IX)
Il
Cavaliere Lucente
Selphie
era nella sua stanza. Sua madre le aveva dato lo stesso vestito col quale lei si
era sposata, anche se la figlia non avrebbe avuto nessuna gioia nello sposarsi
così. Le erano stati mandati tutti i regali ricevuti quel giorno come per
corromperla, ma tutto ciò non sembrava distoglierla dal pensare a Squall, ai
suoi amici, al suo gruppo! La sorella entrò portando un enorme mazzo di tulipani
di vario colore.
Aurelia:
Non capisco come possa papà decidere così del tuo futuro. L’era dei matrimoni
d’interesse è finita da un pezzo! E poi tu lo stai anche a
sentire!
Selphie:
Sono sicura che si sarebbe vendicato su Squall e gli altri, per questo ho deciso
di accettare.
Aurelia:
Tenterò per l’ultima volta di convincerlo, ma anche tu devi fare la tua parte.
Che ne so… quando il prete ti chiede il motivo tu dì e basta la verità, ci penso
io al resto.
La
ragazza lasciò la stanza mentre Selphie aprì il biglietto che le era stato
mandato coi fiori. Sopra c’era scritto.
“Non
preoccuparti Principessa delle Sirene, il tuo Cavaliere Lucente verrà presto a
salvarti”
Al posto
della firma c’era uno strano occhio nella cui iride ardeva una fiamma, mentre lo
sguardo minaccioso incuteva timore nonostante fosse un pezzo di carta.
Nonostante fossero solo parole ciò le ridiede speranza, non sapeva di chi fosse
quel biglietto ma sperava immensamente che glie lo avessero mandato Squall e gli
altri. Entrò in chiesa, la quale era addobbata così tanto da sfociare nel
ridicolo. Non sembrava più la casa di Dio. Guardò il suo futuro suocero, un tipo
poco raccomandabile già dall’aspetto con al suo fianco due guardie del corpo
armate di pistola. Poco più avanti Irvine. Era un ragazzo giovane che portava
una coda di cavallo, si sarebbe aspettata un vecchio ammuffito sdentato e quasi
incapace di muoversi. La messa durò pochissimo sotto ordine dei futuri con
suoceri ed il prete pronunciò la fatidica frase.
Prete:
…Chi è a conoscenza di un motivo per cui questi due giovani non debbano sposarsi
parli ora o taccia per sempre.
Con sommo
stupore di tutti Irvine alzò una mano, ma non poté dire niente che un forte
rumore fece girare tutti. Un bellissimo stallone bianco aveva sfondato la porta
ed in groppa a questo cavalcava un cavaliere vestito con un’armatura dalla forma
di leone totalmente bianca, al cui fianco pendeva una spada regale con
l’impugnatura dalla forma del medesimo animale. Non poteva essere che Squall che
andava a salvare la sua amata da un futuro per lei pieno di rimpianti. Quindi il
biglietto era suo!
Squall:
Selphie!
La
ragazza corse dal suo cavaliere e montò a cavallo con lui. Intanto il boss andò
dal padre della giovane e disse.
Boss: Sai
questo che significa, ormai non si può fare più
niente.
L’uomo
abbassò lo sguardo mentre i bodyguadr andavano verso l’entrata. I due intanto
stavano già scappando e davanti alla chiesa si erano fermate tre figure
minacciose in armature di vario colore. Al centro c’era un drago rosso con varie
sfumature nere che portava sulle spalle un enorme spadone con l’impugnatura di
drago. A sinistra c’era uno vestito da tigre con in mano una spada molto più
piccola senza alcuna forma speciale sull’impugnatura. Il terzo sulla destra
invece era vestito da gallo e non aveva armi, ma si potevano notare degli
spuntoni acuminati sui guanti e sulle scarpe della corazza. Inutile dire che
erano rispettivamente Giuseppe, Seifer e Zell, tutti uniti per un solo
scopo.
Giuseppe:
Fermi! Non potete passare oltre o ve la vedrete con
noi!
