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Autore: DateAtTeaTime    12/04/2012    1 recensioni
Una storia in cui Kangin ha una ragazza odiosa, l'istinto materno di Leeteuk fa inquietudine, Heechul ascolta Barbie Girl e spiare il proprio vicino da un piccolo spiraglio della tenda non è considerato stalking.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Heechul, Kang-in, Leeteuk, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Stanno litigando. 
Leeteuk lasciò la presa sulla matita e si mise la mano sotto il mento, a sorreggergli il peso della testa. 
Di nuovo. 
Trattenne una risatina. Non doveva trovarlo divertente. Quel che doveva fare, da bravo amico, era provare un po' di empatia.
Attese ancora un attimo e quando Kangin concluse la chiamata con un violento colpo di pollice sul cellulare, o così sembrò a Leeteuk dalla distanza di un metro e mezzo che separava la sua finestra da quella del vicino, si alzò ad aprire le imposte. Kangin lo notò poco dopo e lo imitò. 
"Tutto ok?" chiese Leeteuk con un sorriso dispiaciuto.
"Non metterti mai con una ragazza" fu la risposta scherzosa di Kangin e Leeteuk non potè che riderne di cuore.
Quando le risatine si attenuarono i due assaporarono un silenzio confortevole. 
"Vieni alla finale di venerdì" disse Kangin, e più che una domanda era un'esortazione. 
Leeteuk fece per rispondere ma il cellulare di Kangin squillò nuovamente. Di nuovo lei, pensò con fastidio ma mantenne il sorriso impassibile.
Kangin fece finta di non sentire nemmeno la sua suoneria ma Leeteuk riconobbe la piccola traccia di impazienza nei suoi occhi.
"Non posso. Ho da studiare." disse, dettato dalla rabbia. "E poi la tua ragazza cheerleader farà tutto il tifo di cui hai bisogno" aggiunse con una leggera amarezza nella sua voce.
Kangin non sembrò accorgersene. Annuì con una smorfia infantile, ma sorrise subito dopo. "Ti porterò il trofeo, allora" esclamò.
"Sei così sicuro di vincere?" rise Leeteuk.
Kangin ghignò. "Ovvio. Con un quarterback come me" si indicò. "Ora scusa ma devo rispondere." Chiuse la finestra prima ancora che Leeteuk potesse replicare.
Con uno sbuffo di pura depressione Leeteuk si staccò dalla propria e, lasciandola totalmente spalancata, si trascinò fino al letto dove si addormentò una decina di minuti dopo.
 
"Salute!"
Leeteuk, che aveva appena starnutito e si stava strofinando il naso, fu interrotto nell'atto quando Kangin si sedette di fianco a lui sulla panchina.
"Chi aspetti?" gli chiese quest'ultimo.
"Heechul" rispose Leeteuk distogliendo lo sguardo e concentrandolo su un idrante dal lato opposto della strada. "Tu?" Come se non lo sapesse già . Si picchiò mentalmente.
"La mia ragazza" rispose Kangin rilassandosi nella panchina. "Come hai fatto a beccarti il raffreddore in primavera quando sei riuscito a evitarlo per tutto l'inverno?" chiese ridacchiando.
E’ colpa tua. 
"Non lo so" rispose semplicemente. "Hai visto l'episodio di Big Bang Theory ieri?" chiese per cambiare argomento. 
Kangin abboccò in pieno. "Sì! Non è possibile che Sheldon sia così stupido e genio allo stesso tempo!" 
La loro discussione fu interrotta poco dopo da una macchina sportiva che parcheggiò proprio davanti a loro. Ne scese una ragazza mora che sorrise loro con i suoi denti perfettamente bianchi. Zampettò dall'alto dei suoi tacchi 15, sculettando e facendo ondeggiare la mini-gonna sui suoi morbidi fianchi. Leeteuk non potèche guardarsi, le sue converse che da bianche erano diventate grigie, e la sua larga maglietta bianca su jeans un po' grossi per il suo fisico. 
Alzò la testa giusto in tempo per vederla assalire Youngwoon e praticamente succhiargli via la faccia.
Dopo le smancerie si voltò per rivolgersi a Leeteuk.
"Jungsu! Come stai? Te lo porto via!" e si incamminò trascinando Kangin per il polso.
Leeteuk vide l’espressione di disappunto di quest’ultimo e lo salutò con un cenno della mano. 
La ragazza aveva lasciato una pesante scia di profumo.
Heechul arrivò pochi secondi dopo parcheggiando la propria macchina dove prima si trovava l'altra. Teneva il naso stretto tra pollice e indice. "Sento puzza di oca" commentò e Jungsu scoppiò a ridere.
 
