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Autore: SHERAZARD    11/04/2012    6 recensioni
Vegeta non è sicuramente un padre affettuoso ma in fondo Trunks è pur sempre suo figlio. Breve momento di tenerezza tra il principe dei saiyan e il suo primogenito
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un caldo pomeriggio estivo e Bulma si stava godendo i caldi raggi solari assieme ai suoi genitori e al piccolo Trunks.
“Avanti tesorino” cinguettò Bulma incoraggiando il piccolo saiyan, fortemente sostenuta da Bunny.
“ Avanti Trunks, fai vedere alla tua mamma che bravo ometto sei”.
Il bambino, sorretto dalla mamma, mosse i suoi primi passettini incerti.
“Ooooooo ma che bravo il cucciolotto della nonna” tubò Bunny tutta felice per il grande successo del nipote.
“Tsk” fu il commento laconico di Vegeta che se ne stava poco distante appoggiato a un albero, muovendo nervosamente la coda avanti e indietro
“ Amore mio guarda chi c’è, il tuo papà. Vuoi andare dal tuo papino?” cinguettò Bulma spingendo dolcemente il figlio verso l’uomo
“Non essere ridicola donna, non esiste alcuna ragione per fare tutte queste moine al moccioso”.
“Oh Vegeta finiscila di essere così scontroso, guarda! Tuo figlio ha imparato a camminare da solo, dovresti sentirti orgoglioso” lo rimbrottò la donna lasciando le manine del figlio, guardandolo teneramente mentre caracollava verso il padre.  Trunks tutto contento di ricevere tutte quelle attenzioni si affrettò a raggiungere il padre, cercando di affrettare i passettini ma arrivatogli a poco più di mezzo metro  inciampò sui suoi stessi piedini.
Un urlo terrorizzato provenì dalle gole delle due donne di casa Brief: la sola possibilità che quel dolce batuffolino  si potesse fare del male le riempiva di angoscia ma fortunatamente per loro, il padre del bambino non era un essere comune.
Trunks stava sospeso a mezz’aria, completamente illeso. Vegeta l’aveva afferrato con la coda poco prima che cadesse a terra; il piccolo, incurante del pericolo che aveva appena corso, gorgogliava tutto felice, contento di starsene sospeso in aria come un piccolo areoplanino.
“Come ho già detto non c’è nessun motivo per cui lodare il marmocchio! Lui non è un vero saiyan come me! Guardalo, non sa nemmeno reggersi in piedi. Io alla sua età ero già in grado di sconfiggere un esercito con un solo dito ma ovviamente la colpa della sua inettitudine è solo tua. Tua e di tua madre: a forza di moine, giocattoli e vizi lo state rammollendo “.
“ E grazie al cielo che il mio bambino non è un brutto energumeno come te” gli gridò Bulma furente.
“ Fattene una ragione Vegeta, questa è la Terra e qui abbiamo usanze diverse da quelle del vostro pianeta! I bambini vanno coccolati, viziati e trattati amorevolmente e non mandati a combattere non appena sanno reggersi in piedi. Mio figlio non diventerà un brutto scimmione come te”.
“Tsk”
“ Sei assolutamente insopportabile Vegeta”.
“Tsk”
“Grrrrrrrrrrrrr non ti sopporto quando fai così”.
“Vattene allora”
“Puoi giurarci che me ne vado principe dei miei stivali bucati. Mi hai fatto passare la voglia di stare in giardino “.
“Ciao” sghignazzò  il saiyan convinto di essere uscito vincitore dallo scontro con la moglie.
“ Tu intanto fai fare merenda a tuo figlio” soffiò la donna mettendo tra le mani dell’uomo un vasetto e un cucchiaio.
“C-c-cosa dovrei fare io?” rispose l’uomo esterrefatto.
“ Hai capito bene! E vedi di usare un po’ di delicatezza una volta in vita tua” detto questo Bulma se ne andò seguita dai genitori.
“ Ma guarda tu quella piccola impertinente” sbottò Vegeta  tornando verso l’albero a cui era appoggiato prima e sedendosi sotto di esso.
“Gagadadadata”
“ Smettila di agitarti Trunks, adesso ti do da mangiare”.
Vegeta appoggiò delicatamente il figlio sulle sue gambe, con la schiena poggiata al suo addome.
“ Dare da mangiare a un mocciosetto, tsk” svogliatamente aprì il barattolo immergendo il cucchiaio nell’omogeneizzato.
“ Apri la bocca” Trunks eseguì obbedientemente gli ordini del padre.
“ Sai Trunks, se fossimo sul mio pianeta adesso noi non saremmo insieme. Io sarei a distruggere un qualche insulso popolo e tu saresti stato spedito su un qualche sasso sperduto abitato da esseri deboli. Probabilmente ci saremmo visti un paio di volte nell’arco della nostra vita, come è successo a me e mio padre”.
“Tatatatatata” gorgogliò il piccolo girandosi impacciatamente e allungando le braccine verso il collo del padre. Un ghigno compiaciuto comparve sul volto di Vegeta, non lo avrebbe mai ammesso con nessuno ma quelle attenzioni da parte del figlio gli piacevano anche se non riusciva a capire il perché.
Delicatamente abbracciò il figlio, sollevandolo quel tanto che bastava da permettergli di aggrapparsi al suo collo.
“Sai marmocchio?! Un giorno o l’altro ti farò diventare il degno erede della stirpe saiyan malgrado quello che dice la donna”
“Dada” Trunks si accoccolò sulla spalla di Vegeta addormentandosi poco dopo
“Tsk, tutta colpa della donna”
Non era mai stato un tipo sentimentale, nemmeno con Bulma, ma quel piccoletto dai capelli lilla scatenava in lui degli stranissimi istinti “umani”, da quando quel cosino era comparso nella sua vita sentiva lo spasmodico bisogno di proteggerlo, cosa che non avrebbe mai pensato di poter nemmeno concepire
“ Tsk, quella donna sta rammollendo anche me”
E poi c’era Bulma… Per quanto irritante, testarda e assolutamente assurda trovasse quella donna  non  riusciva più a farne a meno