BG1:
Stronzi toglietevi dai piedi, dobbiamo ammazzare quella troia e quell’altro
idiota!
Aurelia
si avvicinò minacciosa ad uno di loro e lo colpì con un pugno sul
naso.
Aurelia:
NON PERMETTERTI DI CHIAMARE PIÙ COSÌ MIA SORELLA!
BG2:
Brutta bastarda preparati a finire l’’inferno!
La
pistola scomparve di mano all’uomo che fu rapidamente colpito da una palla di
fuoco nera. Il teletrasporto più magia d’attacco combinata aveva mietuto la
prima vittima. I tre salirono su due moto mentre Aurelia correva loro dietro
gridando.
Aurelia:
ASPETTATEMI, VENGO ANCH’IO!
La
ragazza salì in sella dietro Giuseppe che aprì il gas a tutta
forza.
Aurelia:
Sapete dove sono diretti?
Giuseppe:
Ovvio! Tieniti forte o rischi di cadere.
Un
elicottero li superò dirigendosi verso i due
fuggitivi.
Aurelia:
Oh, no! Dobbiamo fermarli! Usa la cosa che hai usato
prima!
Giuseppe:
Tranquilla, abbiamo la contraerea!
Drake
saltò fuori da un nascondiglio e demolì le pale dell’elicottero, togliendo di
mezzo anche l’ultimo ostacolo. Intanto in chiesa…
Boss:
Come l’elicottero è stato abbattuto? Un drago!? Ma fatemi il
piacere!
PS: Mi
rammarico per l’accaduto, non so che sia successo.
Irvine: E
smettetela con tutti questi rimpianti! Tanto stavo per mandare tutto a quel
paese!
Boss:
Perché lo avresti fatto, me lo spieghi?
Irvine:
Semplice, io amo un’altra.
Il
ragazzo salutò una biondina seminascosta tra la folla, la quale
arrossì.
Boss:
Quistis? La tua segretaria?
Irvine:
Pà, ci conosciamo da quando eravamo bambini! Ci siamo innamorati al liceo e l’ho
fatta assumere come segretaria per averla con me sempre! All’inizio pensavo di
sposarmi come dicevi a poi fare corna a non finire, ma quando ho visto quella
poverina tutta sconsolata non ho resistito. Lasciatele godere la sua vita ora!
Che ne dite di celebrare il NOSTRO di matrimonio?
I due
innamorati intanto avevano raggiunto un posto isolato, dove Squall poté
finalmente fare ciò che non aveva potuto fare con
Rinoa.
Squall:
Selphie, quando sarai pronta accetterai di
sposarmi?
Selphie:
Certo, tu sei l’unico uomo che amo e per questo voglio stare sempre con te.
Grazie per quel biglietto, mi ha dato fiducia.
Squall:
Di che biglietto parli?
Selphie:
Ma come, non me lo hai mandato assieme ai tulipani?
La
ragazza gli porse il biglietto ed il giovane iniziò a
ridere.
Squall:
Ecco allora perché Giuseppe faceva tanto il
misterioso.
Selphie:
Tuo cugino l’ha mandato?
Squall:
Quest’occhio di drago è il suo simbolo, è davvero un tipo imprevedibile.
Immagina che le armature e le armi che abbiamo le ha fatte in dieci minuti
usando la magia!
Come si
suol dire… parlando del diavolo spuntano le corna e i ragazzi comparirono
dinanzi a loro portandosi dietro la cara sorellina.
Seifer:
Scusate il ritardo ma dovevamo far benzina.
Zell: Che
ne dite di chiamare un prete così terminiamo in
bellezza?
Squall:
Aspetta un po’, lasciamo passare almeno un paio di
giorni.
Il
ragazzo baciò la ragazza, sperando di poterla sposarla presto. Fine
capitolo
NDA: Non
sapevate quanta voglia avevo di scrivere questo capitolo! A questo punto sembra
finita, ma non lo è! Manca il matrimonio! Aspettate il prossimo per il lieto
fine.