Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: SvaneH    13/04/2012    5 recensioni
"Sherlock,quand'è il tuo compleanno?"
"Non è importante"
chissà come reagirebbe Sherlock a una festa a sorpresa...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sherlock,quand’è il tuo compleanno?” il detective fissò John,perplesso.
“Perché?” 
“Curiosità.Dopotutto ci conosciamo da tempo,ne abbiamo passate di tutti i colori insieme e mi sa strano non sapere ancora la tua data di nascita.”
Sherlock alzò un sopracciglio e non rispose.
“Allora?”
“Non è importante.” 
“Ma…” “Ho detto che non è importante” tagliò corto,e John non aggiunse altro,limitandosi a un sospiro rassegnato.
 
***
 
Due giorni dopo.
Sherlock si accorse con stupore che John,ultimamente,era spesso al cellulare,a scrivere messaggi o a telefonare,rigorosamente in camera sua.Gli chiese spiegazioni,e ricevette una risposta confusa riguardo a un suo problema lavorativo.
Non ci credette e cominciò a indagare.
Certo non immaginava cosa sarebbe successo di lì a poco.
 
***
 
Una settimana dopo.
“Sherlock,stasera ti va di andare a cenare da Angelo?”
“Ok”
“Alle otto”
“D’accordo”
“Ricordati”esclamò,e uscì per andare al lavoro.
Sherlock sospirò.Aveva appena finito di risolvere un caso per Lestrade,enormemente semplice tra l’altro,e si annoiava.Cosa avrebbe fatto tutto il giorno?
Poco dopo era sdraiato sul divano a sparare al muro quando gli tornò in mente il segreto di John;perché era chiaro che avesse un segreto,dalla sua risposta ovviamente bugiarda.
Ci pensò per un po’,mise insieme gli indizi ma non giunse a nessuna conclusione valida,per cui sbuffò e ricominciò a scaricare proiettili sull’ormai rovinata parete del salotto.
 
Alle otto spaccate,Sherlock era davanti al ristorante,vestito di tutto punto.
Entrò,ma non trovò nessuno ad aspettarlo.
Avanzò nella sala:vuota.
Solo un grande tavolo apparecchiato,nulla più.
Si stava chiedendo se era il caso di chiamare John al cellulare,quando sentì un urlo:”Sorpresa!!!” si voltò di scatto,e vide dietro al bancone della cassa,dove evidentemente erano nascosti,John,Angelo,Molly,la signora Hudson e Lestrade.
Trattenne con fatica un sorriso.
 
***
 
La serata passò velocemente e brillantemente;persino Mycroft passò a fare gli auguri al fratellino (si scoprì che era stato lui a rivelare la fatidica data a John).
Gli fecero persino dei regali:un paio di libri,di cui uno sul sistema solare con tanto di dedica da parte di John (“Potrebbe sempre servirti!”) ,un nuovo caso di omicidio da parte di Lestrade (“Ammettilo,questo è almeno un caso da 8!”),un bacio commosso dalla signora Hudson (“Oh Sherlock caro,non sapevo cosa regalarti e non ho fatto nulla…Non ti spiace,vero?”) e da Molly una scatola contente materiale per i suoi esperimenti (“Me ne parlavi l’altro giorno e quando li ho trovati…ho pensato subito di regalarteli”).
Li ringraziò fingendo indifferenza e fastidio,ma nessuno ci badò.
Stavano tutti andando a casa,quando John parlò “Non so perché non volevi darci l’opportunità di festeggiarti,Sherlock…Forse pensi di non meritartelo,dopo il tiro che ci hai giocato riguardante la caduta,tralasciando una di noi -e qui lanciò un’occhiata a Molly,che arrossì- ma sappi che ti abbiamo perdonato e sappiamo perché l’hai fatto.Siamo tuoi amici,Sherlock,qualunque cosa accada e non devi avere segreti con noi…Con questo abbiamo voluto dimostrartelo.” detto ciò,gli porse un pacchetto.
“Un altro regalo?” chiese Sherlock,perplesso.
“Aprilo,dai” lo incitò Molly,sorridente.
Il detective obbedì,e si trovò fra le mani una foto di loro tutti insieme,scattata quel famoso Natale.Lui era in mezzo,tra John e la signora Hudson;tutti sorridenti.
“Voltala” consigliò Lestrade.
Dietro c’era una dedica “Sei egocentrico,vanitoso,superbo,irritante,sarcastico,fastidioso,ficcanaso e lunatico…ma sei anche il consulente detective migliore al mondo,un amico fedele e sincero.E per questo ti vogliamo bene.” seguivano tutte le firme.
Sherlock fissò l’ultima frase,una strana sensazione di bruciore agli occhi.
Sbattè le palpebre e li guardò,tutti lì ad aspettare una sua reazione.
Deglutì “Grazie” mormorò.
Tutti sorrisero,e John lo abbracciò,gesto che tutti imitarono a turno (Molly con un certo imbarazzo,ma insieme a quello di John fu l’abbraccio fu lungo);
“Bentornato tra noi,Sherlock” commentò Angelo dandogli una pacca sul braccio,e sorridendo andarono a casa.
 
***
 
Le tre e mezza.
Sherlock si svegliò di soprassalto,il respiro affannoso,la schiena zuppa di sudore freddo.
Capitava che facesse degli incubi,da dopo la caduta.
Ma stavolta,gli bastò voltarsi e guardare il regalo dei suoi amici per calmarsi.
Ho degli amici,pensò.
Sorridendo,si riaddormentò.
 
 
  
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