Her better day.
Entra nel salone zoppicando, esausta, intorpidita, sconvolta come avesse fatto un frontale con quella testa vuota di Jackson.
I capelli mogano, pastricciati di cenere e polvere, le rimangono appiccicati alle guance, umide dal sudore che scivola adrenalinico dalle tempie.
L'armatura scarlatta inizia a pesarle sulle spalle indolenzite. Percepisce con orrore ancora quella dannata trappola di ghiaccio nero e impenetrabile sulla pelle, il suo terribile vuoto, il suo devastante silenzio ovattato.
Non certo quello che si dice il suo giorno migliore.
-Ecco la mia ragazza!- Suo padre. Lo vede, sta... la sta guardando? Lei? Sì, e sta sorridendo entusiasta ed euforico. A lei.
La sua ragazza, pensa Clarisse confusamente.
Gli occhi rossi sfavillano elettrici, due braci avvolte dalle fiamme. La mano grande e forte di Ares le scompiglia con burbero affetto la chioma castana.
-Il modo in cui hai ucciso quel dragone! ECCO come si combatte!-
Batte le palpebre incredula, Clarisse. Davvero non è possibile.
A me. Mio padre... sta parlando proprio a me. Me. Me.
Quel pensiero, assurdo e inconcepibile e bellissimo, le riscalda il petto con rinfrancante dolcezza. Spazzando via tutte le lacrime, tutto il dolore, tutta la rabbia di quella folle giornata.
La guerra. Crono. I Titani. I mostri e i giganti. I suoi fratelli morti per le strade di New York, a imbrattare l'asfalto. Silena. Tutto.
Qualcosa di lento e quasi goffo le incurva le labbra screpolate e pallide.
Un sorriso.
Il sorriso di Ares si rispecchia in quello emozionato e quasi timido di Clarisse De la Rue.
Sì, questo è decisamente il suo giorno migliore.
Note dell'Autrice: Lo giuro. Arrivata a questo punto, ho sorriso anch'io. La semplice perfezione di quel momento, dell'insolita dolcezza di Ares con sua figlia, mi ha fatto emozionare.
L'ultimo libro è qualcosa di speciale. Una battaglia descritta in maniera magistrale -mio Dio, una delle più belle che abbia mai letto-, l'anima di ogni personaggio buca le pagine. Silena e Charlie e Ade e Dioniso e Ethan, non so chi mi ha più stupito. Un libro struggente, con un velo di malinconia -è l'ultimo, miseriaccia!- e quella sfumatura comica e fantastica che caratterizza ogni volume della serie. Speciale, già. Posso solo dire... grazie, Riordan.
*Torna in sè* Ahem, insomma, ho amato questi due qua. Sempre tanto duri, e poi così teneri in quel momento! Perciò ho voluto scrivere qualcosina...
Se volete farmi sapere cose ne pensate della storia -o strillare come delle fangirls inferocite perchè Luke è morto, miseria!- lasciatemi pure una recensioncina!
Grazie della cortese attenzione. ^-^
Lucy
Ps: a proposito, Demetra spacca. Troppo grande. XD