Pov Vegeta
Cinque mesi.
Erano passati cinque maledetti mesi, da quella serate a casa di Bulma, se mi
amava davvero, perché non è tornata da me? Perché rimane con quell’idiota?
Ogni giorno cerco di dimenticarla, di non pensarla, portandomi a letto, ogni
sera, delle ragazze diverse, ma non ci riesco, ogni volta che chiudo gli occhi,
rivedo i suoi occhi, il suo sorriso e la sua risata cristallina.
Quando viene a trovare i suoi genitori, io la evito, scappando via di casa, per
andare da Bulma o in qualche pub a fare conquiste.
Le donne di questo Pianeta, sono facili da conquistare, basta un occhiata o un
sorriso, per farle cadere ai miei piedi!
Passo le mie giornate ad allenarmi e a mangiare, la mia vita senza di lei non
ha senso, l’unico ricordo che ho di lei, e quel piccolo batuffolo di pelo, che
ha rimasto con i genitori.
Ogni tanto la prendo in braccio e l’accarezzo, sembro uno di quei deficienti
sdolcinati, ma non ci posso fare niente, è il mio unico ricordo.
Non dovevo lasciarla andare, per una stupida promessa senza senso, lei era mia,
lo sarebbe sempre stata, quell’angelo spennato, non aveva il diritto di stare
con lei.
Dovevo trovare un modo per parlare, per dirle tutto quello che provavo e
l’unico modo, era parlare con la sua migliore amica.
Così, velocemente, volai verso casa di Bulma, anche se ero sicuro che non avrei
avuto il coraggio di parlare dei miei sentimenti verso Nessie, sono pur sempre
il principe dei Sayan!
“Vegeta, che ci fai qui?” chiese Bulma sorpresa, mentre
cercava di prendere il sole.
“Sono venuta ad allenarmi, secondo te, cosa posso fare!” risposi mentendo
“Ehi stai calmo, ti ricordo che aspetto un bambino” disse accarezzandosi il
pancione, ormai molto evidente, mi ero scordato, che aspettasse un moccioso “Comunque
non mentire, ti ho costruito una stanza tutta tua a casa di Chichi, quindi
inventati un’altra cosa” continuò, cavolo ho capito, perché lei e Nessie erano
molto amiche, capivano ogni cosa, con una sola occhiata!
“Volevo dirti si aggiornare, la stanza gravitazionale!” esclamai scorbutico
“Intanto a bassa i toni e secondo, so che vuoi chiedermi di Nessie, ti conosco
come le mie sacche ormai!” disse modesta
“Ok hai vinto, io-o…”
“Si ami Nessie e quindi?” domandò arrabbiandosi, ma perché mi toccava parlare
con una donna, che aveva gli ormoni in subbuglio, non le sopportavo più! Anche
con Nessie, non si poteva parlare, ma tutte a me?
“E’ inutile che ti arrabbi, comunque voglio conquistarla” sbottai stanco, di
quel giro di parola
“Come sei tenero, anche io vorrei che qualcuno facesse qualcosa del genere, per
me” disse mettendosi a piangere
“Non piangere grassona, sei insopportabile!”
“Come ti permetti, io non sono grassa, modera i termini, brutto scimmione”
disse furiosa, mi stava facendo venire mal di testa, mannaggia a me e quando
sono venuto!
“Senti, vuoi darmi un consiglio, si o no?” domandai furiosa
“Ok va bene, so io cosa dovresti fare, per riconquistare, la tua donna!”
“Parla, allora grassona!”
“Ti ho detto che non devi chiamarmi così!
E poi se la ami veramente, sai quello che vorrebbe”
“Si ,lo so, è molto romantica, ma io no,
però ho una mezza idea , ma non so come metterla
in atto” dissi ormai di lei potevo fidarmi
“Beh dimmela e ti do qualche auto” disse ormai si era calmata.
Gli raccontai la mia idea con molto imbarazzo,
ma ormai era lei l’unica che poteva aiutarmi.
Lo faccio o non lo faccio? E se non accetta il mio invito?
Farò la figura dell’idiota! Però se non ci provo, la perderò per sempre, e se
quel ti amo che mi ha detto alla festa era solo per tranquillizzarmi? Che cavolo, non dovevo avere questi dubbi.
Dovevo seguire il consiglio di Bulma.
Comprai un mazzo di fiori di rose blu e ci infilai dentro, il biglietto che
Bulma, aveva scritto al posto mio, ma il biglietto, era troppo sdolcinato, così
portai qualche modifica:
Mocciosa ,
se hai un po’ di coraggio, vieni stasera alle nove, al lago, dove abbiamo avuto
il nostro primo appuntamento, lo so, che è un po’ lontano, ma devo parlarti
assolutamente,, devo capire se quello che mi hai detto a casa di Bulma è vero o
hai solo mentito.
