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Autore: cecchino_2028    11/04/2012    1 recensioni
Un serial killer sta mietendo vittime a Miami, le stupra e poi le uccide, saranno Wolfe e Delko ad indagare su di lui, ma poi la situazione degenererà e i due finiranno a Las Vegas, per due motivi ben diversi.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La porta di acciaio si spalanca, la luce della torcia illumina Nick e Ryan, o quel che ne rimane. Sono rimasti quattro giorni senza mangiare e bevendo poco, senza luce e con poca aria ancora respirabile. Ryan alza lentamente la testa, osserva l’uomo poi torna ad adagiare il capo tra le ginocchia, Nick invece si alza e colpisce con un pugno l’uomo, ma è debole ed il killer lo getta a terra, facendogli sbattere la nuca sul pavimento di acciaio.
“Cosa volevi fare?” domanda sarcastico l’uomo. Nick volta il capo e lo affronta con lo sguardo, non riuscendo a trovare la voce per parlare.
“Che c’è non rispondi?” continua l’uomo ridendo di cuore. Il killer si china ed afferra Nick per la t-shirt, lo volta e con due fascette di plastica dura gli blocca i polsi. Nick stringe i pugni, serra i denti ed affronta l’uomo di fronte a sé che continua a ridere, questi lo afferra per le braccia e lo trascina fino ad un’altra stanza, poco più grande della cella, con un’unica sedia d’acciaio al centro. Fa sollevare Stokes e lo fa sedere sulla sedia, legandogli con della corda le caviglie alle gambe della sedia, gli si para davanti in tutta la sua altezza, gli da un pugno sul volto, in modo da far voltare Nick, che quasi si spezza il collo.
“Questo è per quello che mi hai dato prima!” dice l’uomo a denti stretti. Gli affonda un pugno nello stomaco, lo guarda e sorride, attende che Nick riprenda fiato, poi gli preme la mano sul petto, spingendo lo sterno, Stokes lo osserva, quando d’un tratto il palmo della mano viene sostituito dalle nocche e il respiro dell’agente si fa di nuovo corto. Il pugno si abbatte di nuovo, stavolta sul naso prima, e sullo zigomo dopo, Nick inizia a sanguinare. Il killer prende a girare attorno a Nick, osservandolo, attendendo da lui una mossa, una parola, ma che non arriva, così decide di stuzzicarlo.
“Sai ho parlato con Greg due giorni fa …” dice l’uomo.
“Cosa?” domanda Nick con voce bassa e roca che gli fa dolere la gola.
“Non ti sento!”
“Co … Cosa?” ripete Nick senza riuscire ad alzare la voce.
“Continuo a non sentirti! Cos’è non ti interessa di Greg?” chiede il killer ponendosi di fronte a Stokes.
“Che cosa gli hai detto?” domanda Nick alzando di poco la voce.
“Oh che stai bene …”
“Davvero?”
“No …” risponde l’uomo ridendo.
“Tu sei pazzo!” conclude Nick.
“Lo so!” dice il killer dando un calcio nello stomaco a Nick, facendo capovolgere la sedia e cadere Stokes a terra.
 
[Qualche giorno prima …]
 
