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Autore: White_Fang    12/04/2012    2 recensioni
Eccomi qua con una nuova OS per voi...spero sia di vostro gradimento, e soprattutto, di non aver sforato nell'OOC...
Buona Lettura!
*Quelle voci, così odiose e insistenti, le rimbombavano nella testa.
Bruscamente, si riscosse dai suoi pensieri, continuando a camminare e stringendo più forte la busta della spesa.
Ma quegli insulti continuavano a tormentarla!
*
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brick, Jo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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“Avanti cicciona, perché non salti l’ostacolo per tornartene a casa dalla tua mammina.
Sarà in pensiero, sei in ritardo per la tua merenda ultracalorica!”.
“Ah - ah! Non ce la fai a saltare perché sei troppo grassa … tutto quel lardo che ti porti dietro ti blocca!
Sembri un ippopotamo … Hippo Girl! Hippo Girl!


Per un attimo, Jo ebbe un flashback!
Quelle voci, così odiose e insistenti, le rimbombavano nella testa.
Bruscamente si riscosse dai suoi pensieri, continuando a camminare e stringendo più forte la busta della spesa.
Ma quegli insulti continuavano a tormentarla!
“Ma che diavolo …?”

Si voltò, e in un vicolo cieco, tra due negozi, vide un gruppo di ragazzini insieme con una bambina.
Questa aveva i capelli neri, raccolti in una lunga treccia, ed evidenti chili di troppo.
Nel guardarla, Jo provò una sgradevole sensazione familiare.
Solo in un secondo momento, notò che la poverina era bloccata nel vicolo da un’asta di ferro messa per traverso a mo’ di ostacolo, e che gli altri bambini la insultavano e la prendevano in giro perché non riusciva a oltrepassarla, né da sopra né da sotto.

La giovane fu invasa da una rabbia inspiegabile, tale da spingerla a intervenire, anziché fregarsene come avrebbe normalmente fatto.
Prima di rendersene conto, mollò la busta sul marciapiede e partì spedita verso il gruppetto di bulli, ignorando le parole dell’uomo accanto a lei “Jo, dove stai andando? Aspetta!”
“Ehi voi, lasciatela in pace, cosa vi ha fatto?” ringhiò la bionda con ira.
I delinquentelli si fermarono a guardarla, quasi divertiti.
“Siete solo dei bimbetti viziati ed egoisti … Andatevene, se non volete assaggiare questi!” li minacciò allora, brandendo i pugni in aria.
Accortisi che faceva sul serio, quei mascalzoni si diedero alla fuga, nascondendosi dentro un bar lì vicino.
Jo allora si chinò per liberare la bambina, che senza preavviso le si gettò al collo, piangendo.
“E adesso che ti prende, ragazzina?” esclamò, sorpresa. “Guarda che ti ho salvato per dare una lezione anche a te!”
Lei la guardò d’un tratto impaurita, ma Jo le sorrise. “Cos’hai capito? Quello che volevo dirti è che devi imparare a difenderti da sola.
Non devi farti mettere i piedi in testa da nessuno, ma devi reagire. E non saranno certo dei chiletti di troppo a fermarti!”
.
“Ma io … sono brutta, e cicciona!” piagnucolò la bambina.
“Oh, tranquilla, crescendo e con un po’ di esercizio fisico, migliorerai! Te lo dico per esperienza!” e le fece l’occhiolino.
Lei la abbracciò di nuovo “Grazie!”
Jo ricambiò l'abbraccio, prima di ...