Se, mi hai davvero dimenticato, sparirò per sempre dalla tua vita.
Veggy
Diedi il mazzo al fattorino, che lo portò a casa sua.
L’appuntamento era alle nove, così tornai a casa di Karoth,
per mettere qualcosa sotto i denti:
“Ti sei ritirato, mangi con noi?” domandò
quella vecchiaccia di Chichi
“Logico, serva, anche perché sei buona solo a cucinare” risposi con un ghigno
“Come ti permetti, serva lo dici a qualcun altro e non mangerai niente cucinato
da me, così ti impari a chiamarmi così” disse con uno sguardo minaccioso, ma
non me ne fregava più di tanto. a ora di pranzo mi sarei seduto a tavola e
avrei mangiato.
Sali in camera di Nessie, che ormai era diventata mia, quella stanza era piena
di ricordi, ricordavo ancora, quando quel moccioso di Gohan, si era intrufolato
in camera nostra, mentre eravamo occupati, nelle nostre attività.
All’ora di pranzo scesi giù in cucina e mi sedetti al mio solito posto, e rubai il
piatto di pasta di quel moccioso, per mangiarmelo, quella vecchiaccia, serviva
sempre me per ultimo, doveva ricevere una lezione:
“Mamma, Vegeta si è preso il mi piatto, e adesso cosa mangio?” chiese Gohan piagnucolando
“Vegeta, tu non mangerai niente cucinato da me, quindi dai il piatto a Gohan”
disse Chichi furiosa
“Ma infatti, il piatto è di Gohan. non tuo, quindi posso mangiarlo, dagli
qualcos’altro a questo moccioso” dissi continuando a mangiare con indifferenza
“Basta! Io non ti sopporto più, sembro una mamma con tre figli e il più maturo
è Gohan, che, invece, dovrebbe essere il più piccolo” disse Chichi ma continuai
a mangiare, il suo parere onestamente non mi interessava
“Ma io adesso che centro, sono così tranquillo” disse Karoth, mancava solo lui
in questa discussione
“Ecco cosa intendevo, adesso basta mangiate” disse la vecchia mettendo i piatti
davanti a Goku e porgendo il suo piatto a Gohan, rimanendo così senza cibo,
quella gallina, veramente non mi aveva cucinato, aveva preparato le porzioni,
solo per loro tre!
“Chichi, amore mio, ne vuoi un po’?” domandò l’idiota. Offrendo, per la prima
volta, il suo piatto alla moglia
“Si, grazie” rispose Chichi avvicinandosi con la forchetta
“Scherzetto!” urlò Goku tirando il
piatto verso di lui
“Goku! Sei un cretino!” urlò Chichi furiosa
“Con queste vostre smancerie mi avete stufato, adesso me ne vado” dissi
alzandomi, per andarmi ad allenarmi.
Le ore passarono velocemente e finalmente arrivò l’ora di incominciarmi a
preparare per l’appuntamento. Indossai un pantalone nero ,con una camicia
bianca aderente, che mi aveva prestato Bulma, non potevo presentarmi in tuta!
Volai verso il lago, per fortuna, quella balena, aveva già preparato tutto,
mancava solo Nessie e tutto sarebbe stato perfetto.
Mentre ero immerso nei miei pensieri, sentì l’aura di Nessie avvicinarsi: rimasi
stupito nel vederla, indossava un vestito grigio corto, che gli arrivava sopra
alle ginocchia, un paio di decolleté azzurre, con la collana che le avevo regalato e una borsa
nera .
Era semplicemente stupenda, in questi cinque mesi, era cambiata moltissimo,
sembrava più matura, aveva tagliato i capelli, ora gli arrivavano alle spalle,
il taglio corto le donava.
Si avvicinò a me sorridendo e mi sussurrò all’orecchio:
“Io ti amo davvero, ma adesso sto con Zac e non voglio tradirlo”
“Perché, non puoi perdonarmi, io ti….”perché non riuscivo più a dirlo? Neanche
davanti a lei riuscivo a mostrare i miei sentimenti? Maledetto orgoglio Sayan! Glielo
avevo detto troppe volte ed ero stato sempre rifiutato da lei, non riuscivo più
a dirlo, per non essere ferito di nuovo!
"Tu cosa Vegeta? Non hai neanche il
coraggio di dirmelo più, si vede che tutte quelle ragazze che ti porti a letto,
ti hanno fatto diventare di nuovo il freddo e perfido Sayan!” disse acida.
