Ho visto che molti di voi mi hanno chiesto il seguito di NON LASCIARMI... e così eccolo qui. Cosa sarà successo ai nostri eroi 5 anni dopo? Leggete e commentate!!! CIAO
ps leggete fino in fondo, è un consiglio
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Erano passati quasi 5 anni da quando Sosuke era partito . Kaname si
sentiva terribilmente sola. Era vero però che nei primi
tempi Sosuke le scriveva molte lettere, raccontandole cosa stesse
facendo e di come si stesse svolgendo la missione. Durante quel periodo
Kaname si sentiva felice, per lo meno sapeva che il suo amato si
interessava a lei, e questo la ricompensava di tutto il dolore e la
solitudine che provava per la sua assenza. Purtroppo però
più il tempo passava e più le lettere di Sosuke
diminuivano. Nell'ultimo anno aveva ricevuto 4 semplici telegrammi dove
il sergente le mandava a dire che lui stava bene. Nonostante la
freddezza della missiva Kaname era sollevata, sapeva che il suo Sosuke
era vivo e stava bene, e questo le bastava.
Quel giorno Kaname stava rileggendo alcune lettere di Sosuke, si
sentiva particolarmente triste e leggere quelle lettere non la facevano
certo star meglio, la mancanza di Sosuke si sentiva, ma allo stesso
tempo si sentiva scaldare il cuore, le parole che lui le scriveva erano
piene di affetto. Era distesa sul letto, quando improvvisamente
sentì suonare il campanello. Andò ad aprire e
quello che vide davanti a lei non le piacque per niente.
"Signorina Kaname posso entrare? Devo parlare di una cosa molto
delicata"
"Si tratta di Sosuke, vero?" Kaname aveva capito che se Tessa era
venuta a farle visita era successo qualcosa di veramente grave.
"Esatto" disse il comandante molto seriamente.
Kaname fece accomodare la sua ospite in salotto. "Vuoi del
thè Tessa?" "Sì, grazie"
La ragazza dai lunghi capelli si avviò in cucina e mise sul
fuoco la teiera. Mentre aspettava che l'acqua bollisse, si immerse nei
suoi pensieri. Erano passati circa 6 mesi da quando aveva avuto per
l'ultima volta notizie di Sosuke. Quel giorno stava studiando un libro
di storia medievale, forse studiare era una parola grossa, cercava di
concentrarsi su qualcosa che non fosse Sosuke. Erano più di
2 mesi che non si faceva sentire, nè una lettera,
nè un telegramma. La cosa cominciava a renderla nervosa e
preoccupata; non era mai capitato che rimanesse senza sue notizie per
tutto quel tempo. Ormai cominciava a pensare che gli fosse successo
qualcosa di veramente terribile. Mentre si imponeva di non pensare al
peggio, squillò il telefono. 'Sarà sicuramente
Kyouko' pensò Kaname. Infatti l'amica le telefonava tutti i
giorni per sapere cosa stesse facendo e come stesse. In fondo Kyouko
sapeva cosa stesse provando la sua amica, era disposta a supportarla
finchè Sagara non fosse ritornato.
*Pronto, chi è?* *Ciao Kaname sono io* la ragazza non
riusciva a credere alle sue orecchie, dall'altra parte dell'apparecchio
c'era il suo amato e le stava parlando.......*Pronto Kaname sei ancora
lì* il sergente la risvegliò dalla trance in cui
era caduta. *Sosuke, sei veramente tu?* *Certo! Chi vuoi che sia!*
Kaname cominciò a piangere senza un motivo ben preciso,
forse perchè stava sentendo la voce del suo amato, o forse
perchè in quel momento sapeva ce non gli era successo niente
ed era vivo. *Sosuke, non farlo mai più!* *Cosa?* chiese il
sergente *Non sparire mai più. Anche se ti è
difficile, cerca di mandarmi anche solo una riga in cui mi dici che
stai bene. Non puoi capire quanto mi hai fatto stare in ansia questi
ultimi mesi! Ti prego non farmi più passare dei momenti del
genere. Non riuscivo a capire perchè non ti facessi sentire,
ho pensato addirittura che........* Kaname non riuscì a
terminare la frase i singhiozzi glielo impedivano. *Non preoccuparti,
ti prometto che non ti farò più stare in pena. Tu
non sai quanto mi sia costato non darti più notizie,
purtroppo però la missione me lo impediva. Ma ti giuro che
questo non accadrà mai più. Il sentirti
così in ansia mi spezza il cuore, non voglio che tu soffra
in questo modo* La ragazza si sentì sollevata da quelle
parole e così cercò di calmarsi e di riprendere
una conversazione normale.
Quel pomeriggio passarono ore e ore al telefono raccontandosi tutto
quello che era successo in quegli ultimi mesi, e quando fu il momento
di lasciarsi, il dolore fu forte.
*Mi dispiace Kaname, ma i miei compagni mi chiamano. Purtroppo devo
lasciarti. Ti prometto che ti chiamerò al più
presto,e se non mi fosse possibile ti scriverò.* *D'accordo.
Allora a presto. Sosuke ricordati che ti amo da morire* *Ti amo anch'io
Kaname. Ciao* *Ciao*.
Kaname si risvegliò dai suoi pensieri quando
sentì che la teiera stava fischiando. Spense il fuoco e la
poggiò sul vassoio vicino alle tazze che aveva
già posizionato.
Ripensò alla promessa che le aveva fatto il sergente, non
era riuscito a mantenerla. Era da quel giorno che lei non aveva
più una notizia su di lui. Nè una telefonata,
nè una lettera, insomma niente di niente. Ora
però avrebbe saputo la verità, Tessa era
lì e le avrebbe comunicato la notizia. Qualunque fosse,
Kaname sapeva che le avrebbe cambiato la vita.
