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Autore: Perver_Gio_nas    11/04/2012    6 recensioni
"Vorrei credere alle tue parole ma non c'è la faccio.
Vorrei andare a fare le ecografie con te al mio fianco.
Vorrei romperti le ossa della mano quando partorirò.
Vorrei poi,quando la dottoressa entrerà in stanza a chiedere il nome del bambino,poter dire:
Nathan Jonas.
Vorrei dire con fierezza il tuo cognome,ma se non ci sarai,bhè dirò semplicemente Nathan Jonsonh.
Vorrei poter cancellare tutto e illudermi che siamo stati insieme non solo una notte.
Vorrei che tu mi amassi,per quello che sono,e non solo perchè porto in grembo tuo figlio.
Sono tanti i miei vorrei lo so bene.
So anche che per uno come te ci vorrà tempo,ma sono sicura che non sarà impossibile.
Però mancano tre mesi,e non posso aspettare più di questi,so che non cè la farai,quindi ti risparmio questo sforzo.
Sei libero di andare Joseph."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                 ANGOLO AUTRICE:
 
Hey!
                                  Bhè che dire..
                                  In questi giorni oltre a dire che mi sto annoiando a morte,
                                  mi fioccano in testa molte idee,questa ad esempio guardando fuori dalla finestra(??)
                                  Non è il titolo della canzone di Alessandra Amoroso,
                                  anche perchè non mi sembra sia uguale.
                                  Non so che dirvi,spero recensiate in molti perchè mi piace com'è venuta.
                                  Spero la pensiate come me.
                                  Ho rotto abbastanza quindi credo che vi lascerò leggere.
                                  Fatemi sapere che ne pensate!
                                  Un bacione,Giorgia.
 
 

                                         E DIMMI CHE VUOI RESTARE.

                                                 
 
Scostai la tenda che mi copriva il vetro della finestra.
Nonostante ci fossero 40° all'ombra decisi comunque di uscire a guardare come procedeva la vita per le strade Newyorkesi.
"Audrey gli farà male tutto questo caldo".
"Lo so mamma" Gli dissi fingendo un sorriso,per poi rivolgermi di nuovo verso il sole caldo in pieno Luglio.
Mi toccai il ventre.
"Scusa,ma ne ho bisogno"
Sussurai poi alla mia pancia ormai di sei mesi.
Mi misi a pensare a quella notte.
 
