Un'altra noiosissima vacanza con i miei. 

Sarei potuta andare in campeggio con i miei amici se solo non fossi stata bocciata quell'anno. 

-Sei pronta Sharon?- 

Alle sei del mattino la voce di mia madre era ancora più fastidiosa. 

Non risposi e dopo pochi minuti scesi al piano di sotto dove c'erano i miei genitori indaffarati a preparare le ultime cose.

-Ma cosa ti sei messa addosso?-

Avevo un pantaloncino nero strappato in varie parti e sbottonato, una canottiera bianca larga con metà reggiseno di fuori e degli anfibi neri slacciati, forse un po' troppo eyeliner, ma era presto e la voglia di sistemarmi era proprio andata a farsi fottere. 

Scrollai le spalle e ignorai del tutto le parole di mio padre.

Uscii di casa e aspettai davanti all'auto con una borsa in spalla, uscirono anche i miei dopo pochi minuti con tre valige e due borse giganti. 

-Dobbiamo passare una settimana in crociera o dobbiamo andare sull'Everest?-

Dissi con aria perplessa.

Mi sorrisero e non capirono che li stavo sfottendo.

Mi misi comoda in auto e presi il cellulare.

-Sharon, mi mancano i tuoi baci- -Hey, Sharon, ho scoperto che te la fai con le ragazze, ti va una cosa a tre?-

Gli unici messaggi che trovai erano di una ragazza in cerca di figa e di un ragazzo sempre in cerca di figa, che depressione.

Dopo circa venti minuti arrivammo al porto, la nave era grandissima e c'era una marea di gente, qualche bella ragazza probabilmente etero e milioni di coppiette etero del cazzo, sapevo già che sarebbe stata una settimana d'Inferno.

-Tesoro, vieni ad aiutarci con i bagagli?-

La voce di mia madre sembrava un picchio che picchiettava sulla mia testa.

La ignorai e mi allontanai da loro, arrivai davanti all'imbarco e una ragazza si avvicinò a me.

-Hey, anche tu qui per una settimana con i tuoi?- 

Era bella, aveva dei capelli biondo scuro con delle ciocche rosse che le illuminavano il viso, un sorriso molto dolce e degli occhi verdi grandi e profondi, sì, era molto carina.

Ma probabilmente etero.

Sì, tutte le ragazze più carine erano etero.

-Già.-

-Mi chiamo Kelly, piacere.-

-Io sono Sharon.-

Ero curiosa, volevo conoscerla.

-Bhe, io vado Sharon, ci vedremo di sopra.-

Si allontanò con passo deciso e sensuale.

Dovevo dimenticare il suo viso angelico, non avrei avuto speranze.

Tornai dai miei e tutti insieme salimmo sulla nave.