“Sono raffreddato. Mi è assolutamente proibito aprire la finestra.
Kangin scoppiò a ridere quando vide Leeteuk con il blocco di disegno in mano e il messaggio scritto in una grafia ordinata rivolto a lui.
Vide Leeteuk  arrossire e lanciargli un'occhiataccia.
Cercò un blocco a sua volta mentre Leeteuk scriveva con gesti sottolineati da stizza. 
“Non ridere, idiota”
Kangin non potè che ridere ancora di più. Stappò un pennarello con la bocca e prese a scrivere: “Povero Teukie! Allora non ci vieni proprio alla partita?”
Leeteuk scosse le spalle e scrisse di nuovo, stavolta con più calma. “Non credo. Scusa.”
Le labbra di Kangin sputarono il tappo e si piegarono all'ingiù. Avrebbe voluto vederlo tifare per lui. “Al ballo venerdì prossimo?”
“E con chi?”
Kangin si diede uno schiaffo mentale. “Ballo, Youngwoon. Al ballo ci si va in due“, si disse.
Effettivamente non aveva mai pensato che Leeteuk dovesse andarci con qualcuno. Perchè, seriamente, non riusciva a immaginarlo con nessuno.
“Da solo?” azzardò con un sorriso imbarazzato.
“No grazie, farò come le ragazzine senza cavaliere e mangerò gelato e popcorn e poi vomiterò tutto per paura di ingrassare.”
Kangin si preoccupò soprattutto per l'ultima frase. Leeteuk era così magro che più volte si era chiesto se fosse anoressico. Riusciva a sollevarlo con un braccio -ci aveva già provato- e con una spinta lo buttava giù -aveva provato anche questo ma sopra un cespuglio per attutire la caduta.
“Ehm meglio di no? Ti trovo io una ragazza.”
Leeteuk parve volergli tirare in faccia il pennarello.
“Buonanotte Youngwoon” e tirò le tende.
Kangin era spaventato. L'uso del suo nome vero significava che Leeteuk era incazzato. Nemmeno voleva saperne il motivo.
Scrisse ancora un messaggio e, quando finalmente trovò il nastro adesivo, lo attaccò alla finestra. 
Leeteuk iniziò la mattinata successiva con un sorriso stupendo che Kangin intravide dallo spiraglio lasciato nella tenda al suo risveglio. Il messaggio, che diceva semplicemente “Buonanotte, Buongiorno! Scusa ^^"“ , aveva riscosso più successo del previsto.
Kangin, ricordandosi della fossetta che decorava la guancia di Leeteuk quella mattina, fu di ottimo umore per tutta la giornata.
 
Venerdì arrivò con una velocità  allarmante, tanto che Leeteuk si rese conto che quella sera ci sarebbe stata la partita solo quando Kangin gli disse che sarebbe rimasto a scuola per l'ultimo allenamento salutandolo ancora con quegli occhi da cucciolo abbandonato -Leeteuk alzò i suoi al cielo. 
Poco prima dell'inizio della partita però decise di chiamare Heechul e sgattaiolò fuori di casa quando fu sicuro di avere un passaggio. 
Si ritrovarono a pochi isolati dopo. 
Leeteuk si coprì la faccia quando sentì Barbie Girl rimbombare dalle casse dell'auto. Heechul lo salutò con un ghigno e lui salì maledicendosi per avere fallito tre volte l'esame per la patente. 
"Il piccolo Teuk va a vedere la partita del fidanzatino" cantilenò Heechul, facendosi sentire nonostante il volume esagerato della canzone delle Spice Girls -Barbie Girl era finita e Leeteuk non sapeva se esserne felice oppure no.
"Non avevo altro da fare" Leeteuk sminuì il tutto con un cenno della mano.
Heechul inchiodò e Leeteuk ringraziò il cielo per essersi messo la cintura di sicurezza appena salito.
Il motore si spense e Heechul rivolse a Leeteuk un'occhiata spaventosa. 
"Senti, carino. Io non ho interrotto la piastra solo perchè¨ non sapevi cosa fare e masturbarti ti sembrava poco divertente." sputò in un fiato indicandosi una ciocca leggermente mossa.
Leeteuk era aggrappato al proprio sedile. "In effetti hai ragione. Voglio vederlo giocare." disse perchè Heechul in quello stato era inaffrontabile. 
Heechul rimise in moto. "Bravo piccolo, ora ti porto dal tuo papino" disse in falsetto e ripartì a gran velocità .
Rallentò solo quando entrarono nel parcheggio della scuola. Prima che Leeteuk scendesse gli gettò addosso una giacca di pelle. "Non tornare a casa con la febbre o zietta mi ucciderà" si avvicinò a dargli un bacio sulla guancia. "Fagli sentire la tua voce, vedrai che li massacrerà."
"Non vieni?" gli chiese Leeteuk, con un po' troppo colorito per il suo standard. Heechul provò il forte desiderio di picchiare Kangin, perchè si stava perdendo una meraviglia. "Naaah, mi vedo con Geng e Siwon. Se ti servo per il ritorno fammi uno squillo. Ora vai"
Guardò Leeteuk allontanarsi di corsa verso il campo di football e poi ripartì..
 