FLASHBACK
 
"Hey,mi hai pestato un piede,e porto le infradito!" Urlai maledicendo chi l'aveva fatto.
Poi ad un tratto la luce del faro illuminò la spiaggia,facendomi vedere finalmente il suo viso.
"Aspetta,tu devi essere uno di quei tre fratelli canterini,non è vero?"
"Esatto,non si direbbe che sei una nostra fan,non ti comporti come quelle mocciose che non fanno altro che urlare.."
Disse poi lui con aria spavalda.
Risposi a tono.
"Ed ecco come si scoprono gli altarini..
Il mondo non ruota intorno a voi,non tutti vi conoscono Joseph."
Lui rispose facendola sembrare una sfida a chi ti "chiudeva" prima.
"Come mai sai il mio nome intero?
La gente di solito mi chiama Joe,chi non è fan non sa il mio nome completo."
"E' colpa di mia nipote,non fa altro che parlare di voi..
Jonas di qua,Jonas di là..oh perfavore,se vado a cercare la parola noia sul vocabolario c'è stampata la vostra faccia!
Ho dovuto anche assistere ad un vostro concerto,forzata da mia sorella che mi supplicava in ginocchio di portarci sua figlia.
E' stata l'esperienza più orribile della mia vita." Dissi io girando lo sguardo schifato.
"Ma dai,alla fine sentirci cantare non è mai così traumatico" Disse poi lui cercando di calmare la tensione che si era creata.
"Ma stai scherzando per caso?
E' meglio sentire mia mamma urlare alle sei del mattino che ascoltare la vostra musica!
In quel momento mi mancava mamma.."
Dissi poi io abbassando il tono della voce nell'ultima frase.
"Perchè ci odi tanto? Disse poi lui guardandomi negli occhi.
"A partire dal fatto che portate l'anello della purezza..
Volete dare il buon'esempio,far capire ai genitori delle fan che siete dei bravi ragazzi,quando in verità il tuoi "paesi bassi" si alzano non appena vedono una bella ragazza.
Toglietevi quell'aria da mocciosi,siete adulti non dipendete più dai vostri genitori,e poi per queste cose non si scherza."
"Non dovrebbe importarti di quello che facciamo io e i miei fratelli.."
Stava continuando la frase ma lo bloccai in tempo.
"Hai ragione,non so manco per sto parlando con te,quindi tolgo il disturbo"
Girai i tacchi e feci per andarmene quando sentì poi tirarmi dal braccio.
I nostri occhi si incrociarono,e fu proprio in quel preciso istante che mi accorsi che in fondo mia nipote non aveva tutti i torti.
Sarà pure presuntuoso, arrogante,prepotente,antipatico,rozzo e chi più ne ha più ne metta..ma era davvero un gran figo!
"Sei davvero bellissima.
Tu sei diversa.
Lo leggo dai tuoi occhi,brillano come quelle stelle che ci sono lassù.
Non sei come le altre.." Mi disse.
"Ok ok "Mister Simpatia" frena la tua voglia e stai alla larga da me, in troppi mi hanno detto che sono diversa,e io troppe volte ci ho creduto.
Non ci cascherò un'altra volta.
Non più.
E poi non sai neanche il mio nome"
"Oh si che lo so,tu ti chiami Audrey."
"Tu come fai a saperlo? 
Sei per caso un mago?"
"No,non sono un mago,me l'hanno detto quei ragazzi laggiù,sei molto conosciuta in questa zona." 
Sorrisi.
Poi continuai
Sicuramente i tuoi fratelli ti stanno cercando per cantare una nuova canzone che ha come equivalente mandare il mondo a puttane,e far felici milioni di fan."
Poi avrei potuto continuare ancora per molto con insulti più pesati,ma un suo bacio interruppe le mie parole.
Avrei dovuto come minimo tirargli un pugno in faccia,ma invece mentre il faro si spegneva finemmo per fare l'amore sulla spiaggia.
E chi l'avrebbe mai detto?
Il ragazzo con l'anello della purezza che fa l'amore con me?
Menomale che era un modello da seguire.
Dopo un'ora estenuante mi addormentai su di lui,mentre quel faro si accendeva e si spegneva incessantemente facendo sembrare quella spiaggia una discoteca.
Mi risvegliai quando il sole stava sorgendo.
Lui non c'era.
"Sarò pure diversa,ma lui è uguale a tutti gli altri."Pensai mentre una lacrima rigava il mio volto.
 
FINE FLASHBACK.
 