“Dada”
Il cielo si stava facendo scuro e una sottile falce di luna stava prendendo il posto del sole
“ Sarà meglio tornare a casa Trunks” Vegeta si alzò tenendo il figlio in braccio
“Gnoooooooooooo” piagnucolò il piccolo tentando di divincolarsi dalla stretta del padre
“ Si può sapere che ti prende adesso?”  chiese Vegeta totalmente disorientato
“Taaaaaa” strillò il piccolo allungando le braccia verso terra
“Vuoi camminare?” Vegeta appoggiò dolcemente il figlio a terra incamminandosi verso la capsule corporation
“Dadaaaaaaa” strillò il piccolo cominciando a piangere
Vegeta si girò di scatto. Trunks era rimasto esattamente dove l’aveva lasciato, con le braccine tese verso il padre
“Cos’hai da piangere? Volevi camminare e ti ho messo per terra. Adesso cammina”
“Ueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”
“Tsk” Vegeta si piazzò davanti al figlio guardandolo torvo
“Finiscila di frignare Trunks, comportati come un vero guerri…” il principe dei saiyan rimase sconcertato dal comportamento del figlio. Trunks gli aveva afferrato la coda e aveva smesso immediatamente di piangere, cominciando a emettere versi di gioia e a camminare tutto contento. Vegeta continuò a fissarlo esterrefatto finché non si sentì tirare la coda
“Dada “ lo richiamò il piccolo indicando la capsule corporation col dito, Vegeta assecondò il figlio camminandogli lentamente a fianco tenendolo discretamente  d’occhio  e sorreggendolo con la coda.
“Amorino mio! Ma guarda come sei diventato bravo a camminare” cinguettò Bulma non appena vide i due uomini di casa entrare nella stanza
“Ti sei divertito a giocare col codino di papà questo pomeriggio?”  chiese la donna prendendo il piccolo in braccio e dandogli un bacio
“ MA CHE DIAVOLO TI PASSA PER LA TESTA? LA MIA CODA NON È UN GIOCATTOLO” urlò Vegeta indignato
“Giusto, giusto. Il codino di papino non si tocca” ridacchiò Bulma uscendo dal salotto
“Ma pensa te” sbottò l’uomo sdraiandosi sul divano
“ Quella donna ha idee troppo strane”
“ Stai ancora rimuginando sulla tua coda?” senza che Vegeta se ne fosse accorto la moglie era tornata in salotto e si era seduta sul bordo del divano
“Tsk"
“Allora papino?! Vi siete divertiti questo pomeriggio?”
“Mmmmm” mugugnò lui chiudendo gli occhi
“Sai Vegeta, l’essere umano si contraddistingue dalle scimmie per l’uso della parola”
“Ma io sono solo un brutto  scimmione, vero donna?” rispose sagace sventolandogli la coda davanti al viso
“ Permaloso” rispose Bulma facendogli la linguaccia
“Mia madre sta facendo il bagnetto a Trunks e tra dieci minuti la cena sarà pronta, vieni?”
“Che domande” replicò Vegeta alzandosi rapidamente per seguire la donna in cucina

 

 

 

 

  
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