…Can che abbaia non morde…
 
 
- Hey e poi ti ricordi quella sera che al Grill ho cantato per te? Oh mio Dio avevo il terrore di salire sul palco e di fare una figuraccia davanti a mezza Mystic Falls, ma riconquistare te era la cosa più importante in quel momento, così mi sono messa in ridicolo e poi ahahahah-  Caroline scoppia a ridere come una matta, anzi no, come una che si è appena scolata due bottiglie di Whisky e sta flirtando con un alquanto impacciato Matt, che per nascondere l’ imbarazzo abbassa la testa e si prodiga per asciugare i bicchieri puliti.
Sono appena entrata nel locale, sono nera. Come ogni giorno che resto in questo squallido buco di città, devo sorbirmi i malumori e i piani folli di mio fratello (Klaus), come se non bastasse, quel bastardo di Damon ha osato sedurmi ed imbrogliarmi,da quando lo ho scoperto non faccio altro che pensare ed ideare torture a cui potrei sottoporlo, ma non ho fretta, voglio cogliere l’ occasione adatta, voglio chiuderlo in trappola nel momento opportuno, quando magari lo incontrerò, ubriaco, al Grill, a piangersi addosso per l’ eterna indecisione della casta e pia Elena.
Ora però la mia irritazione sta crescendo: non posso credere che quella sgualdrina di una vampira stia flirtando spudoratamente con Matt! Voglio dire, non le basta aver, non riesco ad immaginare come, sedotto e stregato quell’ idiota di mio fratello, ora vuole riprendersi anche Matt? Mi avvicino con passo felino ed entrambi si voltano verso di me …..
-Questa sera non sono in voga di provocazioni, e se continui a fare quello che stai facendo giuro che ti trascino per i capelli per tutta Mystic Falls ….-sibilo tra i denti in un modo che deduco essere stato abbastanza inquietante, visto che Matt si sta ritraendo con gli occhi spalancati.
Evidentemente, però, non lo sono stata abbastanza. Quella stronza mi scoppia a ridere in faccia …
-Che cosa diavolo vuoi da me, io sto solo parlando col mio amicone … - biascica Caroline volgendosi verso Matt con la faccia di una che ha perso completamente cognizione di causa. Mi rendo conto che è un bersaglio facile, ma ho bisogni di qualcuno su cui riversare la mia rabbia repressa di 1000 anni.
-Ho detto che devi toglierti dalle palle entro cinque secondi!-
Con la coda dell’ occhio vedo Bonnie uscire dal bagno e venire verso di noi con lo sguardo minaccioso, povera piccola idiota, se volessi potrei prosciugarla senza che lei se ne accorgesse.
-Andiamocene Caroline, è meglio!-
-No non me ne voglio andare, voglio restare a parlare con Matt e a scolarmi tutta la riserva di alcolici!- aggiunge Caroline mentre guardo estasiata la scena. Mi piace vedere come tutti mi temano. Le due si alzano e se ne vanno, rimaniamo io e Matt, a guardarci negli occhi. Purtroppo o per fortuna non sono poi così spaventosa.
Matt mi fissa per qualche secondo e poi mi scoppia a ridere in faccia; la sua è una risata genuina, non suona di presa in giro o di provocazione, sembra quasi la risata divertita di un bambino che ha assistito ad una scena comica.
-Certo che voi donne siete proprio strane, eh? Vi comportate come delle iene che si vogliono spartire il bottino …… comunque - si avvicina al mio viso che sta dall’ altra parte del bancone, soffiandomi sul viso-non mi dispiace affatto essere il bottino in questione …
Mi lascia completamente senza parole, non so più che dire o che fare. Non mi importa se apparirò come una cacciatrice di uomini, non voglio farmi scappare questa opportunità, voglio sfruttare del tutto la sua sfacciata propensione nei miei confronti. Mi alzo velocemente dallo sgabello, rimango in piedi davanti a lui, poi gli faccio senno di seguirmi, mentre sento il sangue darmi alla testa. Cammino svelta tra la folla, mi volto per vedere se mi sta seguendo, ed entro nel bagno, chiudendo la porta alle mie spalle. Mi fermo e mi appoggio al muro, eccitata. Sento la porta che apre e lo vedo entrare di soppiatto nel bagno delle donne, lo vedo pararmisi davanti ed avvicinarsi al mio collo.
-Ce ne hai messo di tempo per fare il primo passo. Per essere una predatrice millenaria, sei stata un po’ lentina -mi sussurra con voce provocante.
Non ci vedo più, mi fiondo sulle sue labbra, ci baciamo, ci tocchiamo e godiamo l’ uno del piacere dell’ altra. Almeno per sta sera non voglio preoccuparmi di Klaus, dei paletti di quercia bianca, del fatto che sto baciando un semplice mortale. Ora voglio solo godermi lo spettacolo.