Un momento, come faceva a sapere delle ragazze? Sicuramente quella vecchiaccia
pettegola, gli ha detto tutti i fatti miei.
“Eh ha te che importa? Tu stai con Zac!” esclamai nervoso
“Sei sempre il solito, non cambierai mai” sussurrò
“Vuoi sentirtelo dire?” domandai
“IO TI AMO NESSIE SON” urlai verso l’alto
“Anche io ti amo” disse incominciando a piangere
“Si, ti amo, principessa dei Sayan” dissi sforzandomi di essere romanico
“Mi piace il tuo lato romantico” disse continuando a piangere
“No per favore, non piangere. così mi uccidi” dissi
avvicinandomi al suo volto e baciandola.
Un bacio tenero e salato, a causa delle lacrime, dischiuse la bocca e finalmente,
dopo tanto tempo, le nostre lingue si rincontrarono, formando una sonare danza,
felice.
Le cinsi i fianchi e me la avvicinai ancora di più a me, fummo costretti a
staccarci, per riprendere a respirare
“Ancora, non ti ho ringraziato per le rose, anche se credo che ci sia lo
zampino di Bulma” disse ridendo
“Già, ha fatto tutto Bulma” dissi mostrandogli la tavola apparecchiata con un paio di
candele, tutto troppo romantico, per i miei gusti!
“Wow Vegeta, allora sei veramente
cambiato, vedi che stare lontano da me, ti aiuta” disse sedendosi
“No non mi aiuta, ma se vuoi che sia più romantico, lo farò, anche se un po’ mi
disgusta"
“Ma io non ti voglio cambiare, io mi sono innamorata del Vegeta scorbutico,
egoista e orgoglioso che non fa altro che borbottare e litigare con mia madre,
per qualsiasi cosa" disse mettendosi a ridere "Sai mi mancano le
vostre litigate" aggiunse bevendo un sorso d'acqua,
"E allora perchè te ne sei andata? “domandai
"Vegeta, non fare tutto più difficile, io con Zac, sto bene, in questi
mesi, mi ha fatto dimenticare tutte le sofferenze che ho subito e devo
mantenere la mia promessa” spiegò
"No puoi dirmi, che preferisci lui a me!" risposi guardandola dritta
negli occhi
"No, Vegeta io non preferisco lui a te, anzi io ti amo davvero, ma se non
mantengo la promessa potrebbe succederti qualcosa ed io non voglio"
"Fallo solo per sta sera, dimenticati di tutto, siamo solo io e te, sotto
questo cielo stellato, che rappresenta il nostro infinito amore" dissi, ok
stavo per vomitare, io non ero così dolce, sembravo Karoth, quando cercava di
far pace con Chichi
"Ahahahahah, puoi smettere di essere così romantico, me ne accorgo che ti
viene da vomitare e onestamente, troppo sdolcinato non mi piace" disse
alzandosi e incominciandosi a spogliare “Facciamo un bagno come i vecchi tempo?”
continuò avvicinandosi al lago, solo con
la biancheria intima
Annuì e incominciai a spogliarmi anch’io, rimanendo solo in boxer, mi avvicinai
a lei e la presi per mano:
“Esistiamo solo noi e il nostro amore” sussurrò avvicinandosi alle sue labbra,
ma era solo una falsa, perché mi ritrovai completamente bagnato, quella
mocciosa, aveva imparato a far lievitare l’acqua”
“Questo non dovevi farlo mocciosa!” urlai
rincorrendola, finché non la raggiusi e la gettai sulla sabbia.
I nostri visi era vicinissimi e in poco
tempo le nostre labbra si unirono in un semplice bacio, che si appassiono
ancora di più.
Incominciai a levarle la biancheria intima e lo stesso fece lei con me,
rimanemmo completamenti nudi, però prima di diventare una cosa sola, dovevo
avere la sua approvazioni
“Sei sicura?” sussurrai al massimo dell’eccitazione, lei annui e così entrai in lei.
Incominciai a spingere lentamente, per poi aumentare queste spinte sempre di
più, finché raggiunta l’apice non mi affiancai a lei, la quale si accoccolò sul
mio petto.
“Mi sei mancato, tutto questo mi è mancato, soprattutto tu amore mio ” disse,
io non risposi, ma le accarezzai i capelli e la baciai in fronte, per poi
addormentarci esausti.
Ecco un altro capitolo, grazie per le bellissime recensioni
con tutto il cuore.
Questo è il penultimo capitolo, venerdì prossimo pubblicherò l’ultimo.
Questo è come è vestita Nessie spero vi piaccia --->http://www.polyvore.com/valentino/set?id=46067708
Baciioni e mi
raccomando recensiteeee