Leeteuk attese accucciato appena fuori dallo spogliatoio che Kangin finisse di farsi la doccia.
La squadra aveva vinto la partita e Kangin, che nonostante la folla era riuscito a vedere Leeteuk in fondo agli spalti, gli aveva sorriso raggiante.
L'espressione soddisfatta di Leeteuk si era fatta più evidente quando aveva visto Kangin fare una scenata alla sua ragazza: l'aveva vista flirtare con un compagno di squadra e la vittoria non gli era bastata come incentivo per calmarsi. 
Doveva comportarsi da amico, è vero, ma anche gioire del fatto che Kangin si fosse finalmente accorto di avere una ragazza oca gli sembrava giusto e ragionevole.
Si alzò dalla sua posizione scomoda quando vide la figura ingombrante di Kangin uscire finalmente dagli spogliatoi. Si strinse nella giacca di pelle di Heechul e gli venne incontro con lo sguardo più triste che riuscì ad esibire. "Mi dispiace... Per quel che è successo con lei" disse cauto, ed era vero, perché odiava l’espressione infuriata di Kangin. Osservando le sue reazioni. 
Quest'ultimo scosse le spalle senza commentare. Aveva ancora i capelli bagnati, notò Leeteuk mentre lo seguiva verso il parcheggio.
"Io posso chiedere un passaggio a Heechul. Vuoi venire con noi?" Leeteuk era già pronto a tirare fuori il cellulare quando Kangin si voltò finalmente a guardarlo. "No, è tutto a posto. Ti porto a casa io." disse, e finalmente gli rivolse il primo sorriso dalla lite con la sua ragazza.
Stavolta aspettò che Leeteuk fosse al suo fianco prima di riprendere la camminata e dopo qualche macchina Leeteuk riconobbe nella due ruote parcheggiata la moto di Kangin.
"Quando l'hai tirata fuori?" chiese girandoci attorno come un bambino esaltato. Non saliva su quella moto dall'estate precedente.
"Mentre ero negli spogliatoi ho chiesto a mio padre di portarlo qui. Coooon..." e indicò il sacchetto appoggiato sul portapacchi, il solito sorriso che trasformava i suoi occhi in due mezzelune "...due caschi! Vedi? Ho pensato a tutto."
Leeteuk salì senza aspettare che Kangin lo invitasse a farlo. "Andiamo?"
Kangin rimase dov'era, spostando il peso da un piede all'altro. "Volevo solo dirti... Grazie per essere venuto nonostante il raffreddore. Hai freddo?" disse incespicando sulle sillabe. Si tolse la giacca sportiva con lo stemma della scuola e fece per mettergliela addosso. 
"Qualcosa non va?" chiese Leeteuk. Ebbe la risposta quando notò gli occhi umidi di Kangin.
"Ho fatto la figura dell'imbecille" cominciò questo, guardandosi i piedi. "Chissà  cosa pensano di me adesso."
Leeteuk provò un moto di tenerezza e allungò le braccia senza però scendere dalla sella. "Bambinone! Piangi sul petto di mammina" esclamò ridacchiando e gli cinse la testa portandolo a sè. Prima ancora che vi riuscisse Kangin scoppiò a ridere e si liberò dalla presa. "Ti prego, fai paura quando fai la mamma!"
Si appoggiò sulla sella, vicino a Leeteuk, e gli mise la giacca sulla spalla.
"Cosa te ne frega di quel che pensano gli altri? Se per te era importante, lascia che abbiano di te l'opinione che vogliono."
"E’ proprio questo il punto. Non capisco se lo sto facendo perchè è importante o per forza di abitudine."
Leeteuk trattenne il fiato e gli pose una domanda che premeva di chiedergli da parecchio. "Ma tu la ami?"
Fu grato che Kangin non lo stesse guardando.
"Pensavo che stare col capitano delle cheerleader fosse emozionante."
Il cuore di Leeteuk accelerò in battiti.
"E ...?"
Kangin sbuffò. "E stare insieme è dire tanto. Passo più tempo con te che con lei."
Leeteuk si accorse di avere la bocca asciutta per l'adrenalina. "Davvero?" chiese, avvicinandosi a Kangin d’istinto. 
Kangin, sentendo la voce di Leeteuk venire da più vicino, si voltò. Quasi si tirò indietro quando lo vide a pochi centimetri da lui, le labbra piene socchiuse nell'attesa di una risposta da parte sua. Quasi, perchè si piegò invece in avanti e coprì quella bella bocca con la propria, approfittando del sussulto di Leeteuk per infilare la lingua a cercare la sua.
La sorpresa di Leeteuk durò ancora per poco, e Kangin lo sentì presto rilassarsi e ricambiare il bacio avvolgendogli il collo con le braccia scheletriche.
Quando si staccarono, entrambi senza fiato, Kangin temette di scivolare dalla propria posizione, talmente tremolanti erano le sue ginocchia.
Leeteuk mise le mani sul cuoio della sella e vi scaricò il peso del corpo superiore. 
Cos'è appena successo? 
Per qualche minuto tenne testa allo sguardo di Kangin.
"Torniamo a casa?" propose questo, quando finalmente gli sembrò di avere abbastanza aria nei polmoni. Si alzò, indeciso su cosa fare. Leeteuk lo guardava con un'espressione interrogativa, le labbra arrossate -Kangin si chiese come potessero essere così morbide e sensuali- e così invitanti che Kangin finì per abbassarsi di nuovo, stavolta per un bacio veloce. Sapeva che quel gesto poteva essere interpretato come una conferma ma, si disse con convinzione, voleva che fosse una conferma, e il sorriso completo di fossetta che Leeteuk gli rivolse dopo quel secondo bacio lo convinse del tutto.
Diede a Leeteuk uno dei due caschi e, assicurandosi in testa il proprio, partì per casa.
 
