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Autore: Nimue_    10/04/2012    10 recensioni
- Non lo riporterà indietro. - il Warlock soffiò con il viso immerso nei suoi capelli, quasi come un gatto, ma il suo tono era serio.
- Non lo riporterai indietro passando notti insonni a disperati. -
[Malec]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Clockwork City'
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malec Ambientata dopo Città degli Angeli Caduti, dopo che Jace è scomparso.
Trecento gocce

- Torno subito, cinque minuti. -
Clary a Jace, Città degli Angeli Caduti.


- Non riesci a dormire? - 
Il braccio dello stregone lo avvolse affettuosamente, in modo da avvicinarlo a sé. Alec aspettò qualche secondo prima di rispondere, continuando a guardare le gocce di pioggia che colavano lungo le finestre. Erano ore che le contava - una, due, tre, quattro, fino a trecento -  ma dopo un po' aveva perso il conto, e la sua mente aveva ricominciato a tormentarlo con brutti pensieri.
- Non ho sonno. -
- Sonno o no il rumore della pioggia ha un effetto sedante, almeno per me. -
Magnus sbadigliò e stese le gambe per sgranchirle, poi tornò ad intrecciarle alle sue, facendolo rabbrividire. Ormai condividevano il letto da tempo, si era abituato a quel contatto, ma l'intimità di quei gesti lo metteva ancora in imbarazzo.
Ascoltò il ticchettio dell'acqua sul vetro, deciso a rimanere sveglio. La notte gli portava incubi terribili, che gli succhiavano via tutta l'energia, per questo aveva paura di addormentarsi; ogni mattina era sempre più stanco, spossato, con meno speranza nel cuore.
- Non lo riporterà indietro. - il Warlock soffiò con il viso immerso nei suoi capelli, quasi come un gatto, ma il suo tono era serio.

- Non lo riporterai indietro passando notti insonni a disperati. - aggiunse, neanche fosse la cosa più ovvia del mondo.
Alec sentì la rabbia crescere dentro di lui, contrargli i muscoli. Rabbia contro il Conclave, rabbia contro Clary, contro i suoi genitori. Anche contro Magnus, che non si sforzava - o forse non voleva - accorgersi del dolore che provava.
- Lo so. -
La sua voce era fredda, intrisa d'odio, e Magnus ebbe paura di quel suono troppo efferato per uscire dalle labbra dolci del suo ragazzo.
- Magnus, io lo so che è vivo, lo sento. E continuerò a pensare a lui fino a quando non tornerà a casa sano e salvo. -
Il volto dello stregone si tese in una smorfia contrita. Lui non era la persona più importante per Alec, non ancora, e
in qualche modo lo aveva sempre saputo.
Si sforzò di superare la delusione, mandandola giù come il boccone più amaro di tutti.
- Cerca di trovare un posto per me nei tuoi pensieri, Alexander. Io sono qui, lui no. -
Il cacciatore non provò nemmeno ribattere, continuando a contare le gocce che si abbattevano sulla finestra: tic-tac, tic-tac, tic-tac.
Era quello che sembrava, il ticchettio di un orologio.
Il rombo di un tuono fece tremare i vetri, fermando la sua conta. Di nuovo trecento gocce, trecento come i secondi in cinque minuti.
Torno tra cinque minuti,
erano state le ultime parole che Clary aveva rivolto a Jace prima che scomparisse. Dopo quei cinque minuti nessuno lo aveva più visto.
Alec si chiese quante lacrime di cielo avrebbe dovuto contare prima che il suo parabatai tornasse a casa.
Se lo chiese anche Magnus, ma al contrario lui sperò che fossero infinite, così che Alec, prima o poi, si sarebbe stancato di Jace.
Credo che adesso non chiuderò occhio nemmeno io, pensò, ma tenne quelle parole per sé.
Quella notte, in effetti, seppur stretti l'uno all'altro, nessuno dei due riuscì ad addormentarsi.




Note: ho una vera e propria fissazione per il finale del quarto libro. L'ho trovato assolutamente perfetto, spettacolare. Vogliamo parlare dell'ultima frase? Da brivido. Infatti ne ho parlato in un'altra storia (sì, sono ripetitiva), Descensus Averno.
Questa storia, nasce perché la coppia Malec è la preferita del fandom, ma tutti sembrano dimenticarsi (la Clare compresa) che un amore come quello che Alec provava per Jace, non si dimentica da un momento all'altro. Secondo me il Cacciatore prova ancora qualcosa per il suo parabatai, ecco. Il fatto che Alec senta che Jace è vivo è la pura verità: viene spiegato tutto nel primo capitolo di City of Lost Souls, ma non voglio spoilerare troppo. Credo di aver detto tutto, ringrazio chi legge, recensisce e apprezza le mie storie e mando un bacio alle 15 persone che mi hanno tra gli autori preferiti <3
Tatatata, pubblicità! Adoro l'espressione "soffiare" riferita a Magnus. Me l'ha fatta adorare una ragazza che scrive su Alec e Magnus, Ginny_Potter, il merito è tutto suo :3


   
 
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