ti prego non mi abbandonare. Ero con Kikyo, è la verità, ma io ho bisogno di te
 
Quelle parole ancora una volta, quelle parole mi entrarono dentro.
 
«Inuyasha!»
 
Sorrisi per poi chiudere gli occhi.
Sentii la terra muoversi sotto di me ed un calore familiare avvolgermi.
Mi stava portando lontano da lì, lontano da casa.
Che poi, in fondo, era lui ormai la mia casa.
Mi accoccolai tra le sue braccia e rilassai le membra.
Ancora una volta sarei scappata, magari il giorno dopo o il giorno dopo ancora e lui sarebbe venuto a riprendermi..lo avrebbe fatto sempre perché lui aveva bisogno di me.
   
 
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