Greg è nel laboratorio, sul tavolo i fascicoli dei casi ancora aperti, si volta e getta a terra i fogli, è arrabbiato, triste e stizzito.
“Hai trovato qualcosa?” domanda Jim entrando.
“No …” dice Greg portando le mani al volto, sono 24 ore che Nick è scomparso e lui non ha ancora trovato nulla.
“Ho qualcosa …” dice Archie entrando e porgendo delle foto a Greg.
“E’ andato in questa tavola calda …” sussurra Greg fissando le foto della telecamera che ritraggono Nick ed la sua auto.
“Perché?” domanda Jim.
“Ieri mattina abbiamo accompagnato Eric qui, lui non aveva ancora fatto colazione, e senza il suo caffè nero bollente non riesce a lavorare …”mormora Greg come se fosse una cosa ovvia.
“Vado a chiedere lì!” dice Jim.
“Vengo anch’io!” conclude Greg seguendo Brass. Il SUV della polizia corre sulla strada, mangia l’asfalto, Jim ha attivato le sirene e le altre macchine si scostano per lasciarli passare. Brass frena solo di fronte alla tavola calda, Greg scende ed entra nel locale, il sonaglio tintinna, Sanders si avvicina alla ragazza al bancone.
“Ehi, scusa, hai lavorato qui ieri mattina?” domanda Greg.
“Sì …” risponde la ragazza perplessa.
“Greg Sanders, polizia scientifica di Las Vegas!”
“Oh …” risponde la ragazza mentre Greg estrae il suo i-phone.
“Riconosce quest’uomo?” domanda Greg mostrando la foto che ritrae lui e Nick in spiaggia quell’estate.
“Sì … Mi ha difesa con un uomo che non smetteva di importunarmi …”
“Tipico di Nick …” sussurra Greg fissando la foto.
“Saprebbe riconoscere l’uomo che la importunava?” domanda Jim.
“Sì …” dice la ragazza.
“Ci segua in centrale …” conclude Brass. Il telefono di Greg vibra sulla sua mano, osserva il display e legge il numero sconosciuto, poi risponde.
“Sanders!” dice.
“Ehi Greggo, è così che ti chiama Nick no?” domanda la voce dall’altro capo del telefono.
“Chi sei?” risponde Greg stringendo i denti.
“Non sei preoccupato per Stokes?”
“Cosa gli hai fatto?”
“Per ora nulla, preferisco torturare te, se smetti di farti aiutare dalla polizia, ti ci porto io, altrimenti …”
“Ti troverò prima o poi, stanne certo!”
“Magari ti troverò prima io … Ricorda che io so dov’è Nick, mentre tu no …” conclude l’uomo chiudendo la chiamata.
“Greg, chi era?” domanda Jim.
“L’uomo che ha rapito Nick!”
“Cosa ti ha detto?”
“Che lo ucciderà …” conclude Greg uscendo dal locale. Jim sale sul SUV con la ragazza, ma Greg ferma un taxi e lo conduce nel centro della città, solitamente Nick quando va a fare colazione in quel locale passa a far visita a suo padre. Greg si volta e nota l’auto di Stokes, ferma il taxi e paga, poi si precipita verso il SUV. Infilando i guanti si guarda attorno, ci sono un grattacielo di vetro, un hotel, un centro commerciale in costruzione, una biblioteca ed una gioielleria. Guarda all’interno della macchina e nota le chiavi nel quadro, apre la portiera ed osserva una busta blu sul sedile, si volta e guarda l’insegna della gioielleria, avvicina la busta, la apre e nota una scatola nera ed un biglietto, afferra il secondo e fissa la scrittura di Nick leggendo ciò che ha scritto, sorride ed infila il biglietto nei jeans scuri.
 
Il killer afferra Nick e lo fa tornare con i piedi a terra, poi esce e torna con un’altra sedia di acciaio e Ryan tirato per i capelli, lo issa sulla sedia e ve lo lega. Ryan osserva Nick, ha il volto sporco di polvere e sangue, ha i denti serrati e lo sguardo infuocato, Wolfe lo comprende, è ormai più di un mese che subisce le sevizie di quell’uomo. Il killer si avvicina con un coltello, la lama brilla alla luce al neon che illumina la stanza, sorride tetro fissando Ryan, si avvicina all’agente e gli fa un lungo taglio sulla guancia, dall’occhio sinistro al labbro superiore, dalla ferita inizia a sgorgare sangue e Nick rantola. L’uomo sta per riprendere a tagliuzzare Ryan, quando il suo telefono prende a suonare la marcia funebre di Chopin, che fa bloccare i tre presenti nella stanza, Ryan e Nick osservano il loro torturatore perplessi, mentre il proprietario del cellulare lo estrae dalla tasca ed osserva il numero sul display.
“Greg, mio caro, attendevo una tua telefonata!” dice l’uomo voltandosi e piantando lo sguardo su Nick. Stokes deglutisce dolorosamente, il nome di Sanders è stata una stilettata al cuore, fissa il suo aguzzino ascoltare Greg.
“Nick? E’ proprio qui di fronte a me, peccato che quello col coltello in mano sia io …” dice l’uomo.
“Va bene, tra dieci minuti, sulla strada principale prima del deserto, non fare cazzate!” conclude il killer. L’uomo chiude la chiamata ed infila il telefono in tasca, getta a terra il coltello, si avvicina a Nick e gli sorride, gli poggia le mani sulle cosce, si china fino ad arrivare alla sua stessa altezza.
“Cosa ti ha detto Greg?” domanda Nick piano, in un soffio.
“Lo scoprirai tra poco, ho intenzione di portarlo qui …” risponde l’uomo ridendo ed uscendo. Ryan fissa Nick, quest’ultimo ha gli occhi ridotti ad una fessura, i denti stretti ed osserva la porta rimasta socchiusa.
“Mi spiace!” rantola a bassa voce Ryan.
“Dobbiamo uscire di qui …” conclude Nick osservando il collega di Miami.


Angolo autrice:
Ok, pensavo di chiudere con questo capitolo, eppure mi è piaciuto torturare Nick, Ryan non l'ho fatto soffrire più di tanto per la mia salute mentale. Prevedo un lieto fine, ma ovviamente chi vivrà vedrà. Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, sono ben accette le critiche! (:
   
 
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