“Sì, sì. Ma adesso basta smancerie, ti sembro il tipo? Forza, aria. Torna a casa!”
La cacciò bruscamente, come solo lei sapeva fare.
La piccola scappò correndo, ma sorrideva.
Jo la guardò allontanarsi, e continuava a non accorgersi del giovane che ormai la richiamava da dieci minuti buoni.
“Oh, insomma, Josephine! Mi vuoi ascoltare?” gridò Brick, afferrandola per la mano e costringendola a voltarsi.
“Shh, brutto idiota, non urlare! Solo perché ti ho confidato il mio vero nome, non significa che devi sbandierarlo ai quattro venti!” s’infuriò lei.
“Però ha funzionato, ora mi stai ascoltando!” osservò saccente lui.
“Che cosa vuoi?”
“Ti sei allontanata senza dire una parola, sembravi quasi in trance e non mi rispondevi. Mi sono spaventato! Che cosa stavi facendo?”
esclamò lui.
“E perché mai scusa? Comunque stavo dando una lezione a quei malviventi!” spiegò Jo.
“Erano bambini, Jo!”
le fece notare Brick, come se la cosa non fosse evidente. 
“Già, ma erano pericolosi, e lei aveva bisogno di aiuto!” insistette lei, accennando col capo alla direzione in cui era andata la bambina.
“Ma perché ti stava così a cuore? Non per offenderti, ma di solito tu non ti preoccupi degli altri!” continuò Brick, come se stesse spiegando una cosa banale come le tabelline a un ritardato.
“Ehi! Tanto per cominciare non usare quel tono con me, soldato!” si scaldò di nuovo lei. “E seconda cosa, certo che io mi preoccupo per gli altri. Per esempio, ero in pena quando sei dovuto partire per quella missione segreta in….ehm….insomma, hai capito dove!” disse poi, arrossendo vistosamente.
“Ma se non ti ricordi nemmeno dove sono andato! E poi ti ho già detto e ridetto che non era niente di pericoloso, e che è stata la mia ultima missione!” le ricordò l’ormai ex-soldato.
“Va bene, va bene! Comunque mi sono sentita in dovere di aiutarla. Punto!”.
Brick la guardò con aria sospettosa, alzando un sopracciglio.
“È una lunga storia, te la racconterò un giorno, quando forse saremo vecchi e avvizziti. Ti dico solo che quella bambina mi ricordava moltissimo me alla sua età!” spiegò Jo, e sorrise.
“Sai, allora sono contento che tu l’abbia aiutata, perché stai sorridendo! Non lo fai spesso!” osservò il giovane, compiaciuto.
“Comunque sono sempre arrabbiato. Nelle tue condizioni, non dovresti compiere sforzi del genere!” la sgridò poco dopo.
Jo alzò gli occhi al cielo, esasperata. “Ci risiamo, sembri mia madre! Come se io fossi l’unica donna su questo pianeta ad aspettare un figlio!”.
“Beh, ma scusa … permetti che sia preoccupato? Ogni tanto capita anche a me!” s’impermalì Brick.
“Su questo non ho dubbi, ti preoccupi anche di quello che dovrebbe preoccupare me!” lo prese in giro Jo.
Dopodiché ripresero le loro buste della spesa e s’incamminarono verso casa.
“Sai una cosa?” chiese d’un tratto Jo.
Brick la ascoltò, paziente “Cosa?”
“Non le ho chiesto come si chiama. Mi sarebbe piaciuto dare il suo stesso nome alla nostra bambina!”.


White_Fang scrive:
Buonasera, o buongiorno che dir si voglia!
Dopo un periodo di pausa, rieccomi qui!
Allora? Come vi sembra?
Devo dire che io ne sono davvero orgogliosa! Non per vantarmi, ma credo sia una delle mie fic riuscite meglio (il che è tutto dire!)No, va be', sorvoliamo, è meglio!
Piccola nota: non so quale sia il nome per intero di Jo, può darsi benissimo che sia solo Jo... Comunque io ho deciso di chiamarla Josephine, come la mia protagonista preferita di Piccole Donne. Come la Jo del libro, lei è anticonformista, ribelle, e detesta il suo nome! xD
Aspetto le vostre recensioni più di ogni altra volta, perché sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate!
  
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