"Ehi, Kangin! Che ne dici se io e Nari ci aggregassimo a te e la tua ragazza per il ballo?"
Kangin e Leeteuk si bloccarono sul posto.
Donghee guardò l'uno e poi l'altro masticando la sua merendina al cioccolato. 
Era una così bella giornata, ovvio che dovesse succedere qualcosa di storto, constatò Leeteuk.
"Ma io non vado con lei-..."
"Come no? E con chi andresti?" Donghee chiese, sorpreso.
Leeteuk notò lo sguardo che Kangin gli rivolse e sgranò gli occhi. Non poteva permettere che lo dicesse lì in cortile dove chiunque avrebbe potuto sentire!
"Intendeva dire che si sarebbero visti direttamente al ballo. Figurati se non ci va" si intromise, ridendo in modo nervoso. Lo sguardo accigliato di Kangin lo consolò un poco.
"Ah, peccato. Allora ci vediamo là. " e Donghee sparì tra gli altri studenti.
Kangin aprì la bocca per lamentarsi ma Leeteuk lo precedette. "Vai con lei. In fondo state ancora insieme no? E poi sarebbe uno scandalo, sei pur sempre il quarterback della scuola."
"E tu con chi vai?!" sibilò Kangin, in vena di capricci.
"Non ci vado, te l'avevo già detto. Queste cose non fanno per me."
Lo sguardo fermo di Leeteuk convinse Kangin a dargli retta.
"Dopo il ballo giuro che la lascio."
Leeteuk non lo disse ad alta voce, e un po' si rimproverò d'essere così avido,ma non vedeva l'ora che arrivasse quel momento.
 