Ed eccola adesso,è ritornata.
Quella stessa lacrima che aveva segnato il mio volto sei mesi prima.
Una lacrima di una ragazza innamorata di uno stronzo.
Una lacrima di una ragazza innamorata e rimasta incinta di uno che preferisce la sua carriera a me.
Non pensavo potesse capitare davvero.
Non di nuovo.
Nella mia famiglia era già capitato.
Mia sorella aveva avuto mia nipote all'età di 18 anni.
Ora ha 27 anni e la piccola ne ha 10.
Oltre alla differenza di età, lei ha al suo fianco un uomo,che la ama davvero.
Io ne ho venti di anni..e senza un ragazzo accanto.
Senza un padre per questo bambino.
Alla fine non mi è andata male
Anche se pensandoci,poteva andare decisamente meglio.
"Audrey,rientra perfavore,c'è troppo caldo,ti sentirai male."
"Va bene mamma.
Dammi due minuti che mi riprendo."
Dissi sorridendo nuovamente fingendo.
"Gia Aud,dovresti rientrare,farà male al nostro bambino."
Una voce fin troppo conosciuta si rivolse a me,e sembrava trafiggere come lame in pieno petto.
"E tu che ci fai qui?" Chiesi io quasi dispiaciuta nel vederlo.
"Non mi saluti neanche?
Ho rimandato la mia intervista,dovresti essere felice come minimo. Disse lui.
Poi intervenni
"Vedo che il tuo fare arrogante non è cambiato di una virgola..
Oh cazzo Joe!
Ma ti stai capacitando anche tu di ciò che dici o sei sotto l'effetto di stupefacenti?
Dentro di me porto tuo figlio!
Nostro figlio..
Sai che ho tenuto il conto di quante volte ci siamo visti in sei mesi?
Due volte!
E questo lo chiami amore?
Amore per un bambino?
No,Joseph.
Io più ti guardo e più mi fai schifo.
Incominciai a piangere.
Con che faccia vieni qui a..a..
Ah cazzo! Esclamai urlando.
Stavo balbettando,e mi succedeva solo quando stavo per scoppiare in tutti i sensi.
In un momento di silenzio sentimmo sbattere la porta di casa.
Mia mamma ci aveva lasciato soli.
Continuai allora a gridare più forte e con più sicurezza.
"Cosa vuoi!?"
Rispose a testa bassa.
"Senti,mi dispiace.
Mi dispiace di essere mancato in sei mesi di gravidanza.
Mi dispiace di averti detto che sarei tornato domani mentre invece quel domani non è mai arrivato.
Mi dispiace di essermi finto entusiasta per aver scoperto di diventare papà.
Mi dispiace semplicemente per averti lasciato sola.
Adesso sono qui per chiederti scusa e convincerti a venire con me.
Seguimi.
Seguitemi"
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
Mi mancavano i suoi abbracci.
In verità da quando ci conoscevamo,ne avevo avuto solo uno forzato,seguito poi da tanti calci nel culo.
"Ma sentiti,ti sei messo quel profumo che mi piace tanto."
Poi tossì.
"Peccato che te e sei messo più di una puttana.
Arriva a essere nauseante,proprio come te in questo momento.
Vorrei credere alle tue parole ma non c'è la faccio.
Vorrei andare a fare le ecografie con te al mio fianco.
Vorrei romperti le ossa della mano quando partorirò.
Vorrei poi,quando la dottoressa entrerà in stanza a chiedere il nome del bambino,poter dire:
Nathan Jonas.
Vorrei dire con fierezza il tuo cognome,ma se non ci sarai,bhè dirò semplicemente Nathan Jonsonh.
Vorrei poter cancellare tutto e illudermi che siamo stati insieme non solo una notte.
Vorrei che tu mi amassi,per quello che sono,e non solo perchè porto in grembo tuo figlio.
Sono tanti i miei vorrei lo so bene.
So anche che per uno come te ci vorrà tempo,ma sono sicura che non sarà impossibile.
Però mancano tre mesi,e non posso aspettare più di questi,so che non cè la farai,quindi ti risparmio questo sforzo.
Sei libero di andare Joseph.
Il bambino quando nascerà sarà troppo piccolo per prendere le proprie decisioni,ma ti prometterò che se tuo figlio vorrà vederti in futuro non gli e lo impedirò.
Anzi,sarò io ad accompagnarlo da te.
Spero solo tu ci sarai ad aspettarlo."
Arrivai poi ad una conclusione.
"Joe,vuoi restare?"
Domanda secca e indolore.
Mentre gli domandavo questo i miei occhi e il mio cuore pregavano:
"Dimmi che vuoi restare ti prego,resta."
Si avvicinò a me.
"Non aspettavo altro Audrey."
Mi baciò proprio come sei mesi fa.
 
UN ANNO DOPO
 
"Mister Simpatia intento a cambiare il pannolino al bimbo più bello del mondo?!"
"Amore avevi detto che l'avresti finita con questo nomignolo!"
Ridemmo.
"Scusa ma non me lo riesco a togliere dalla testa!"
Gli diedi un bacio a stampo prendendo poi Nathan in braccio.
Erano cambiate molte cose da quel giorno.
Le sue promesse le aveva mantenute una volta per tutte.
Tutti i miei desideri si erano avverati,compreso il fatto di rompegli le ossa della mano durante il parto.
Il nostro bambino si chiamava Nathan Jonas.
Aveva il suo cognome e non ne potevo essere più fiera.
Non aveva lasciato la sua carriera,ma di certo non viaggiava più come prima.
Era cambiato,davvero.
Mi amava,davvero.
Lui restò con me a partire da quella mattina e non ci lasciò più andare.
Davvero mai più.
 
 
                                                                                You doubted me
                                                                                And you trusted me
                                                                                And I made you see
                                                                                How to find your relief
                                                                                I don't know what to say
                                                                                Get on your way
                                                                                I gotta hear you scream.
(Hey You-Jonas Brothers)
 
                                 *Giorgia*
 
  
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