"Eccomi Tessa, scusa se ti ho fatto aspettare" "Si figuri signorina
Kaname"
La ragazza si sedette vicino al comandante e le porse il
thè. Il comandante ringraziò.
L'aria che si respirava in quel momento era veramente pesante, nessuna
delle due voleva iniziare il discorso. Non riuscivano a trovare le
parole per un argomento del genere, ed entrambe avevano paura.
Finalmente Kaname prese coraggio e parlò per prima:"Tessa se
sei venuta qui è per parlarmi di Sosuke. E così
finalmente saprò il perchè non si sia fatto
sentire in questi ultimi 6 mesi" "Ecco, vede Kaname la cosa da spiegare
non è per niente facile" rispose il comandante cominciando a
giocherellare con la sua treccia. "Vede il sergente Sagara......."
DUE ORE DOPO
"Mi dispiace veramente tanto signorina Kaname. Purtroppo non abbiamo
potuto fare niente per impedirlo. Lo so che non è una grande
consolazione però pensi che il sergente Sagara è
stato un eroe"
Kaname stava piangendo calde lacrime, non riusciva a credere a
ciò che Tessa le aveva appena detto. Ora finalmente tutto si
spiegava. "Certo Tessa, è una magra consolazione
però........"
"Il mio dovere ora è compiuto, posso andare. Per qualunque
cosa mi chiami, sarò sempre a sua disposizione"
"Va bene. Se ne avrò bisogno ti chiamerò.
Però forse è meglio se vai via subito. Non
è per scortesia, ma in questo momento ho voglia di
stare da sola e capire cosa devo fare. Sei stata gentile ad avvertirmi
di persona, ti ringrazio"
"Mi sembrava assurdo e poco delicato avvisarla per telefono.
Arrivederci signorina Kaname e mi raccomando si ricordi che la vita
continua" Kaname fece un debole sorriso al comandante e la
accompagnò alla porta. Una volta che il suo ospite
se ne fu andato, Kaname si gettò sul letto e diede libero
sfogo al suo dolore, in un lungo pianto liberatorio. Quel giorno la
ragazza non si mosse dal suo appartamento, continuò a
piangere finchè la stanchezza non prese il sopravvento e si
addormentò.
Il mattino dopo Kaname si svegliò molto triste, ma con
l'anima tranquilla, oramai sapeva tutto.
UN ANNO DOPO
Kaname si ritrovava all'areoporto, lo stesso che 6 anni prima aveva
visto partire il suo unico vero amore.
Pochi giorni prima l'aveva contattata Tessa per avvisarla che la
missione era finalmente terminata.
*Signorina Kaname, le posso ufficialmente comunicare che la missione
è terminata, quindi se lei vuole venire all'areoporto per
............ sì insomma mi ha capito* *Certo Tessa non
preoccuparti, ho capito benissimo. Vuoi sapere se sono disposta a
venire all'aereoporto per venire a prendere Sosuke.* *Esatto* *Certo,
verrò non preoccuparti*
Ora Kaname si trovava lì e stava aspettando che tutti
scendessero dall'aereo. Man mano che il tempo passava, la ragazza
vedeva arrivare i soldati che avevano participato alla missione e con
loro vide arrivare le bare di coloro che purtroppo non ce l'avevano
fatta. Kaname non riusì a sopportare quella visione ed
inevitabilemente si mise a piangere spostando lo sguardo sul pavimento
dell'areoporto.
Improvvisamente si sentì toccare la spalla. Non si
voltò sapeva chi era.
"Kaname"
La ragazza si girò e quando vide la persona che le stava
davanti gli buttò le braccia al collo.
"Sono finalmente tornato. Mi dispiace di non aver mantenuto la mia
promessa"
"Non importa Sosuke, l'unica cosa davvero importante è che
tu ora sia qui. Ti prego stringimi forte!"
Sosuke obbedì. Anche lui aveva sentito la mancanza della
ragazza e non vedeva l'ora di poterla riabbracciare.
"Kaname devo dirti una cosa importante" "Che cosa?" chiese la ragazza
"Sono stato affidato ad una nuova missione" la ragazza si sciolse
dall'abbraccio. "Un'altra missione? E per quanto starai via?" "Per
sempre" la ragazza non riusciva a credere alle sue orecchie, non era
possibile era appena tornato e già se ne andava di nuovo,
lasciandola sola. "E in che cosa consisterebbe questa nuova missione?"
"Visto il mio impegno nell'ultima missione, il comandante mi ha
concesso una missione molto speciale. Devo proteggere una persona. Una
persona molto importante. La persona a cui tengo più della
mia stessa vita. La persona per cui sono riuscito a tornare in patria
sano e salvo. La persona il cui solo pensiero mi faceva sopportare il
dolore della lontananza e mi dava la forza di continuare. La stessa
persona che ora sta piangendo davanti a me. La persona che io amo e che
amerò per tutta la vita.
Insomma la persona che devo proteggere, la mia nuova missione sei tu
Kaname!"
La ragazza non riusciva a credere alle parole del sergente, la missione
a cui si sarebbe dedicato per tutta la vita era lei!!!!
Kaname si gettò di nuovo nelle braccia del suo amato e lo
baciò.
"Ti amo Sosuke, e ti amerò per sempre"
"Kaname ti amo anch'io e ti prometto che d'ora in poi non ti
lacerò mai più"
I ragazzi si baciarono di nuovo e nessuno osò disturbarli,
in fondo dovevano recuperare tutti gli anni che avevano perduto, ma in
fondo avevano tutta la vita davanti a loro!