Una pigra canzone jazz si era diffusa per la sua stanza quando il cellulare gli vibrò nella tasca. Leeteuk si risvegliò dal suo stato di trance aprendo gli occhi e fermando il suo ondeggiare lento al ritmo, e la prima cosa che vide fu Kangin che gli sorrideva dalla finestra. In mano aveva il cellulare.
Leeteuk arrossì e si insultò per non aver nemmeno pensato a tirare la dannata tenda che gli avrebbe risparmiato la figuraccia. 
Pescò il cellulare e il suo rossore aumentò nel leggere il messaggio di Kangin: “Sexy!”
Si alzò dal letto su cui era seduto.
"Per-ver-ti-to!" mimò con la bocca, enfatizzando ogni sillaba.
Il sorriso di Kangin si allargò. Inviò un altro sms.
“Ancor più sexy!”
Leeteuk roteò gli occhi, divertito. Rispose al messaggio cambiando argomento. 
“Dovremmo smettere di comunicare in queste maniere imbarazzanti.”
Kangin uscì dalla camera appena lo lesse e Leeteuk si risedette sul letto, domandandosi cosa avesse in mente, quando sentì suonare il citofono.
Non ci credo.
Poco dopo sentì dei passi di corsa salire le scale e avvicinarsi alla sua stanza.
Non ci credo.
"Ehi!" esordì Kangin aprendo con vigore la porta. "Mi fermo a dormire qui! Tua mamma non ha niente in contrario."
Chiuse a chiave la porta e raggiunse Leeteuk sul letto. Lo spinse giù disteso e gli coprì di baci il collo.
"Ma ho da studiare!" si oppose Leeteuk, senza però avere la forza di spingerlo via. Si sentiva le braccia molli e la testa pesante.
Furono peresto interrotti da un bussare impaziente alla porta. Leeteuk si rialzò di scatto rischiando per poco di tirare una testata a Kangin. 
"Come puoi chiuderti con Youngwoon in camera senza pensare minimamente a me? Voglio chiacchierarci, è da mesi che non lo vedo!" disse la voce lagnosa di sua madre e Leeteuk scosse la testa, incredulo.
Kangin scoppiò a ridere. "Le sono mancato?"
"Fosse per lei, ti prenderebbe come secondo figlio."
Kangin si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia. "E’ un modo indiretto per suggerirmi di chiedere la tua mano?"
Leeteuk si strozzò con la propria saliva sentendo il cuore saltare un battito. Prese il cuscino e lo tirò in faccia a Kangin, e poi corse ad aprire la porta.
 
Leeteuk trovava stupido il fatto che i genitori dovessero sborsare soldi inutili in abiti per i balli. Trovava stupida quella massa danzante informe che si accalcava sulla pista da ballo. Trovava stupido alcol e prime esperienze impulsive di cui pentirsi successivamente. 
Ma trovava ancor più stupida l'idea di opporsi a Heechul, perciò se ne stette in silenzio e in apparente pace sulla sedia a lasciarsi manovrare i capelli. 
Heechul stava canticchiando un motivetto molto orecchiabile a bocca chiusa e Leeteuk si ritrovò ad intonarlo a sua volta quaranta minuti dopo, quando Heechul lo mise davanti ad uno specchio.
Trattenne un'esclamazione di sorpresa solo per non dargli la soddisfazione di aver effettivamente fatto un buon lavoro. Raddrizzò la cravatta e tirò un po' giù la manica destra della giacca ammirandosi il viso che, incorniciato dal delizioso ciuffo, era ancor più piccolo e adorabile, e la figura che il completo nero aveva resa più slanciata.
"Carino..." commentò.
Heechul gli sorrise, beffardo. "Avanti, Park Jungsu, ammettilo! Grazie a me stasera sei uno schianto!"
"Ok, è vero, hai ragione. Sei un genio e io sono uno schianto." sputò, rassegnato. 
Heechul gli sorrise e gli disse di avvicinarsi. Gli mise le mani sulle guance e lo guardò, improvvisamente serio, dritto negli occhi. "Finalmente posso restituirti il favore. Adesso farai ciò a cui mi hai costretto quella volta: andrai a prenderti quel che ti appartiene. Voglio dire, sono.. Quanti anni?"
"Undici" rispose Leeteuk con un sorriso nostalgico.
"Sono undici anni che aspetti. Direi che potresti anche fregartene del mondo e fare il cazzo che ti pare adesso, no?" 
Leeteuk annuì ridacchiando.
"Bene, ora dammi il tempo di prepararmi. Non mi perderei questa serata per niente al mondo." concluse Heechul, e corse in bagno con il beauty leopardato sottobraccio.
 
Kangin lo fissava a bocca aperta e Leeteuk non potè non sentire quando Heechul emise un verso compiaciuto. Fece finta di non aver notato nè l'uno nè l'altro ed eseguì una meravigliosa manovra per nascondersi dietro Siwon. O Han Geng, poco importava. Non ci riuscì per una serie di avvenimenti contemporanei.
Innanzitutto Han Geng lo acchiappò per un braccio e lo fermò sul posto. Nel frattempo Nari, la ragazza di Donghee, lo additò con entusiasmo esclamando "Oh, c'è Jungsu!" e attirando l'attenzione del gruppo che circondava Kangin. 
Kangin non era più l'unico a guardarlo ora.
"Ommioddio, Jungsu, sei uno schianto!" urlò l'oca, e Leeteuk colse con la coda dell'occhio Heechul nell'atto di storcere il naso. "Vero, Youngwoon?"
Kangin chiuse la bocca e annuì lentamente. 
"Unitevi a noi!" disse ancora. 
Ci vollero sia Siwon che Han Geng per trascinare Heechul nel gruppo.
"Sai, Jungsu, dovresti conciarti più spesso. Di solito sei così trascurato. Sono sicura che qualcuno si innamorerà di te stasera!" disse, ridacchiando. Il gruppo rise con lei. Persino Heechul sorrise, ma con una certa sfumatura di sadico divertimento. "Oh, se solo sapessi!" mormorò.
La ragazza non sembrò notare il suo commento. 
"Beh, hai intenzione di invitare qualcuno a ballare? Io sono disponibile" riprese e ridendo cinguettò un debole "scherzavo" guardando Kangin. 
Questo non sembrava badarle, concentrato com'era a sorridere come un'ebete a Leeteuk.
"Giusto. Ballare. Vediamo..." Leeteuk si guardò in giro. Alla fine invitò Victoria, una ragazza del secondo anno con cui frequentava lezioni di pianoforte. Nichkhun, il suo ragazzo, non ne fu disturbato.
Mentre ballavano Leeteuk notò Kangin litigare con la ragazza. Fu grato al pensiero che presto quelle scenate sarebbero finite.
Quando la canzone cambiò in un lento per coppie, Leeteuk sorrise a Victoria. 
"Vai da Nichkhun" le disse, e stava già uscendo dalla pista quando Kangin gli si parò davanti e lo spinse in mezzo alla folla. 
"L'ho lasciata." gli disse mettendogli le braccia intorno alla vita.
Leeteuk cercò di liberarsi, consapevole degli sguardi che cominciarono a piovere su di loro. 
"Ma perchè?" chiese. 
Kangin non allentò nemmeno un po' la presa. "Volevo stare con te."
"Sì, ma ora lasciami andare. Ci stanno guardando." Leeteuk lottò con le forti braccia di Kangin senza riscontrare successo. Alla fine optò per nascondere il viso sul suo petto.
"Heechul ha fatto un ottimo lavoro, non rovinarlo così." Kangin gli mise una mano sotto il mento e gli sollevò la testa in modo da poter guardare dritto nei suoi occhi. "Anche se sei bellissimo pure senza trucco."
Leeteuk non poteva negare di averlo aspettato con impazienza quando Kangin si chinò finalmente a baciarlo. Ricambiò il bacio affondando le dita nei suoi capelli, ormai incurante degli sguardi sorpresi degli altri studenti.
 
 
In seguito Heechul gli raccontò che la ex di Kangin se n'era andata dal ballo totalmente infuriata alla vista di quella scena.
 
In seguito Leeteuk raccontò a Heechul di quanto fossero belli gli occhi di Kangin quella sera quando, tirandosi indietro per un istante dal bacio, gli aveva detto che lo amava.








***



Ok, respiriamo. 

Salve a tutti! Dateatteatime (ex ladyshinigami) è tornata con questa piccola fanfiction KangTeuk che è -tipo- il primo RPS (Real Person Slash) che abbia mai shippato seriamente xD
L'ho scritta principalmente perchè il pensiero del ritorno di Kangin mi stava facendo impazzire e l'ho dovuto sfogare u.u

La storia è pesantemente ispirata ad una canzone di un'artista americana (chi la conosce avrà già intuito dal titolo) con la piccola differenza che ho voluto attribuire a Leeteuk un po' di sentimenti "malvagi" (gelosia & co.), perchè è un essere umano e ha il diritto di provarli  Il discorso aveva più senso quando era recluso nella mia mente.

Ho inserito pairing appena accenati tipo -per chi ha una vista acuta- la SiHanChul, e la ShindongxNari.
E chi è fan di tutto il kpop in generale avrà colto il ninja!pairing KhunToria.

Basta così, tanto faccio schifo a fare discorsi xD 

Qualcos'altro da dire? Ah, già!

Fatemi sapere cosa ne pensate, insulti inclusi. Commentate, commentate, commentate∼ 



 
   
 
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